MADIA: ‘’LA MIA PARENTELA CON SPEZIALI RISALE ALL’OTTOCENTO: OGNI ACCOSTAMENTO È DIFFAMATORIO’’ - BRUNETTA: NESSUNO SI INDIGNA SUL GOLPE, MA IL “CORRIERE” FA DIVERTIRE BAZOLI E MONTEZEMOLO PARLANDO DI LITI TRA ME E TREMONTI

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Dopo la notizia da voi diffusa di una presunta parentela tra me e Speziali ho accertato: sua nonna era una zia di mia nonna. Parentela che risale forse all'Ottocento.
Ogni accostamento alle nostre persone ha chiaramente un intento diffamatorio.

Marianna Madia

Lettera 2
Caro Dago,

la campagna elettorale sta rivelando, come sempre accade nei momenti della prova, la natura dei suoi protagonisti.
Qui ne vediamo due. Berlusconi e i giornaloni, in particolare il Giornalon de'Giornaloni, cioè il "Corriere della Sera".
Berlusconi è il combattente generoso e buono. In realtà è l'unico davvero ostico ai poteri forti. Per la semplice ragione che è incapace di concepirsi al di fuori di un consenso popolare conseguito con il voto.

Risponde agli italiani, questa è la sua responsabilità. Questo gli ha fatto scegliere, dinanzi al complotto estero con agganci in alte dimore italiche, di sacrificare se stesso, di dire di sì a dimissioni forzate, senza urlare al torto subito, lasciandosi infangare per mesi e mesi come colpevole di ogni nequizia pur di evitare che a essere liquidato non fosse soltanto lui, ma la sua famiglia, che è il popolo italiano.

Da un anno a questa parte, dinanzi al suo omicidio per via giudiziaria, visto che la violenza non colpiva solo lui, ma l'intero popolo dei moderati, privati del loro leader con sentenze mostruose e decisioni incostituzionali, ha cominciato a denunciare la sequenza di golpe culminati nel novembre 2011, con la sostituzione del suo governo legittimo con il tecnico filo-tedesco Monti.

In queste ultime settimane alla sua voce si è aggiunta la testimonianza ufficiale, nettissima, del complotto ordito da Merkel e Sarkozy per farlo cadere con la complicità di Obama. A scriverlo è Geithner, il ministro del Tesoro che rispose per conto del Presidente degli Stati Uniti, ai congiurati: "Non vogliamo avere sulle mani il sangue di Berlusconi".
E qui siamo al secondo protagonista. I giornaloni e le televisioni specie la Rai.

Questa denuncia di complotto in un Paese normale, con una stampa almeno lievemente con la schiena diritta, avrebbe provocato uno sconquasso. Altro che Watergate. Quello scandalo era una faccenda interna tra contendenti alla presidenza americana, qui c'è un attentato alla sovranità nazionale.

Piero Ostellino è stato l'unico del gran mondo dei gran giornali a prendere sul serio la cosa. Ha accusato il Quirinale di leninismo e di volontà di occultare faccende gravissime, minacce vere e proprie alla democrazia, poi realizzatesi. Poi Ostellino ha preso di petto i colleghi. E soprattutto il "Correre". Silenti, pigri, complici. L'ha urlato in prima pagina per il comodo di chi l'ha adoperato come foglia di fico della propria vergogna.

Da quel momento - forse avendo capito che inchieste di quel genere avrebbero turbato gli equilibri su cui stanno seduti anche gli editori dei giornali - è venuto il sipario nero. Il complotto sul complotto.
La Rai ne parla? Ieri Grillo era da Vespa. Forse che gli è stato posto il quesito sul golpe contro Berlusconi? Se sì, qualcuno ci informi.

In compenso il "Corriere" ha battuto se stesso, adoperando il piumino di borotalco di Fabrizio Roncone, che interviene su una tragedia con l'incarico di ridurla a burla, sminuzzandola in questioncella da bar.
Che cos'ha fatto Ferruccio De Bortoli? Ha dato ordine di intervistare al meglio Geithner, o di stringere d'assedio Zapatero o Bini Smaghi, per per metterli alle strette se sia vero o no quel che è accaduto in quei giorni tra Cannes, Bruxelles e Roma? Figuriamoci.
Il "Corriere" che fa? Non si domanda se sia vero, e quanto sia grave.

