LE PERLE-PIRLA DELLA SETTIMANA SBERTUCCIATE DA TRAVAGLIO - “ASSOLTO. CHI PAGA?” (IL GIORNALE). CHE DOMANDE: I TESTIMONI LI PAGA SEMPRE SILVIOMAT - MASTIKAZZI A 21 CARATI: “L'ANELLO DELLA BOSCHI HA DESTATO MOLTA CURIOSITÀ”

Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano

 

Berlusconi SILVIOBerlusconi SILVIO

Sette a zero. “Da 7 anni a zero, io proprio non capisco. Con Berlusconi non ce l'ho mai avuta, però vorrei domandargli: che cosa andava a fare Ruby a casa sua?” (Imane Fadil, modella marocchina, parte civile nel processo Ruby-bis, la Repubblica, 20-7). Che domande: ad ammirare la sua leggendaria collezione di farfalle.

 

Silviomat. “Assolto. Chi paga?” (il Giornale, 19-7). Che domande: i testimoni li paga sempre lui.

 

Stonini. “Con l'assoluzione di Berlusconi Forza Italia è più serena e tutto ciò ci aiuta a fare le riforme. Una cosa fondamentale. Noi ci vogliamo confrontare con il Centrodestra e con Berlusconi sulla politica e non sui suoi processi. Il centrosinistra è stato troppo subalterno a una certa forma di anti-berlusconismo. Ma con Renzi è tutto finito. Tanti personaggi della televisione, dei giornali, dei talk show e diversi intellettuali hanno fatto la loro fortuna su questo.

 

MARIA ELENA BOSCHIMARIA ELENA BOSCHI

Addirittura criticavano i nostri leader per essere troppo poco anti-berlusconiani. È un bene che ci siamo liberati della subalternità all'anti-berlusconismo. È stata la premessa per la ripresa del Pd, portata avanti con Renzi. Il Fatto, la Repubblica, Travaglio? Alcune di queste realtà hanno una cultura del contro e non del proporre. Ma per fortuna con Renzi il Pd ha vinto questa battaglia e ha detto stop” (Giorgio Tonini, vicecapogruppo Pd al Senato, affaritaliani.it, 19-7). Ed è con grande gioia che annuncio la confluenza del Pd in Forza Italia.

 

Bianco, rosso e Verdini. “Associazione a delinquere e bancarotta per Verdini. Rinvio a giudizio per il senatore di FI. L'accusa: reati finanziari alla dirigenza del Credito cooperativo” (dai giornali del 16-7). E ora, per far contento Tonini, è il momento di liberarsi dell'anti-verdinismo. Ma per fortuna con Renzi il Pd ha vinto questa battaglia e ha detto stop.

 

MATTEO RENZI SEXYMATTEO RENZI SEXY

Porcellinum. “Il relatore Calderoli presenta la riforma del Senato in aula e la critica: 'Va modificata'” (La Stampa, 15-7). Se ne sente il profumo a distanza.

 

Autocoscienza. “C'è voluto del coraggio a nominarmi relatore di maggioranza: è come dare una pistola carica al serial killer e sperare che non faccia una strage” (Roberto Calderoli, Lega Nord, La Stampa, 15-7). È che serviva un esperto.

 

Il relatore mancato. “Notte brava per Grignani: sotto l'effetto di alcol e droga picchia due carabinieri. Arrestato a Riccione” (La Stampa, 14-7). Peccato, per riformare la Costituzione era proprio l'ideale.

 

Che faccio, vi caccio? “Berlusconi: chi vota contro esce da FI” (la Repubblica, 16-7). E stavolta non può neanche entrare nel Pd. Doppia minaccia. “Renzi all'Europa: 'Sì alla Mogherini o tocca a D'Alema'” (la Repubblica, 16-7). Massima solidarietà all'Europa.

 

FEDERICA MOGHERINI IN SPIAGGIA FOTO DA OGGI FEDERICA MOGHERINI IN SPIAGGIA FOTO DA OGGI

Lo sponsor. “Voi che riperticate le Bonino e i D'Alema, lasciate lavorare Renzi e i suoi. È l'ora dei quarantenni, se incompetenti il giusto, meglio ancora. Mogherini tutta la vita” (Giuliano Ferrara, il Foglio, 17-7). Ma allora è proprio vero che la Mogherini è spacciata.

 

Consecutio temporum. “La Mogherini da Gerusalemme liquida le critiche: polemiche strumentali. 'Io filo-russa? Ma Putin l'ho visto dopo gli ucraini'” (la Repubblica, 17-7). E non mi ha nemmeno riconosciuta.

 

Bobo Ramazza/1. “Expo, Maroni indagato per le assunzioni di due fedelissime. La replica: 'Sorpreso ma sereno'” (la Repubblica, 15-7). Le due fedelissime: “Serene ma non sorprese”.

 

Bobo Ramazza/2. “Indagato per presunte assunzioni clientelari, Maroni si difende in Regione: 'Il mio faro sono le leggi'” (il Giornale, 16-7). Mi hanno accecato a tal punto che non le ho più viste.

 

MASSIMO D ALEMA INTERVISTATO DA ALAN FRIEDMAN MASSIMO D ALEMA INTERVISTATO DA ALAN FRIEDMAN

Avanti piano. “Europa, un piano per la crescita” (La Stampa, 16-7). Il famoso piano terra. Arrivano i vostri. “LaSantanchè vuole‘l'Unità’. La redazione chiede aiuto a Renzi” (Libero, 15-7). Comunque vada, sarà un successo.

 

Fughe di corna. “Ora penso solo a salvare il mio matrimonio” (Amedeo Matacena, FI, latitante a Dubai, la Repubblica, 14-7). Dalle insidie di quel gran figo di Scajola.

 

Trattative. “Prove di trattativa tra Pd e 5Stelle” (Corriere della sera, 18-7). Quella con la mafia è riuscita decisamente meglio.

 

Dovere di cronaca. “Maria Elena Boschi ieri in Aula ha giocato ripetutamente con l'anello che porta all'anulare sinistro” (Corriere della sera, 17-7). “L'anello di Maria Alena Boschi ha destato molta curiosità” (Repubblica, 17-7). Agenzia Sticazzi.

Roberto MaroniRoberto Maroni

 

Quasi indietro. “Draghi: 'La ripresa è ancora moderata'” (Corriere della sera, 15-7). Timidona.

 

Cronoprogramma. “Renzi accelera, legge di Stabilità per Ferragosto” (Corriere della sera, 14-7). Così magari gli italiani non se ne accorgono.

 

Gianni e Pinotti. “F-35, dopo i guasti la Pi-notti frena: 'Non compreremo nulla che non sia perfettamente funzionante'” (la Repubblica, 16-7). Visto che ve li paghiamo 15 miliardi, prima montateci almeno le ali.

 

ruby ruby

Generazione Telemaco. “Abusò delle alunne, il prof patteggia 2 anni. Ora non potrà più insegnare” (Corriere della sera, 16-7). Non gli resta che la carriera politica.

 

D'Alimonte ha detto no. “Il nuovo Senato ha troppa influenza” (Roberto D'Alimonte, politologo e consulente di Renzi, Corriere della sera, 16-7). Pare che i nuovi senatori dovranno pulire il cesso al premier, ma solo su base volontaria.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?