UN PASTICCIO SU LARGA SCALA - DIMEZZATO IL SOVRINTENDENTE PEREIRA PER CONFLITTO DI INTERESSI: ALLA FINE DEL 2015 DOVRA' ALZARE I TACCHI - LUI SI DIFENDE: "RIUSCIRO' A RICONQUISTARE FIDUCIA"

1.LA SCALA SALVA PEREIRA, MA A TEMPO: «DEVE LASCIARE ALLA FINE DEL 2015»
Pierluigi Panza per il Corriere della Sera"

È servito un giorno intero al sindaco e presidente del Teatro alla Scala Giuliano Pisapia per comunicare la decisione assunta ieri mattina dal cda (otto favorevoli e un contrario, Fiorenzo Tagliabue di nomina regionale)

su Alexander Pereira, attuale consulente della Scala e sovrintendente dal primo ottobre. Il suo contratto doveva durare cinque anni invece, a seguito del caso degli acquisti di quattro spettacoli dal Festival di Salisburgo, è stato deciso di stralciarlo e siglarne uno molto più breve: sino al 31 dicembre 2015, tale da garantire la stagione dell'Expo. Poi? Si vedrà. Tanto, nel frattempo, scadrà anche il cda e il diritto di nomina del sovrintendente passerà al ministero. Tutti i giochi saranno aperti.

Il sindaco è stato molto preciso nel motivare la decisione, «l'errore è certo», ma proprio questa sua precisione ha mostrato un certo cedimento alla piazza, anche se Pisapia ha denunciato l'«inaccettabile speculazione politica».

Di cosa è accusato Pereira? Sostanzialmente di un eccesso nell'uso dei suoi poteri. «Il suo incarico era di pianificare, programmare il 2014-15 (quindi anche la stagione già predisposta da Lissner) avviando i contatti secondo la pianificazione tipica del sovrintendente». Pereira è invece passato dai contatti ai contratti, con lettere di impegno che, all'estero, hanno valore legale.

Ha fatto ciò in conflitto di interessi? «No - risponde il sindaco -. Ho sentito la presidentessa del Festival di Salisburgo, Helga Rabl-Stadler e mi ha assicurato che non c'è conflitto. Loro hanno deciso di vendere le opere, le hanno firmate e speravano di ottenere anche un prezzo superiore a quello che Pereira ha strappato per la Scala.

Pereira non ha ricevuto percentuali sulla vendita». Dei quattro spettacoli «incriminati», acquistati per 690 mila euro, ha proseguito il sindaco leggendo la memoria della presidentessa di Salisburgo, «la coproduzione dei Maestri Cantori era a conoscenza anche di Lissner. E i soldi ricavati non sono serviti a ripianare il bilancio di Salisburgo. Si è creato un equivoco su una mia dichiarazione», ha concluso nella sua memoria la Rabl-Stadler».

Ma il prezzo era congruo? «Sì, anche secondo Lissner», ha risposto il sindaco. E il parere chiesto al giuslavorista? «Si poteva valutare l'allontanamento di Pereira per giusta causa perché è andato oltre i suoi poteri, ma non per gravi motivi. Pereira ha detto di aver accennato a Lissner di questi spettacoli; Lissner ha una differente versione».

Tuttavia, ha fatto capire il sindaco, l'esito di una risoluzione del contratto per via giuridica sarebbe incerta. Inoltre c'è la necessità di assicurare la stagione dell'Expo e, sentito Riccardo Chailly, «il direttore ha rinnovato la sua stima professionale per Pereira». Morale. «Le scuse di Pereira non ci sono bastate.

Abbiamo deciso di fargli avere addebiti e formale diffida da parte degli avvocati e di annullare il contratto in essere sostituendolo con un altro che scadrà il 31 dicembre del 2015». In cambio di questo, che Pereira, in tarda serata, ha annunciato di accettare, l'impegno da parte sua a non sollevare contenziosi legali ma anche la possibilità di essere riconfermato se «riguadagnerà la fiducia».

