A PARTE GLI ITALIANI, IL GROSSO DEL PAESE RIMANE SALDAMENTE IN MANO A BERLUSCONI - LE VINCITRICI DELLA GUERRA TRA I SESSI SONO LE OLGETTINE: È LA NEMESI DELLA PATONZA - INSIEME ALLA REVISIONE DEL PROCESSO PER CONTRADA, ASSISTEREMO ANCHE AL MIRACOLO DELLA LIQUEFAZIONE DEL SANGUE DI DE GENNARO?...

1 - IL MIRACOLO DI DE GENNARO...
Andrea Marcenaro per "Il Foglio"

Ognuno ha le sue fissazioni, cosa volete farci, e una delle mie, dormiente, ma alquanto titillata dalla lettura di un titolo di qualche giorno fa, "Revisione del processo per Contrada", si è risvegliata. Mica ci ho creduto, intendiamoci bene. Nemmeno un allocco come me è così ingenuo da credere che la magistratura italiana, vale a dire l'unica spazzatura verso la quale ci si ostini a non praticare la differenziata, possa trovare in se stessa gli anticorpi adatti a cancellare una porcata come quella commessa nei confronti del dottor Contrada.

Ma concedendo che mi sbagli. Concedendo che i giudici di Caltanissetta si scoprano attraversati da un frisson di dignità. Che la quantità di balle conclamate, e giostrate con pentiti alla Scarantino e alla Ciancimino, vengano cioè per l'appunto revisionate e classificate come tali.

Concedendo, insomma, che la Corte nissena possa prendere in considerazione l'idea di concedere a Contrada una possibilità di avere indietro quell'onore che meriterebbe (ciò che costituirebbe un miracolo), voi che pensate? Pensate che, contemporaneamente, potremmo forse assistere anche al miracolo della liquefazione del sangue di De Gennaro?


2 - AUGURI, CAVALIERE...
Massimo Gramellini per "La Stampa"

Tutto il mondo sa che in Italia c'è armonia assoluta fra il presidente del Consiglio e i suoi amministrati. Perciò ha destato qualche impressione il comportamento degli imprenditori edili che ieri hanno contestato in pubblico il ministro Matteoli.

Da un esame dei giornali dell'ultimo anno risulta infatti che i bolscevichi del mattone sono la prima categoria a manifestare sfiducia nei confronti del governo della libertà, se soltanto si escludono: i veri liberali, gli italiani che non possono espatriare a Bali, i tartassati, gli affamati, gli ultimi e incorreggibili incensurati, i frequentatori del divano della Dandini, i costruttori del tunnel sotto il Gran Sasso finanziato dalla Gelmini, gli orfani e le vedove di Santoro, i nostalgici inconsolabili del decoro, le escort non invitate, le escort invitate ma politicamente non sistemate, il popolo delle partite Iva, i precari a cui lo stipendio non arriva, i vampiri delle intercettazioni, gli elettori leghisti a cui cominciano a girare i Maroni, gli immigrati assiepati sui moli, i costituzionalisti allergici a Calderoli.

E ancora: i cattolici devoti, gli agopuntori rivali di Scilipoti, i negozianti che non fanno sconti, i commercialisti che non sopportano Tremonti, i licenziabili che vanno di fretta, gli illusi del liberismo che per anni hanno creduto a Brunetta, il laureato che non potendo affittare casa non si sposa, il tronista in lista d'attesa a Villa Certosa.
Invece il grosso del Paese rimane saldamente nelle mani di Berlusconi.


3 - LA FILOSIA SPIEGATA ALLE OLGETTINE...
di Camilla Dacrema per "A"

Dalla virtù dei trans di essere "una presenza accogliente che non giudica", e perciò femminili "all'ennesima potenza" al "Guarda cosa le faccio dire" di Italo Bocchino che si vanta con la moglie Gabriella Buontempo di usare "come un giocattolo" Mara Carfagna, Ministro delle pari opportunità, passando ovviamente per l'emblema riassuntivo del pensiero dei politici italiani su donne e società: l' adagio berlusconiano "la patonza deve girare". Che cosa direbbe Simone de Beauvoir degli scandali sessuali che imbrigliano la politica italiana? Che cosa direbbe dei vari Marrazzo, Berlusconi, Bocchino e della variegata fauna umana che li circonda?

Tra le righe de "Il secondo sesso" c'è un consiglio che i nostri governanti sembrano non conoscere: "Ogni oppressione crea uno stato di guerra". E figuriamoci se non vale nel rapporto tra i sessi. Il quale, per questi uomini vecchi dentro, é un rapporto di dominio.

"Egli persegue in lei il mito della sua virilità, della sua sovranità, della sua immediata realtà (...), è roso dal pensiero di mostrarsi maschio, importante, superiore; recita una commedia perché una uguale commedia sia recitata a lui; è anche lui aggressivo, inquietato; ha ostilità per le donne perché ha paura di loro, e ha paura di loro perché ha paura del personaggio col quale si confonde. Quanto tempo e quante forze spreca a liquidare, sublimare, trasportare dei complessi, a parlare delle donne, a sedurle, a temerle! Liberandole, anch'egli sarebbe liberato. Ma é proprio questo che egli teme. E si ostina nelle mistificazioni destinate a mantenere la donna in catene."

Quali siano queste mistificazioni è presto detto, dato che stiamo parlando del fondatore della tv commerciale italiana, del quale oggi conosciamo nel dettaglio i criteri di selezione delle sue dipendenti, e del Ministro delle pari opportunità, cioè due voci tra le più autorevoli in Italia su donne e società. Stando così le cose, che cosa possiamo aspettarci noi donne in termini di asili nido, congedi parentali, elasticità negli orari di lavoro, efficienza della sanità pubblica, qualità dell'istruzione ecc. ecc.?

Per quanto tempo ancora questa mentalità retrograda continuerà a pesare sulle spalle e nelle tasche delle italiane? Di certo c'è che una volta tanto ha pesato anche su di loro, che dopo tale e tanto machismo saranno ben poco credibili per le donne che andranno a votare. In mancanza di meglio, le vincitrici inconsapevoli della (non voluta) guerra tra i sessi sono le Olgettine: è la nemesi della patonza.

 

Gianni De GennaroCAMILLA DACREMABruno Contradasilvio berlusconi e ragazzeragazze di via olgettina OLGETTINA BY NIGHT

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