1. NOSTALGIA DELLE BARZELLETTE DEL BANANA? TRANQUILLI, IL “FINANCIAL TIMES” CI FA SAPERE CHE RENZI È UN FORMIDABILE BATTUTARO CON “CAPACITÀ COMUNICATIVE PERFINO MIGLIORI DI QUELLE DI BERLUSCONI”, ABILE A GIGIONEGGIARE SUL DISORDINE A PALAZZO CHIGI 2. EVVIVA, SE DIVERTIMO! POI APRI ‘’LA REPUBBLICA’’ DEI RENZIANI E SCOPRI CHE “BRUXELLES SI PREPARA ALLO SCONTRO CON ROMA: ‘PROCEDURA PER DEFICIT, IPOTESI GIÀ SUL TAVOLO” 3. DA GIOVEDÌ, DA QUANDO DRAGHI CI HA FISSATO IL PROGRAMMA DI GOVERNO A NOME DELLA BCE, È CAMBIATO BRUSCAMENTE IL VENTO. SIAMO GLI OSSERVATI SPECIALI DELL’EUROPA E I GIUDIZI SEVERI DI MOODY’S CI DICONO ANCHE CHE SIAMO GLI OSSERVATI SPECIALI DEI MERCATI 4. LA REAZIONE DI RENZIE È STATA LA SOLITA, A COLPI DI BATTUTE COME SE DOVESSE RISPONDERE A UN FASSINA O A UN CIVATI. CI CHIEDONO FATTI, E PRODUCIAMO CHIACCHIERE BUONE PER UN TITOLO DI "REPUBBLICA". A QUESTO PUNTO LA DOMANDA FONDAMENTALE SU RENZI NON È PIÙ SE DEBBA CAMBIARE REGISTRO, MA SE SIA IN GRADO DI FARLO

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

1. UN BATTUTARO A PALAZZO CHIGI

MATTEO E AGNESE RENZIMATTEO E AGNESE RENZI

Racconta una delle due giornaliste del Financial Times che l’hanno intervistato che Renzi è un formidabile battutaro con “capacità comunicative perfino migliori di quelle di Berlusconi” (Fatto, p. 4), abile a gigioneggiare sul disordine del suo studio come sul possesso di una sciabola regalatagli dagli schermidori italiani. Evviva! Poi apri la Repubblica dei renziani e scopri che “Bruxelles si prepara allo scontro con Roma: ‘Procedura per deficit, ipotesi già sul tavolo” (p. 4).

RENZI SELFIE CON GLI SCOUTRENZI SELFIE CON GLI SCOUT

 

Che è successo? Eccolo che è successo: “A Bruxelles prendono nota con grande attenzione dei movimenti del governo italiano sul fronte economico. E non è sfuggita la frase che Renzi ha consegnato al Financial Times: ‘Speriamo di chiudere l’anno con un deficit al 2,9%”. L’avrà detto giocherellando con la sciabola o pensando che fosse buona per i 140 caratteri di Twitter?

 

Da giovedì, da quando Mario Draghi ci ha fissato il programma di governo a nome della Bce, è cambiato bruscamente il vento. Siamo gli osservati speciali dell’Europa e, come non bastasse, i giudizi severi espressi ieri da Moody’s ci dicono anche che siamo gli osservati speciali dei mercati. La reazione di Renzie è stata la solita, a colpi di battute come se dovesse rispondere a un Fassina o a un Civati. Ci chiedono fatti, insistentemente, e produciamo chiacchiere buone per un titolo. A questo punto la domanda fondamentale su Renzie non è più se debba cambiare registro, ma se sia in grado di farlo.