Ma incarica il giornalista profumato di rose, il quale è convinto che cremisi sia un colore che dà sul grigio, di scrivere un articolo da cicisbeo sulla "baruffa" tra Brunetta e Tremonti. Perfetto esempio di killer che spara borotalco in ogni interstizio.
Al "Corriere" hanno bisogno di un pretesto per buttarla in teatrino goldoniano. Brunetta ha dimostrato come all'inghippo abbia partecipato, con l'assenso di Napolitano, Giulio Tremonti. Quest'ultimo infatti convinse il Capo dello Stato a non controfirmare il decreto per lo sviluppo.

Con quel decreto alla mano, Berlusconi, al G20 di Cannes, avrebbe potuto respingere la congiura ai danni dell'Italia. Inviandolo lì a mani nude, Napolitano e Tremonti misero lui e il nostro Paese nelle fauci di chi voleva commissariare l'Italia.
Ieri questa anticipazione del libro "Berlusconi deve cadere" è apparsa su "Il Giornale". Roncone indaga forse su quel pomeriggio nelle stanze del Quirinale? Se davvero Tremonti ci andò?

Ma no. L'importante è far divertire un po' Bazoli e Montezemolo in questi momenti per loro difficili, con la piuma da solletico di Roncone. Bravo De Bortoli.
Noi bucheremo questo muro dell'omertà. Toglieremo le nuvole di cipria da questa tragedia che è la democrazia in Italia.

Renato Brunetta


Lettera 3
caro Roberto,

ma davvero ci pensano così sciocchi da credere che il ritardo nella definizione delle tariffe TASI sia solo dovuto alla disorganizzazione?
e non all'intento di posticipare la scoperta che si pagherà più di TASI che di IMU?
con tasse in aumento quindi, e tanti saluti alla ripresa.....(tanto il pil è a -0,2 sul 2013)

Basti questo titolo del Secolo XIX di oggi:
Beffa Tasi, a Genova si pagherà più dell'Imu.

Figurati PD e PDL che l'hanno votato insieme a Scelta Civica, che bagno prenderebbero...

Lettera 4
Caro Dago,
da assiduo frequentatore dei social network ho notato un paradosso inteerssante: quelli che accusano Grillo di essere "antidemocratico" sono gli stessi che vorrebbero abolire il suffragio universale. RP

Lettera 5
Renzi ha detto di vedere segni di ripresa , insomma che qualcosa si muove. Poi è sceso dal Tapis Roulant.

Lettera 6
egregissimo/i,
nessuno di voi, cosi trendy-sul pezzo-sul pazzo-sul pozzo-sul pizzo-sul puzzo- osa chiedersi di cosa hanno parlato Giuseppe Grillo e gli americani, di cosa hanno parlato Giuseppe Grillo e gi inglesi? Paura? Scarse letture giovanili(Salgari,Verne)? Sicuramente avranno discusso di quanti pinoli vanno messi nel pesto. Pubblichereste, nel caso? O accordi belluini, in tormentati dormiveglia post-prandiali, si sono accomodati serenamente nelle volute cerebellari, per cui menate giornalismo da Novella 2000? E' Grillo che ha chiesto di parlare a loro, o loro lo hanno invitato attraverso Tom Hagen? Coraggio guagliò', facimme 'sta domanda a Beppè: Che dicivi a 'lloro? chett'anne dittè? Che cazzo ai dovuto garantire a 'sti 'mericani? chett'anno assicurate? A Ferrari F40?

