il piccolo principe film

PICCOLO PRINCIPE, GRANDE BUSINESS - BOOM DI TRADUZIONI DEL LIBRO DI SAINT-EXUPÉRY IN ATTESA DEL FILM (CHE IN ITALIA ESCE A NATALE) MA OLTRALPE I DIRITTI D’AUTORE SULL'OPERA SCADONO NEL 2032 - E I FRANCESI NON SE NE FANNO UNA RAGIONE

Silvia Truzzi per il “Fatto Quotidiano”

 

piccolo principepiccolo principe

Se dite agli adulti: ‘Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle finestre e colombi sul tetto...’, non riescono a immaginarsi la casa. Dovete dire: ‘Ho visto una casa di centomila franchi’. Allora esclamano subito: ‘Oh, che bella!’”. Così avverte Antoine de Saint-Exupéry ne Il piccolo principe. La sua opera più famosa, perché ha incantato milioni di giovani – e non – lettori in tutto il mondo (“Tutti gli adulti sono stati prima di tutto dei bambini. Ma pochi di loro se lo ricordano”).

 

E più fortunata perché ha venduto 150 milioni di copie ed è il libro più tradotto al mondo (270 le traduzioni ufficiali) secondo molti, il più letto dopo la Bibbia. Ovviamente è diventato anche un grande business: questi numeri li abbiamo trovati sul sito ufficiale del Piccolo Principe, nella sezione “visita il nostro negozio di Parigi”. Che vende penne, magneti, saponette, tazze e portachiavi con i disegni di Saint-Ex. Fin qui nulla di nuovo.

 

piccolo principe 1piccolo principe 1

Succede che – come forse i lettori si saranno accorti – quest’anno sono comparse come funghi sugli scaffali delle nostre librerie diverse nuove edizioni dell’opera. Einaudi (per la cura e traduzione di Andrea Bajani), Garzanti (con una traduzione di Massimo Birattari), Piemme-Battello al Vapore (edizione scolastica), Mondadori, Feltrinelli (con la prefazione di Chiara Gamberale), Gribaudo (un’edizione per bambini), Giunti Junior, Sellerio, Newton Compton: praticamente tutte le grandi case editrici hanno proposto l’opera (oltre naturalmente alla Bompiani che aveva i diritti in Italia fino all’anno scorso e che propone una nuova traduzione firmata dalla scrittrice Beatrice Masini). Tutto questo però non accade solo dalle nostre parti.

 

DAL PRIMO gennaio di quest’anno sono scaduti i diritti d’autore, che una direttiva dell’Unione europea del 1993 fissa a settant’anni dalla morte dell’autore. E qui casca l’asino: Saint-Ex – capitano arruolato nell’Armée de l’air – è deceduto, in circostanze a lungo rimaste misteriose, il 31 luglio 1944 durante una ricognizione aerea tra la Corsica e Lione. La questione è di grande interesse oggi perché se il Piccolo principe è libero da diritti in Italia, non lo è in Francia.

piccolo principe 2piccolo principe 2

 

Sul sito di L i b e ra t i o n Johanna Luyssen spiega che il diritto d’autore in Francia è disciplinato da una normativa particolarmente complessa e prevede tra l’altro lo scomputo dei periodi bellici (perché l’economia in guerra è rallentata) e un’estensione trentennale per le opere degli scrittori morti per la patria, come nel caso dell’aviatore-scrittore. Morale: tra un conteggio e l’altro, i diritti del Piccolo principe resteranno nelle mani dell’editore Gallimard fino al 2032. L’autrice dell’articolo si diverte a raccontare ai suoi lettori quale “effetto sconvolgente” abbia avuto nel mondo la “liberazione” del libro: in Turchia, riporta la London Review of Books, sono uscite trenta diverse edizioni, tra cui una in 3d, una in pop-up e una al profumo di mandarino (!). In Francia no.

 

piccolo principe 3piccolo principe 3

Anche se siamo pur sempre nell’età di Internet e così la versione digitale (e libera) del libro è stata pubblicata in francese, ma su un sito belga (per evitare guai con la giustizia). Come dire: un antidoto si trova sempre. Questo “protezionismo” fa sì che gli affari che girano attorno ai prodotti griffati Piccolo Principe prosperino: effetto della favola magica veicolata su moltissimi canali extraletterari, dal teatro al cinema, dalle canzoni alla tv.

piccolo principe 4piccolo principe 4

 

Di sicuro nei prossimi mesi il mercato sarà ancora più ricettivo: è in uscita – in Italia a Natale – il cartone animato (presentato fuori concorso a Cannes) diretto da Mark Osborne, che aveva già firmato Ku n g Fu Panda. E dunque è assai probabile che in coincidenza dell’uscita del film libri e gadget diventeranno vieppiù di moda.

 

Comunque – spiega Libé – il marchio “Piccolo Principe” è stato depositato per evitare ogni pericolo in futuro. “Nella boutique ufficiale, che si trova nel XIII arrondissement di Parigi, si possono infatti acquistare tazze, orologi, biancheria e un sacco di altri oggetti la cui licenza è rilasciata dagli eredi dell’aviatore. Per evitare che tutto questo divenga di dominio pubblico, sono stati attenti a depositare come marchi i personaggi del romanzo (come Ronald McDonald, insomma)”.

 

Del resto non dobbiamo stupirci. E forse non si stupirebbe nemmeno l’autore stesso che nel libro ci avvisa: “Ai grandi piacciono i numeri. Quando raccontate loro di un nuovo amico, non vi chiedono mai le cose importanti. Non vi dicono: ‘Com’è il suono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?’. Le loro domande sono: ‘Quanti anni ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?’ Solo allora pensano di conoscerlo”.

petit princepetit princele petit prince saint exuperyle petit prince saint exuperyil piccolo principeil piccolo principegadgets piccolo principegadgets piccolo principe"il piccolo principe" diretto da mark osborne thumb400x275

 

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”