TAVECCHIO ALBERTINITAVECCHIO ALBERTINI

 

 

2. LA GELATA DI FERRAGOSTO

La mazzata che ci ha tirato ieri l’agenzia di rating americana occupa e preoccupa le prime pagine di tutti i giornali. Repubblica riporta: “Anche Moody’s gela l’Italia. ‘Pil 2014 in calo dello 0,1%. Bonus? Prematuro bocciarlo. L’agenzia di rating stima il deficit al 2,7%. L’Ocse vede rosa. E Renzi peggiora la sua previsione: ‘Indebitamento al 2,9%” (p.2). Il Corriere titola in prima: “Ue e mercati chiedono riforme” e dentro racconta: “Bruxelles spinge sulle riforme. La Commissione al premier: necessarie per la crescita, ma decide Roma. Il Wall Street Journal: il problema italiano è di tutto il Continente. Pochi segnali su lavoro e burocrazia” (p. 7). Il Messaggero sceglie: “Gelo di Moody’s: ‘Pil negativo, obiettivi a rischio per l’Italia” (p. 2).

mario draghi mario draghi

 

E adesso che succede? “Il premier: ‘Ce la faremo nonostante i pessimisti’. Ma la manovra d’autunno si avvicina ai 25 miliardi” (Repubblica, pp. 2-3). Il Corriere pubblica i soliti virgolettati baldanzosi di Pittibimbo: “Il Paese non l’ho distrutto io, non faccio parte del sistema, Roma è una città piena di lobbisti, l’Italia ha un capitalismo di relazione, io sono il primo ministro da cinque mesi, sono un uomo solo (…) Però ho il 40% dei voti, cosa che nessun leader europeo ha. Dicono che sono arrogante? Il tempo dirà se ho ragione io o gli altri, io intendo consegnare a chi mi succederà un Paese in ordine” (p. 9). Sì, il tempo dirà se consegnerà un Paese con i conti in ordine o sfasciati.

 

cena fund raising di forza italia    silvio berlusconi cena fund raising di forza italia silvio berlusconi

Un Renzie ottimista anche dai resoconti della Stampa: “Renzi scommette: a fine anno la crescita rivedrà il segno più. Preoccupa di più la frenata della Germania e il Paese a due velocità con il Sud fermo. Allo studio nuove misure per il rilancio, ministri al lavoro sulla spending review” (p. 3). Il Messaggero si concentra proprio sui tagli: “Spending più pesante, tagli fino a 25 miliardi. Tecnici al lavoro per bruciare i tempi. Stretta più robusta sui beni e servizi. Giro di vite ai sussidi per le imprese. Dimezzamento per le municipalizzate” (p. 5).

 

 

angelino alfano pennarello argento angelino alfano pennarello argento

3. NELLE FAUCI DEL CAINANO

La grande fortuna del premier è l’asse con Silvio Berlusconi, forza di opposizione tranquilla. Anzi, neanche forza di opposizione. Il Banana si prepara a portare a casa l’accordo sulla legge elettorale e a offrire stampelle sul governo dell’economia: “L’Ncd tratterà con me sull’Italicum’. Berlusconi: ‘Alfano è nervoso perché i protagonisti delle riforme siamo noi’. Ma sulla crisi il leader di Fi è cauto: “Non cavalcheremo spread e Troika come hanno fatto loro nel 2011 e non spingiamo per entrare in maggioranza’. L’ex premier è critico con le misure di Renzi: ‘Fino ad ora l’unica rivoluzione è nella comunicazione” (Repubblica, p. 10).

TOTTI E JAMES PALLOTTA TOTTI E JAMES PALLOTTA

 

Poi passa Pupone Toti e rinnova l’offerta a Renzie con un’intervista al Corriere: “Se il premier apre alle nostre ricette Forza Italia dialogherà, anche subito. Toti: in maggioranza? Intanto abbiamo le riforme che chiedevamo da 20 anni. Il consigliere politico del leader: pronti a collaborare anche sulla politica estera, per evitare figuracce al Paese. Serve una riforma del mercato del lavoro come ha fatto Rajoy in Spagna” (p. 12).

 

 

4. NO, IL DIBATTITO SULL’ARTICOLO 18 NO!

Renato Brunetta Renato Brunetta

Visto che, come dice la logica, per agevolare le assunzioni bisogna agevolare i licenziamenti, riprende quota il dibattito sul famoso articolo 18. Repubblica: “E’ scontro sull’articolo 18. Il Pd stoppa Alfano. ‘Né tabù né bandierine’. Guerini: discussione nella delega. Bobba: cambiarlo non serve. Ncd insiste. Sindacati già in rivolta. Bonanni: ‘Aboliamo semmai le false partite Iva, visto che le aziende assumono con quelle” (p. 6).

