MAI DIRE RAI! - I CONSIGLIERI DI CENTRODESTRA PRONTI AL BENSERVITO PER GIANKALEONE. VERRO: “GLI ASCOLTI DI RAIUNO SONO UN DISASTRO”. PRONTI ALLA SFIDUCIA ANCHE ROSITANI E DE LAURENTIIS

1. RAI, VERRO: "GUBITOSI VUOLE SOSTITUIRE PREZIONI, RISPETTI 3 PALETTI" - SULLA GRATICOLA ANCHE LEONE: "SE TOGLIAMO FICTION E CALCIO, GLI ASCOLTI DI RAI1 SONO UN DISASTRO"
(ilVelino/AGV NEWS) - Da Marzo Radio1 e il Gr1 avranno un nuovo direttore. A confermare i boatos di queste ore e il consigliere d'amministrazione della Rai, Antonio Verro, in un'intervista a IL VELINO. "Nel cda di ieri (giovedì 27 febbraio, ndr) Gubitosi ci ha detto che ha deciso di sostituire Preziosi, mi aspetto che faccia già una proposta per il cda del 13 marzo. Ma nomi in consiglio non ne sono stati fatti".

Come ha giustificato questa decisione? "Una decina di giorni fa abbiamo ascoltato Preziosi in cda. Il direttore ha portato dei numeri sugli ascolti, lamentandosi dei nuovi sistemi di rilevazione, ha recriminato per un budget basso, e ha chiesto maggiori risorse umane spiegando che quelle di cui dispone sono un po avanti con gli anni. Ha fatto, insomma, una fotografia dello stato dell'arte. Ma non ha convinto".
Non ha convinto chi? "Certamente non ha convinto Gubitosi e alcuni consiglieri in particolare quelli di sinistra, Tobagi e Colombo. Io onestamente questa grande esigenza di cambiare Preziosi non ce l'ho".

Ma i numeri per sostituire preziosi Gubitosi allora non ce li ha? "La facoltà di proposta e del dg, noi valutiamo e poi votiamo? Che la radiofonia stia attraversando un periodo di crisi e che si debba rilanciare e fuori di dubbio. Io auspico di farlo con Preziosi li. Ma se proprio il dg vuole cambiare dovrà rispettare questi tre paletti".

Quali paletti? "Innanzitutto dovrà ricollocarlo per evitare demansionamenti; poi deve trovare una persona credibile e con un piano di rilancio all'altezza di Radio Ra1; infine dovrà essere un direttore interno all'azienda". Una linea con ogni probabilità condivisa al settimo piano anche da Guglielmo Rositani, Rodolfo De Laurentiis e Antonio Pilati. Un pochino più defilata, invece sembrerebbe la posizione di Luisa Todini che ieri ha partecipato telefonicamente ai lavori del consiglio.


L'AMMIRAGLIA - Ma oltre a Preziosi nel mirino di una parte del cda (quella vicina al centrodestra) e finito anche il direttore di Rai1 Giancarlo Leone. "Eccome se c'è finito", ha confermato il consigliere Verro. "Io, Rositani e De Laurentiis in particolare abbiamo posto il problema della guida dell'ammiraglia".

E' la debacle di Sanremo il problema di Rai1? "Il festival e una ciliegina su una torta che e sempre stata lievitata male. Se togliamo gli ascolti della fiction e del calcio, che vanno a prescindere da Leone, la rete e un disastro".

Qualcuno ha difeso Leone? "Non e stato difeso da nessuno in cda. Gubitosi lo ha difeso per dovere d'ufficio e non per convinzione profonda. Ma la mia sensazione e che il dg sia più orientato a procedere su Preziosi".
Un sospetto sul candidato a sostituire Preziosi? "Ce l'ho ma non lo dico. E non e Mucciante". Non e che Gubitosi ancora accarezza il sogno Marcello Sorgi? (Gianluca Vacchio)

2. RAI, ANZALDI (PD): RADIOFONIA IN CRESCITA MA ASCOLTI RADIO1 PRECIPITANO
(ilVelino/AGV NEWS) - "La radiofonia e in crisi? Veramente il settore e in crescita, a cedere posizioni su posizioni in realta e Radio1". Risponde cosi Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, alla richiesta del VELINO di un commento sulle dichiarazioni del consigliere di amministrazione di Viale Mazzini, Antonio Verro, sull'annunciato avvicendamento di Antonio Preziosi dalla direzione di Radio1 e Gr.

"Secondo i dati dell'ultima rilevazione RadioMonitor di Eurisko - spiega Anzaldi - la radiofonia nel suo complesso ha visto gli ascoltatori salire nel giorno medio dell'1,3% su base annua, arrivando a quota 34,8 milioni. Le radio private, in particolare quelle di informazione, segnano una netta crescita. Radio1, invece, e precipitata al sesto posto, dopo essere stata sempre al vertice. Il problema, come evidenziano i dati di ascolto ma non solo, sta nel settore radio del servizio pubblico.

Tra l'altro, alla luce dei risultati poco soddisfacenti andrebbero viste anche alcune scelte della Rai che si sono rivelate poco lungimiranti. Come la decisione di pensionare e farsi scippare grandi nomi del giornalismo. Penso a Gianni Minoli, che a Radio 24 ha portato la mattina a risultati in grande crescita, a Oliviero Beha, Antonio Caprarica, solo per citarne alcuni".

 

GIANCARLO LEONE E LAETITIA CASTA Andrea Vianello Luigi Gubitosi Angelo Teodoli Giancarlo LeoneAntonio Verro Adriano Aragozzini e Pippo Marra Antonio Preziosi

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