1. LA LUNA DI MIELE DI RENZI CON L’ITALIA È FINITA. INIZIA A LECCARE IL “CONO D’OMBRA”? 2. PER LA PRIMA VOLTA NEI SONDAGGI SCENDE AL DI SOTTO DELLA FATIDICA SOGLIA DEL 50% 3. MATTEO SALVINI SALE DAL 28 AL 33%, GIORGIA MELONI È TERZA CON UN GRADIMENTO DEL 28%, SEGUITA DA SILVIO BERLUSCONI (25%), ALFANO (22%), VENDOLA (18%) E GRILLO (17%) 4. NONOSTANTE LA CADUTA, RENZI È ANCORA TENTATO DALLE ELEZIONI ANTICIPATE. DA QUANDO FORZA ITALIA FATICA A STARE INTORNO AL 10% IL PATTO DEL NAZARENO SEMBRA SGRETOLARSI E PITTIBIMBO UMILIA PER LA PRIMA VOLTA BERLUSCONI: “IL CAVALIERE NON DÀ LE CARTE” 5. LA REALTÀ È CHE SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE PER IL QUIRINALE E LO SCACCHIERE È COSÌ CONFUSO, CON TUTTI I PARTITI DIVISI CHE RENZI NON SA ANCORA DOVE SBATTERE LA TESTA

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

1.AVVISI AI NAVIGATI

Matteo Renzi e berlusconi Matteo Renzi e berlusconi

La luna di miele di Matteo Renzi con l’Italia è finita e Matteo Renzi perde colpi nei sondaggi. L’ultima rilevazione di Ipsos per il Corriere della Sera, pubblicata oggi (p. 3), lo dà al 49% nei consensi, contro il 54% di ottobre. Per la prima volta il premier scende al di sotto della fatidica soglia del 50%. Tra gli altri leader, Matteo Salvini sale dal 28 al 33%, Giorgia Meloni è terza con un gradimento del 28%, seguita da Silvio Berlusconi (25%), Alfano (22%), Vendola (18%) e Grillo (17%).

 

Come si era intuito dalle contestazioni, Renzie paga lo scontro sui temi del lavoro e l’appiattirsi sulle ragioni degli industriali, oltre che gli effetti di una crisi economica che non si ferma e lascia larghi strati della popolazione insoddisfatti. Inoltre ha suscitato moltissime aspettative, tutte all’insegna del cambiamento, ma ci sono troppe partite aperte, a partire dalla legge elettorale.

MATTEO RENZI BY VINCINO MATTEO RENZI BY VINCINO

 

Nonostante questo, Renzie è ancora tentato dal capitalizzare il buon consenso del Pd anticipando le elezioni. Il Patto del Nazareno comincia a perdere colpi e il premier attacca praticamente per la prima volta Berlusconi, umiliandolo: “Il Cavaliere non dà le carte”. E il Banana risponde scoprendogli il gioco: “Siamo in campagna elettorale”. La realtà è che siamo in campagna elettorale per il Quirinale e lo scacchiere è così confuso, con le divisioni nel Pd, in Forza Italia e nel Movimento Cinque Stelle, che Renzie non sa ancora come muoversi per avanzare una candidatura. C’è ancora un mese di tempo, ma il sospetto è che anche lui abbia perso il tocco magico e sia entrato, come cominciano a dire anche i sondaggi, in un cono d’ombra. Insomma, che sia un leader logorato dalla sua stessa “annuncite”.

matteo salvini e marine le pen ballano in pista  20matteo salvini e marine le pen ballano in pista 20

 

 

2. ADDIO PATTO DEL NAZARENO?

Sarà un caso, ma da quando si è visto che Forza Italia fatica a stare intorno al 10% il Patto del Nazareno sembra sgretolarsi. Che non serva più a Pittibimbo? Repubblica: “Scontro tra Renzi e Berlusconi: ‘Silvio non dà più le carte, sì alle riforme con i grillini’. La replica: ‘Siamo in campagna elettorale. Parlamento illegittimo’. Il premier al Pd: fuori c’è Salvini-Le Pen, non un’altra sinistra”. “Ma l’ex Cavaliere scommette: l’addio di Napolitano frenerà l’Italicum” (p. 10). Per il Giornale, “Altro che trattativa. Sul Quirinale il ricatto di Renzi. Il premier minaccia elezioni anticipate se non si fa come dice lui” (p. 1). “Ma per il Quirinale la minoranza Pd prepara il trappolone. I dissidenti sono almeno in cento” (p. 2).

 

Giorgia Meloni Giorgia Meloni

Il Corriere anticipa le mosse del Banana: “Un ‘pensionato day’, la mossa del leader azzurro. Evento entro l’anno. Sul Quirinale il timore che Fitto usi il voto per la conta nel partito” (p. 2). La Stampa riporta le condizioni di Berlusconi: “Il diktat Berlusconi: ‘Voglio tornare in Parlamento’. Le condizioni del leader di Forza Italia per il Colle. In cambio è disposto a votare qualunque candidato” (p. 7). Sul Messaggero, squilli di tromba: “Berlusconi al contrattacco: pronti al voto” (p. 7).

 

 

3. IL SOR-GENIO AFFASCINATO

Renzie cala nei sondaggi ma conquista un potere forte. Ecco che ha detto di lui Carlo De Benedetti in tv: “E’ un eccellente politico, ha una prontezza straordinaria, ha un’empatia e una comunicazione non comuni, è un fuoriclasse. Prima pensavo che fosse un Berlusconi-bis, poi l’ho conosciuto bene e ho cambiato idea” (Repubblica, p. 13). Prima Marchionne, ora De Benedetti. Sono cose che fanno piacere.

Angelino Alfano Angelino Alfano

 

 

4. UN, DUE, TRE, GRILLINO!

Casino senza sosta in casa grillina. “Caos M5S, espulsioni senza assemblea. I grillini apprendono dalla Boldrini che Pinna e Artini sono già nel Misto e scoppia la protesta contro il capogruppo. Fico chiude a Renzi sulle riforme: ‘Vuole sembrare dialogante, ma poi sull’Italicum va avanti come un treno’. Sui 20 parlamentari in odore di allontanamento il direttorio ottiene però una prima frenata” (Repubblica, p. 13). Il Cetriolo Quotidiano semina il panico: “Paura a 5 Stelle. L’ultimo strappo: cacciati via sms” (p. 3).

 

Il Corriere accende un faro su Davide Casaleggio, che sta guadagnando spazio anche per i problemi di salute del padre: “Rete, sport, economia nella presa di potere del giovane Casaleggio. Starebbe pensando a un restyling del logo e a una ‘fase due’ del Movimento” (p. 4). Poi si dedica alla mezza bufala dei rimborsi: “Le poche rinunce degli eletti di Grillo. Intascano oltre il 90% dei rimborsi. E la burocrazia blocca i 7 milioni di taglio agli stipendi destinati al fondo per le imprese” (p. 5).

nichi vendola nichi vendola

 

La Stampa mette in evidenza un problema che spiegherebbe l’attivismo della Casaleggio e Associati: “Fuga dei militanti M5S. Democrazia diretta addio. Quasi dimezzati i voti espressi sulle espulsioni dei dissidenti. Metà delle proposte di legge non raggiunge i 200 commenti. In molti non hanno gradito l’impossibilità di avanzare proposte. In un anno il blog avrebbe perso due milioni di accessi mensili” (p. 4).

 

 

5. ULTIME DAI GAZEBO DEL (POCO) POPOLO

Ieri giornata di primarie in casa piddina. “Alla Moretti le primarie in Veneto, ma i votanti si fermano a 40mila. Bene i gazebo in Puglia con oltre 100mila elettori. Vittoria di Emiliano” (Corriere, p. 6). Messaggero: “Alta l’affluenza in Puglia nonostante la guerra a Bari con Vendola e le polemiche sull’alleanza Udc” (p. 4). Il Giornale si concentra sul Veneto: “Nel Pd caos e primarie flop. In Veneto persi 125mila voti. Vince la Moretti, solo 40mila votanti: per la sfida tra Renzi e Cuperlo erano stati 165mila” (p. 4).

