marcella bella

“SONO STRONZA E FIERA DI ESSERLO” - MARCELLA BELLA A UGOLA SPIEGATA: “IL BAYERN HA SCELTO MONTAGNE VERDI COME INNO, MI FA VENIRE LA PELLE D’OCA SENTIRLA IN TEDESCO – “NELL’ARIA” NON VOLEVO CANTARLA. DISSI CHE ERA È UN TESTO PORNO. MI CONVINSE MOGOL - IL FLIRT CON RED CANZIAN DEI POOH? SENZA IMPORTANZA” – JULIO IGLESIAS  “CI PROVO’”, LA LITE CON RETTORE, LO SPETTATORE CHE A UN CONCERTO PROVO’ A TIRARLE GIU’ LA GONNA (“GLI HO DATO UNA MICROFONATA SULLE DITA”), LE ACCUSE DI PLAGIO A ANNA TATANGELO E IL FRATELLO GIANNI: “QUANDO SI È AMMALATO VOLEVO RITIRARMI, MI HA CONVINTO LUI” - IL SOPRANNOME “CESPUGLIO” PER LA COFANA DI CAPELLI RICCI, LE O CHIUSE "A CUI SONO AFFEZIONATA" E L’ULTIMO POSTO A SANREMO 2025: “CHE ME NE IMPORTA? PORTA BENE” - VIDEO

 

Giovanna Cavalli per corriere.it - Estratti

 

(...)

 

marcella bella

Mike Bongiorno la scoprì ragazzina ma la spedì subito a un corso di dizione.

«Perché non pronunciavo bene la erre. Avevo 14 anni. Mi facevano ripetere “Trentatrè trentini entrarono a Trento”, terribile. Le O chiuse mi sono rimaste, ci sono affezionata».

 

All’inizio si faceva chiamare solo Marcella, perché Bella le pareva presuntuoso.

«Sembrava che mi dessi delle arie. A scuola poi mi prendevano in giro chiamandomi “Marcella brutta”. Quando è venuto fuori anche mio fratello Gianni ho recuperato il cognome».

 

(…)

 

«Montagne verdi» e i suoi 20 anni.

«Sanremo 1972, l’unica dei giovani ad arrivare in finale. Ero una sconosciuta, il giorno dopo la cantavano tutti. Domenico Modugno mi fece tanti complimenti».

 

Il Bayern Monaco l’ha presa come nuovo inno.

«Mi è venuta la pelle d’oca a vedere tutta quella gente intonare la mia canzone in tedesco. Sono fiera che sia stata scelta da una grandissima squadra. Dopo più di 50 anni ha trovato nuova vita».

 

 

La chiamavano «Cespuglio», per via della cofana di capelli ricci.

marcella bella

«Un soprannome che mi faceva sorridere, segno che stavo diventando importante, come Mina “tigre di Cremona” o la Zanicchi “aquila di Ligonchio”».

 

marcella bella

Li ha mai voluti lisci?

«Quando cantavo Nell’aria li avevo stirati all’insù, tipo punk. Ai miei figli non piacevo: “Mamma come stai male”. Mi vogliono riccia».

 

A Sanremo 2025 è arrivata ultima ma non ci sforma.

«Che me ne importa? Mi mancava, mai arrivata così in nessuna classifica. E poi si sa che porta bene. Infatti impazzo su tutti i social, piaccio ai ragazzini e ai bambini».

 

Qualche altra volta invece in cui ci è rimasta male.

«In 56 anni di carriera ho avuto le mie delusioni, qualcuno mi ha trattato come non meritavo. O mi ha sparlato alle spalle. Io prendo fuoco facilmente — come hanno scritto Gianni e Mogol per Celentano — però poi mi passa e non porto rancore».

red canzian

 

Con «Nell’aria» («La mia mente è chiara/ma a volte è più forte il sesso/La mia gatta è ancora lì, non parla ma dice sì») arrivò la Marcella sexy.

«Un bel salto da Montagne verdi, però avevo pure 30 anni, ero ormai una donna».

 

Non voleva cantarla: «È un testo porno», protestò.

«Mi convinse Mogol: “Non l’avrei scritta per un’altra, tu sei elegante e hai la faccia pulita. E poi vedrai che quando la canti il testo diventa leggero, non se ne accorgeranno”. In effetti nessuno mi chiese della gatta, il significato lo scoprirono molti anni dopo».

MARCELLA E GIANNI BELLA

 

Altra sua hit è «Senza un briciolo di testa». Ha fatto mai qualcosa di sconsiderato, senza riflettere?

«Per amore mi buttavo a pesce. Mi innamoravo e perdevo la ragione».

 

Fumantina.

«Per la collera ho detto e fatto cose che non avrei dovuto. Dopo me ne pento».

 

Gelosa.

«Una volta ho sentito mio marito che parlava al telefono con una donna. “È il mio parrucchiere”, mentì. Mi salì il sangue alla testa e lanciai il biberon di mio figlio contro al muro. La parete con le macchie di latte e biscotti sembrava un quadro di Picasso».