Per il consigliere Tagliabue, questa soluzione resta «del tutto inadeguata. Giusto invece - ha dichiarato - la decisione di mettere sotto tutela il sovrintendente fino al termine del suo contratto di consulenza (30 settembre 2014), così che ogni sua scelta possa essere presa solo passando attraverso il Consiglio».

2.ALEXANDER PEREIRA: "PENSO ALLA STAGIONE DELL'EXPO HO CHIESTO SCUSA E RIUSCIRÃ’ A RICONQUISTARMI LA FIDUCIA"
P. Pan. per il "Corriere della Sera"

Accetterà? Non accetterà e sbatterà la porta? Arriva in tarda serata la risposta di Alexander Pereira alla proposta che il cda della Scala gli ha fatto prevenire ieri tramite avvocati. Contratto in essere annullato. Pronto uno nuovo, ma solo fino al 31 dicembre 2015. «Fiducia incrinata» con il cda, come ha detto il sindaco Pisapia.

O, almeno, da riconquistare. Il clima di diffusa corruzione nel Paese, giustamente, non ammette ombre. Ma bisogna stare attenti, come ha detto Pisapia con metafora non proprio sconosciuta, «a non buttare, con l'acqua sporca, anche il bambino». Dove per bambino, forse, è da intendere più l'Expo che il 66enne sovrintendente viennese.

«Io accetto questa decisione - afferma Pereira -, intendo garantire la stagione dell'Expo. È importante per Milano. Alla fine decideranno se mi sono riguadagnato la conferma».

Si rimette in gioco alla sua età e con il suo curriculum: non è una «diminutio»?
«Non ho problemi ad assumere questo rischio . Sono certo di fare bene e di poter dimostrare chi sono veramente. Farò quello che la gente si aspetta da me. Datemi solo il tempo e la possibilità».

Già il tempo: una stagione è un po' poco per valutare un sovrintendente se non si tiene conto del passato: Vienna, Zurigo, Salisburgo.
«Una stagione è importante, basterà per mostrare quanto so fare. Mi sono scusato con il sindaco e il cda. Mi dispiace di aver ecceduto. Ma otto consiglieri mi hanno rinnovato la fiducia, solo uno è stato contrario».

Come mai sono sorti problemi con Lissner? All'inizio avevate garantito al sindaco di stimarvi e di non avere problemi a collaborare.
«Queste questioni tra noi sono oggi sopravvalutate, se ne parla eccessivamente. Sì, c'è stato un problema, ma spero che i nostri rapporti ritornino normali».

Il maestro Riccardo Chailly, invece, l'ha difesa davanti al sindaco.
«Mi fa piacere. Siamo amici da trent'anni, c'è stima, abbiamo lavorato insieme e condiviso successi».

I quattro spettacoli acquistati rimarranno in programma?
«Spero di sì. È logico. Li presenterò, sono opere di valore di cui ho seguito sin dall'inizio la lavorazione. Per questo li ho voluti, perché sono certo della loro qualità».

E gli altri tre, «Finale di partita», «Der Rosenkavalier» e «Il trovatore» che stavano per arrivare da Salisburgo?
«Non sono decisi. Ma li reputo di valore. Presenterò presto al cda la proposta per avere Finale di partita da Beckett di György Kurtag per la conclusione di Expo».

Nulla di cui pentirsi?
«Mi sono scusato e dirò nella lettera al sindaco che mi dispiace di non aver presentato al meglio questi spettacoli al cda. Accetto la critica. Ma ho fatto tutto in buona fede per garantire produzioni importanti. Resto convinto di aver operato al meglio nell'interesse della Scala».

Conflitto di interessi?
«No, è stato spiegato. Non c'era».

Ma c'è bisogno di comprare o coprodurre così tanti spettacoli?
«Ipotizzo una ventina di produzioni. Dobbiamo progettare stagioni vaste, con tanti spettacoli, e i laboratori Scala lavoreranno al massimo».

 

 

 

ALEXANDER PEREIRA alexander pereiraIL TEATRO LA SCALA DI MILANO LA SCALA DI MILANO NAPOLITANO SALUTA LISSNER GUARDANAPOLITANO, MORATTI E LISSNER Riccardo Chailly

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...