BEPPE GRILLO ALL'INCONTRO CINQUESTELLE DEL CIRCO MASSIMOBEPPE GRILLO ALL'INCONTRO CINQUESTELLE DEL CIRCO MASSIMO

 

 

6. MA FACCE RIDE!

“Nasce a Roma ‘Noi’, partito contro i leaderismi ispirato alla fondazione di Capaldo” (Messaggero, p. 7). No, non è un’omonimia, si tratta del banchiere-economista-avvocato Pellegrino Capaldo, negoziatore del Vaticano sullo scandalo Marcinkus.

 

 

7. ACCIAIO DI STATO, OH YES!

Ritorno al passato per Ilva: “Ecco il piano di Renzi per far intervenire lo Stato. Commissario e Cassa depositi. Già oggi il Consiglio dei ministri può varare un decreto per l’amministrazione straordinaria. La Cdp in una newco. A Gnudi verrebbero dati pieni poteri. Una volta ripulita, si applicherebbe il modello Alitalia” (Repubblica, p. 6). Corriere: “Ilva, più poteri al commissario. ‘Dallo Stato intervento ponte’. Galletti: ma non faremo rinascere Italsider. Cambierà la legge Marzano” (p. 9). Per il Messaggero, “Renzi punta sul Fondo strategico. Ipotesi intervento pubblico. Palazzo Chigi non è convinto dell’offerta di Arcelor Mittal ed è pronto a schierare la Cdp” (p. 11).

Carlo De Benedetti Carlo De Benedetti

 

 

8. TELECOM-MEDIA

Paginata di Affari&Finanza in gloria di Telecom Italia: “Telecom adesso viaggia da sola e in due mosse torna al tavolo dei big. Telefonica sta uscendo, Vivendi per ora non salirà oltre l’8,3% e con un cda più indipendente il management recupera autonomia. E la doppia offerta su Oi in Brasile e su Metroweb dimostra che ha carte da giocare” (p. 2).

 

Su CorrierEconomia le novità in materia di internet veloce: “Web, sei miliardi (dai privati) o la banda resterà stretta. Il piano del governo prevede d’investirne altrettanti sulla rete. Il confronto tra Telecom e Vodafone sul ruolo di Metroweb. La cabina di regia affidata a Delrio. La sponda della Cdc” (p. 2). Sul tema, intervista ad Angelo Cardani, presidente di AgCom: “Italia lumaca? A qualcuno fa comodo’. ‘Danneggiate le piccole imprese e i cittadini. L’informazione trasparente dà fastidio. Nel web super veloce siamo in coda all’Europa: solo due famiglie su dieci. Wi-fi gratuito? Sì, se non blocca gli investimenti” (p. 3).

DAVIDE CASALEGGIO DAVIDE CASALEGGIO

 

 

9. E OLTRE RAISET, IL CASINO

Fuori dal vecchio duopolio tv, massima confusione. “Tv locali, l’ultimo far west. Troppe antenne e frequenze, mentre spot e share crollano. Non si sa nemmeno quante siano esattamente, gli elenchi di ministero e Agcom non collimano. Per due volte lo Stato ha dato loro concessioni per recuperarle subito dopo con indennizzi. E devono lasciare altro spazio alla telefonia mobile” (Affari&Finanza, p. 8).

 

 

ALESSANDRA MORETTI LADYLIKEALESSANDRA MORETTI LADYLIKE

10. NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN

Il CorrierEconomia ricorda quanto è costato salvare le banche in Europa. “Europa & Banche. Il sostegno (nascosto) degli Stati. Germania e Gran Bretagna sono i governi che hanno speso di più per salvare il sistema. L’Italia in coda. Berlino ha speso quasi 250 miliardi di euro. Roma si ferma a 4. Un problema di competitività che spesso non si vuole vedere. Italia penalizzata dal confronto internazionale. Si ribella il Mef. Il Tesoro ha aiutato soprattutto Mps, ricavandone fino al 9 per cento” (p. 4). Poi arrivano gli stress test della Bce e ci umiliano.

 

 

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