Lettera 7
Caro Dago,

Abitando a Bruxelles, passo quotidianamente davanti al palazzone principale della commissione europea sul quale e' solito campeggiare un enorme poster in stile grande fratello con messaggi spesso astrusi e incomprensibili al non-eurocrate. In vista delle elezioni europee, il megaposter della propaganda eurocrita recita :"questa volta e' diverso, il vostro vota conta". http://ec.europa.eu/avservices/photo/photoDetails.cfm?sitelang=en&ref=025625#0
Insomma, un' esplicita confessione che fino ad ora c'hanno preso per il culo...
Laividins

Lettera 8
A Renzi, dacce pure a noi segaioli 80 euri pe' facce fa 'na trombatina ar sabato sera!
Gino Celoria

Lettera 9
Caro Dago,

peccato che parecchi anni fa, nell'ambito di una delle riforme (finte) della giustizia, siano state abolite le Preture.
Considerate infatti le lpurghe che dovrebbero seguire alle liti tra esponenti di punta della Procura della Repubblica milanese, sarebbe stato interessantisimo vedere qualcuno di loro trasferito, che so, alla Pretura di Pachino, o a quella di Maglie, o a quella di Nuoro (con ciò senza nulla togilere a queste rispettabilissime cittadine).

Francesco

Lettera 10
Ieri sera ho seguito, come sempre, "Report"; mi è saltata agli occhi la differenza tra uomini piccoli, e un grande. Il grande, per essere chiari, è Charles Aznavour.
Giuseppe Tubi

Lettera 11
Che mente, quel don Bruno Vespa! Sapeva che bastava lasciarlo delirare; e così, tranquillo e sornione, non ha quasi mosso un dito mentre Grillo, con gran badilate a destra e manca, si scavava la fossa nel cimitero di Porta a Porta.
Vittorio Deprofundis ExInFeltrito

Lettera 12
Caro Dago,

Sale vertiginosamente il numero di quelli pronti a saltare sul carro del vincitore Grillo ( spero che tu non sia tra questi, ma temo che se non lo farai ti chiuderanno il sito e forse rinchiuderanno anche te) e impazza il totoministri. Ecco qualche ipotesi : Premier, Gian Pol Pot Casaleggio. Ministero della Giustizia, ribattezzato Laica Inquisizione, Marco Torquemada Travaglio. Ministero della Cultura Popolare, Paolo Goebbels D'arcais. Ministro degli Interni, nonché Kapò dei futuri lager-gulag : Paola Taverna. Esteri : Vito Crimi...nal. Tutti, naturalmente diretti via web da Robeppespierre Grillomao. P.S. Al posto della ghigliottinalupara bianca, o come consiglia la First Lady iraniana, lapidazione. P.P.S. Chi vuole e può espatriare si affretti a farlo

Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 13
La squadra di calcio del Bari comprata da un (ex) arbitro...una volta erano le squadre che compravano gli arbitri...non c'è più religione!

Lettera 14
Grillo che batte il cinque con Vespa è la cosa più orribile vista in vita mia Margherita - Venezia

Lettera 15
Dago ahò
L NCD con tutti sti inquisiti è la bad company del centro destra !!!!!
ahò
becerus

Lettera 16
Quattro milioni e trecentomila spettatori con il 27% di share Grillo da Vespa. #matteostaisereno
Tiziano Longhi

Lettera 17
Caro Roberto,

Conte, come un coniuge fedele per forza, non avendo alternative, rimane alla Juventus, ma, in verità, nessuna squadra europea ha mai pensato di offrire uno straccio di contratto all'europerdente che vince gli scudetti in Italia e ci espone al pubblico ludibrio all' estero.
Giancarlo Lehner

Lettera 18
Caro Dago,
"gli altri sono cattivi, offendono, dicono parolacce, noi invece siamo i buoni, il partito dell'amore": basta cambiare la parola "amore" con "speranza" ed è la stessa tiritera che abbiamo sentiamo per vent'anni... Silvio, almeno fatti versare il diritto d'autore...
Recondite Armonie

Lettera 19
Renzie sa dare priorità alle cose: fa approvare colate di cemento (ovvero più case e palazzi quando il mercato immobiliare è tracollato anche per un chiaro eccesso di offerta - con buona pace di quelli che hanno tutti i loro risparmi nella loro prima casa). Una domanda sorge spontanea, a chi giova?

 

Marianna Madia SARKOZY E MERKEL RIDONO DI BERLUSCONI RENATO BRUNETTA GIULIO TREMONTI TREMONTI BRUNETTA trise tari tasi x RENZI TECHNOVESPA GRILLO INVERTITI TWITTER gabanelli SELFIE A PORTA A PORTA GRILLO VESPA gianluca paparestaNcd Angelino Alfano CARTELLONE PARODIA

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