renzi rai cavallo viale mazzini rodeo

LA RAI CHE VED-RAI - LA RENZIANA DI FERRO PATRIZIA GRIECOIN POLE PER IL RUOLO DI AD, IN RIBASSO LE QUOTAZIONI DI CAMPO DALL’ORTO, SI CHIAMA FUORI LA MONDARDINI - ORFEO SUPERFAVORITO PER LA NEWSROOM 1 - LEONE E VIANELLO VICINI A MOLLARE LA GUIDA DI RAIUNO E RAITRE

PATRIZIA GRIECO PATRIZIA GRIECO

Marco Castoro per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

Fuori fa 40 gradi all’ombra, ma dentro il palazzo della Rai a Viale Mazzini la temperatura raggiunge quasi l’ebollizione. Tranquilli, i climatizzatori funzionano. Ancora Gubitosi non li ha tagliati. Tuttavia in attesa della nuova governance sono in atto le grandi manovre. Vassalli e peones si muovono alla ricerca della scia giusta per percorrere la mulattiera che porta in cima. Ed è tornata pure l’euforia, visto che grazie all’emissione dei bond sui mercati l’azienda ha potuto raggirare la regola sul tetto degli stipendi.

 

E sui volti di Giancarlo Leone, Antonio Marano e gli altri 38 che guadagnano più di 240 mila euro l’anno è tornato il sorriso. Sempre cupi invece Lorenza Lei e Mauro Mazza che ancora aspettano una ricollocazione. Ma ora il tema più atteso è la nuova governance. In pole position c’è Patrizia Grieco, attuale presidente del consiglio di amministrazione dell’Enel (lo è da maggio 2014). Ex manager di peso all’Olivetti, gruppo in cui ha ricoperto (in periodi diversi) sia la carica di Ad, sia quella di presidente.

 

MONICA MONDARDINI MONICA MONDARDINI

Attualmente è anche consigliere di amministrazione di Fiat Industrial, quindi c’è da presumere che sia stimata pure da Sergio Marchionne. Sempre in prima fila nella griglia di partenza, ma in seconda posizione, c’è Monica Mondardini (55 anni, romagnola).

 

Attuale amministratore delegato di Cir spa, holding che controlla il Gruppo Editoriale l’Espresso, nonché Ad del gruppo. Nel 2015 ha assunto la presidenza della controllata Sogefi spa. È inoltre amministratore indipendente di tre rilevanti società quotate: Crédit Agricole Sa (banca francese), Atlantia spa (la holding della famiglia Benetton che controlla Autostrade e Aeroporti di Roma) e Trevi Finanziaria Industriale.

MARINELLA SOLDI MARINELLA SOLDI

 

Le altre due donne in corsa, ma stando al borsino odierno con azioni in ribasso, sono Marinella Soldi e Antonella Mansi. La prima (49 anni) è  il direttore generale del Sud Europa di Discovery. Da diverso tempo si parla di lei nella corsa alla poltronissima di Viale Mazzini. E tutta questa pubblicità le ha fatto bene.

 

Ha rinnovato il contratto che la lega alla sua attuale azienda (che sta andando benissimo anche in Italia) e la fiducia le è stata ripagata. Morale della favola: non si muove da Discovery. La Mansi è la più giovane (41 anni, senese). Ex presidente Fondazione Mps, vice presidente di Confindustria e imprenditrice nel settore chimico. Ma anche per lei le chance di farcela sono davvero poche.

 

ANTONELLA MANSI
ANTONELLA MANSI

VIALE DEL TRAMONTO

Sembrano tramontate invece le chance di due manager che a lungo sono stati tra i papabili, come Antonio Campo Dall’Orto e Vincenzo Novari.  Quest’ultimo ci crede ancora alla scalata. Nel mondo Rai è legato al consigliere Rodolfo De Laurentiis e al vice direttore generale Antonio Marano. Ma siccome la decisione la prende il governo Renzi le amicizie interne non sono sufficienti per vincere la partita. L’eventuale dipartita (in senso metaforico) di Novari aumenterebbe il numero delle vedove. Sono tante le sue fan e amiche che sperano nella vittoria. Qualche nome? Manila Nazzaro, Aida Yespica, Melissa Satta, Cristina Chiabotto. Sono sue amiche anche Simona Ventura, Barbara Palombelli, Monica Setta, Francesca Barra. Tifano per Campo Dall’orto invece Daria Bignardi e Giorgia Wurth (conduttrice e attrice di Le tre rose per Eva).  Mentre non c’è mai stato feeling tra l’ex La7 e Caterina Balivo. 