GIANNI E MARCELLA BELLA

 

Da ragazza ebbe un flirt con Red Canzian dei Pooh.

«Senza importanza, non era amore ma un calesse».

 

Julio Iglesias ci provò.

«Un playboy. Una sera a cena cominciò a farmi una corte spudorata. Sussurrò: “Marcelita, ma tu lo tienes un fidanzato?”. “Sì, è qui seduto accanto a me”».

julio iglesias

 

Il suo Mario. Insieme dal 1979, sposati dal 1989.

«Il nostro rapporto lo viviamo come due fidanzati, non da marito e moglie. Ci punzecchiamo, facciamo gli stupidini, evitiamo la noia. Il gioco nella coppia è importantissimo».

 

Anche le ciabattine col tacco che dice di indossare già di prima mattina.

«Mi piace essere curata anche in casa, sempre bella e profumata. Lui apprezza. Se mi vede senza rossetto rosso si preoccupa: “Stai male?”».

MARCELLA E GIANNI BELLA

 

Ma è vero che mette i tacchi altissimi pure per cucinare la parmigiana?

«Quelle sono le scemenze che ogni tanto rifilo ai giornalisti. Però diciamo che non è difficile vedermi così».

 

Ha avuto il primo figlio che non eravate sposati, lui aspettava il divorzio. Mina la chiamò per solidarietà.

marcella bella

«Ma no, eravamo amiche, in quel periodo giocavamo a carte insieme. Giacomo lo abbiamo voluto, non è capitato, erano già gli anni ’80 eh».

 

A un concerto a Napoli uno spettatore cercò di tirarle giù la gonna.

«Era sotto al palco, un ragazzino. Portavo una sottana lunga con l’elastico in vita, si era attaccato all’orlo e non lo mollava. Rischiavo di restare in mutande. Gli ho dato una microfonata sulle dita».

 

A «Ora o mai più» dichiarò che Valeria Rossi era stonata.

«Non ricordo. Stonate ce ne sono tante, ora ho imparato che non si dice».

 

Però si arrabbiò con Alba Parietti quando, in giuria a Sanremo 2007, le diede un 7 «perché sono sua amica».

«“Se lo sei davvero, mi dai un 10, anche un 20”. Alba sì scusò tanto, con lei è impossibile stare bisticciate, non sopporta i musi lunghi, non ti molla finché non fai pace, è un martello pneumatico».

marcella bella a belve 9

 

A Sanremo ’86 litigò con Donatella Rettore.

«Eh, lei la racconta sbagliata. Mi prendeva in giro dicendo che portavo i tacchi alti perché ero bassa. Ripeteva che il festival non le piaceva. “Che ci sei venuta a fare?” sbottai. Vincenzo Mollica commentò: “Questo succede quando ci sono due primedonne”. “Io ne vedo solo una”, rispose Rettore. “E sono io”, aggiunsi. Ma questo lei se lo dimentica sempre. Oggi però mi vuole tanto bene».

 

marcella bella

Ha accusato di plagio Anna Tatangelo per la canzone «Bastardo».

«Le ho solo detto in modo materno: “Guarda che io ho cantato Uomo bastardo due anni fa, prima di te”. Ha finto di non saperlo, figurati».

 

Che caratterino.

«Dico quello che penso e l’ho pagata cara».

 

Con Loredana Bertè invece mai uno screzio.

«Siamo amiche senza fronzoli. Una delle prime persone che ho conosciuto, mi portava in giro per Milano, le sue battute romanesche mi facevano morire dal ridere».

 

Suo fratello Gianni.

«Per me è stato tutto, produttore e padre, senza di lui non so se avrei continuato. Quando si è ammalato volevo ritirarmi, mi ha convinto lui».

 

Non le può più parlare.

marcella bella

«E la sua voce mi manca. Senza di lui all’inizio mi sentivo sperduta. Ma Gianni c’è sempre, mi consiglia, ridiamo come due matti».

 

Canta: «Forte Tosta Indipendente/Pelle come diamante/Non mi fa male niente». È lei?

«Una parte di me c’è, mi sono fatta una corazza anch’io».

 

«Stro...a, forse».

«Certo, tutte le persone con carattere lo sono. Stro..a e fiera di esserlo, i piedi in testa non me li mette nessuno».

 

Gli uomini di solito non apprezzano le donne forti. Le sceme sono rassicuranti.

«Le donne fanno le sceme, però non lo sono affatto».

marcella bella

 

marcella bella a belve marcella bellaMARCELLA BELLA 26MARCELLA BELLA 26marcella bellamarcella bella ivan cattaneomarcella bellamarcella bellaMARCELLA BELLA 26marcella bellaMARCELLA BELLA 26MARIO MERELLO MARCELLA BELLA marcella bellamarcella e gianni bellamarcella bella a vieni da me 6marcella bellamarcella e gianni bellamarcella bella

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…