nancy dell'olio briatore

"SULLA PUGLIA BRIATORE HA RAGIONE. AD AMICI INGLESI SONO STATI CHIESTI 65 EURO PER UNA BOTTIGLIA DI VINO CHE NE COSTA 5 PROPRIO PERCHÉ TURISTI STRANIERI” – L'AVVOCATO NANCY DELL’OLIO, EX AMBASCIATRICE DELLA REGIONE NEL MONDO, AFFONDA IL COLPO: “LA PUGLIA HA VOLUTO ARRICCHIRSI IN FRETTA, I COSTI DI UNA VACANZA SONO TROPPO ELEVATI NEL RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO, MANCA UNA POLITICA DEL TURISMO”

Estratti da corriere.it

nancy dell'olio

 

«Briatore ha ragione». Nancy dell’Olio, ambasciatrice (non più in carica) della Puglia nel mondo per alcuni anni in virtù delle sue riconosciute competenze di «esperta senior per le attività di pubbliche relazioni internazionali», interviene sulla polemica innescata la settimana scorsa da Flavio Briatore, che ha bacchettato il turismo pugliese puntando l’indice contro i prezzi troppo alti rispetto ai servizi offerti.

 

Dell’Olio perché dice che Flavio Briatore ha ragione?

flavio briatore zona bianca

«Premetto che non sono sempre stata d’accordo con Briatore, di cui sono amica da anni. Ho sempre sostenuto che in Puglia ha sbagliato approccio. Detta in gergo calcistico, è entrato a gamba tesa. Adesso però ha ragione e credo di poterlo affermare con chiarezza».

 

nancy dell olio

A cosa si riferisce?

«Già due anni fa ho cominciato a sostenere, in qualità di ambasciatrice della Puglia nel mondo, che i costi di una vacanza erano troppo elevati nel rapporto qualità-prezzo. Evidenziai il rischio di una flessione della curva di crescita a causa di questa strategia, anzi di una mancanza di strategia. Una promozione che non è sostenuta da servizi e infrastrutture non regge».

 

Lei parla di mancanza di strategia. È un rilievo che mette sotto accusa tutto il sistema turistico pugliese.

«Sì, il turismo non è promozione. Aggiungerei che non è solo promozione, ma la creazione di una mentalità che aiuti a sviluppare l’industria del turismo. Non si può promuovere e non essere in grado di recepire adeguatamente la domanda. Quanti in Puglia conoscono il nome dell’assessore al turismo?».

flavio briatore zona bianca

 

Il sistema quali figure dovrebbe mettere insieme per raggiungere il risultato?

«La promozione ha fatto bene il suo lavoro e ha ottenuto dei risultati, ma il sistema ha dimostrato di non essere pronto a riceverli e a trasformarli in accoglienza. Occorre un vero lavoro di squadra tra promozione e chi deve mettere a terra i risultati».

 

Lei, quindi, non salva niente. La Puglia non è in grado di offrire servizi adeguati alla clientela di nessun tipo?

flavio briatore zona bianca

«D’accordo che andava promosso il turismo di lusso ma la regione va promossa a tutti i livelli. La Puglia è fortemente carente di una politica del turismo. Abbiamo puntato sulla promozione, il mondo è arrivato qui, ma non abbiamo servizi adeguati per tutti. E per tutti intendo tutti, non solo i ricchi. La classe medio alta/alta, disposta a spendere, vuole una ampia scelta di possibilità di offerte».

 

 

(...)

Quali sono i punti di forza della Puglia?

nancy dell olio

«La Puglia offre luoghi, bellezze e cibo e tutto ciò costituisce il brand Puglia. Se vengo qui alla ricerca dell’autenticità e del vero però manca l’accoglienza è un guaio. Secondo me c’è anche il problema della formazione del personale.

 

Per esperienza vedo che uno su tre è formato per l’accoglienza. Se qualcuno mi serve senza sorridermi e senza farmi sentire la persona più importante fa venir meno l’ingrediente che mi fa tornare. Sono la qualità e la genuinità dell’accoglienza che mi invogliano a fare ritorno in un posto di vacanze. Io ho paura che la Puglia si stia distaccando del messaggio iniziale».

 

Quali i possibili rimedi?

flavio briatore zona bianca

«Bisogna tornare con i piedi per terra, occorre essere realistici e concreti. Il turista che si sente tradito non torna più, neanche quello alto perché non ama sprecare soldi. Il ritorno del cliente è determinato dal ricordo di essere stato trattato bene e non derubato dell’esperienza vera e autentica. Così la Puglia ha vinto la scommessa iniziale e lì deve tornare. Forse ha avuto fretta di arricchirsi, bisognava andare a ritmo lento. I milanesi che hanno comprato casa a Monopoli si pentono, è tutto troppo caro, anche i servizi. Ad amici inglesi sono stati chiesti 65 euro per una bottiglia di vino che ne costa 5 proprio perché turisti stranieri».

NANCY DALL OLIO

 

Quali previsioni fa per il turismo in Puglia?

«Il grande flusso di medio livello e di alto impatto di consumo sta finendo. Questa estate è forse l’inizio della fine della parabola Puglia. Raggiungere posizioni di rilievo richiede tempo, a scendere dal piedistallo ci vuole poco. Basta il passaparola. Purtroppo quando la mano sinistra non sa cosa fa la mano destra, è inevitabile. Lo scorso fine settimana ero in Salento. Domenica ero a Lecce per la chiusura del festival di Beatrice Rana, però chi, per seguire un evento del genere, arriva alla stazione di Lecce non trova un ascensore: come è possibile? E i taxi? Sono solo 21. Scusate, ho riso per non piangere».

nancy dell’olio 2nancy dell’olio 1nancy dell olioNANCY DELL OLIO ERIKSSON

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?