 

antonio campo dall orto lapantonio campo dall orto lap

DIRETTORI

Novari e Campo Dall’orto in comune hanno una cosa: nessuno dei due è amico di Bruno Vespa. Di recente il conduttore di Porta a Porta ha minato i rapporti pure con un altro storico amico: Gianni Letta. L’ex direttore del Tempo non ha gradito il libro scritto da Vespa (con Candida Morvillo) sulla vita di Maria Angiolillo, la regina dei salotti. La signora dei segreti è stato contestato da Letta fin dalla presentazione. “Ti sei messo a scrivere di gossip…” ha detto all’autore la prima volta che ha avuto tra le mani il libro.

 

Vincenzo Novari e Mauro Masi Vincenzo Novari e Mauro Masi

Tra i direttori Mario Orfeo resta il più in voga all’interno di Saxa Rubra e Viale Mazzini. Un uomo di buona volontà (visto che ha lasciato il Messaggero dove guadagnava 400 mila euro l’anno per il Tg1 a 300 mila) e di capacità (ha ridato smalto e ascolti al telegiornale della rete ammiraglia). I suoi ottimi rapporti con le istituzioni fanno il resto. Quindi per il posto di responsabile della prima Newsroom non dovrebbe temere avversari.

 

monica Maggioni monica Maggioni

Monica Maggioni e Bianca Berlinguer sono in lizza per la Newsroom 2, anche se in orbita ci sono i soliti nomi sempre buoni per qualsiasi stagione (Riotta, Sorgi, Calabresi, quest’ultimo aspetta una ricompensa dopo aver perso la nomination al Corriere).  Per le reti all’orizzonte potrebbero esserci dei cambi della guardia.

 

Se Leone dovesse diventare il direttore generale esecutivo dell’azienda a Raiuno potrebbe approdare Eleonora Andreatta, la responsabile di Raifiction. Angelo Teodoli potrebbe temere solo un possibile ritorno a Raidue di Massimo Liofredi, mentre non sembra avere molte chance di riconferma Andrea Vianello a Raitre. Il caso Giannini a Ballarò è la fatidica goccia. Si è speso troppo e i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative.

 

DIRETTORE GENERALE

bianca berlinguerbianca berlinguer

Il direttore generale sarà esecutivo. Non sarà più il capo azienda (sopra c’è l’Ad). La poltrona spetterà a un interno. In corsa ci sono Giancarlo Leone (direttore di Raiuno), Paolo Del Brocco (Ad Rai Cinema), Antonio Marano (vicedirettore generale). Ci sperano anche Valerio Fiorespino (il capo del personale) e Nino Rizzo Nervo. I due favoriti sono Leone e Del Brocco. Sarà un bel derby, visto che non li troveremo mai seduti vicini allo stesso tavolo. Se dovesse farcela Leone a Raiuno potrebbe arrivare Eleonora Andreatta, attuale direttore di Rai Fiction.  

 

MUCCITELLI VS TOFFANIN

INGRID MUCCITELLI INGRID MUCCITELLI

Toccherà a Ingrid Muccitelli (e a Tiberio Timperi) cercare di risollevare gli ascolti del sabato pomeriggio di Raiuno. La coppia di Unomattina in famiglia dovrà vedersela contro l’incontrastata dominatrice del prefestivo: Silvia Toffanin che con Verissimo nella stagione conclusa ha ottenuto la media d’ascolto più alta in 9 anni: 2.754.000 telespettatori e il 21.58% di share, 4 punti percentuali in più rispetto al 2014.  

 

TEMPO BRUSCO

Al termine di ogni edizione di SkyTg24 il conduttore o la conduttrice dà la linea al meteo: “E adesso le previsioni del tempo, sarà brusco”. Come sarà brusco? Cos’altro deve accadere? Forse ci sarà un tornado, oppure il caldo sarà talmente violento e le temperature avranno un brusco rialzo. Macché, niente di tutto questo. Ecco che compare un angelo di meteorina dal nome Sara e dal cognome Brusco. Spiegato l’arcano. Fa caldo sì, ma almeno la Brusco, ex Miss Italia, ci dà un po’ di aria fresca.

Tiberio Timperi    Tiberio Timperi

 

Ultimi Dagoreport

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…