 

Secondo la Stampa, con sortite come quella sull’articolo 18, “l’Ncd spera di diventare la ‘coscienza critica’ di Renzi” (p. 4). Insomma, il partito è a caccia di visibilità dopo mesi di grigiore assoluto. Di sicuro, l’uscita di Alfanayev sui “vu’ cumprà” (“Orde di vu’ cumprà infastidiscono gli italiani in vacanza”, ha detto il ministro) aiuta a uscire dall’anonimato, almeno per le polemiche che ha suscitato. Intanto il Giornale fiuta il dividendo politico dell’operazione sull’articolo 18 e scrive: “Ncd vuole licenziare l’articolo 18. Forza Italia ci sta: ‘Proviamoci’. La proposta di Alfano sul lavoro ricompatta il centrodestra. Brunetta: ‘Pronti a votarla’. E la maggioranza si spacca” (p. 6).

claudio lotito e carlo tavecchioclaudio lotito e carlo tavecchio

 

 

5. E DOPO IL BANANA, IL RE BANANA DEL CALCIO

Tavecchio ce la fa e il Fatto Quotidiano gli dedica addirittura la prima pagina: “Banana Republic. Dopo aver riabilitato Berlusconi padre della patria, l’Italia da avanspettacolo non si fa mancare Tavecchio nuovo capo del calcio. L’uomo di Optì Poba “che mangiava banane e ora gioca in serie A” scelto dalla vecchia guardia dei Lotito, Galliani, Preziosi, Carraro & C. Un’elezione a misura del nostro pallone sempre più bucato e di un paese alla frutta”.

 

MARCO PATUANOMARCO PATUANO

Il Corriere fa notare che la serie A “è già nel caos, perché nell’urna “almeno sette hanno votato contro Tavecchio”, poi spazio al colore: “Lotito e Galliani si godono il trionfo. ‘Me lo so’ messo sulle spalle…’Hanno sostenuto Tavecchio, ora possono esultare. E prendersi i meriti del risultato. E De Laurentiis mostra al collega il suo voto” (p. 15)

 

Visto che non sono stati segnalati brogli, tocca semplicemente dire che uno come Tavecchio rappresenta i signorotti del pallone.

 

 

6. TELECOM-MEDIA DO BRASIL

bollore article bollore article

Telecom al lavoro per parare il colpo basso in Brasile di Telefonica. “Pranzo di ferragosto per Patuano e Bollorè. Il manager illustrerà al finanziere bretone, primo socio di Vivendi, le mosse per ribattere all’offerta di Telefonica in Brasile. Una squadra di manager e gli advisor elaborano una contro-proposta per comprare Gtv” (Repubblica, p. 26).  Secondo il Sole 24 Ore, “Bollorè apre all’ipotesi Telecom-Gvt. Vivendi valuterebbe con interesse una proposta italiana. Freddezza sull’offerta arrivata da Telefonica: nessun cda straordinario per esaminarla prima del 28 agosto” (p. 1 del dorso Finanza & Mercati).

 

Intanto Telecom resta col fiato sospeso in Argentina: “Telecom tratta a oltranza in Argentina. Due settimane per l’intesa con Guzman. Il gruppo italiano attende il pagamento di 851 milioni di dollari. L’incognita del default di Buenos Aires” (Corriere, p. 26).

bravo32 sergio marchionnebravo32 sergio marchionne

 

 

7. LINGOTTI IN FUGA

Fuga dall’Italia più costosa del previsto per Fiat-Chrysler, come racconta Repubblica: “Fiat pronta ad alzare il tetto dei recessi per mandare in porto la fusione con Chrysler. Possibile un’assemblea straordinaria che aumenterebbe il limite dei 500 milioni. Il Lingotto: a inizio settembre i dati finali su quanti avranno esercitato il diritto a vendere” (p. 24).

Titolo in stile “Illustrato Fiat” per il Corriere della Sera: “Fiat Chrysler, stop alla speculazione. Interviene Consob, l’azione rimbalza” (p. 27). Ecco a cosa serve possedere giornali.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO