pieraccioni torrisi

PIERACCIONI: ''PER TRE ANNI MI SONO SVITATO IL PISELLINO E L'HO ATTACCATO AL CHIODO: NON UN BACIO, NON UN SMS CON UNA DONNA. SENZA SESSO, O AMORETTI, SI VIVE BENISSIMO'' - IL REGISTA, DOPO LA SEPARAZIONE DA LAURA TORRISI, SI È OCCUPATO SOLO DELLA FIGLIA DI 5 ANNI: ''L'UNICO AMORE DURATURO È TRA GENITORE E FIGLIO. LA COPPIA È UNA MARATONA'' - ''CHI HA FIATO CE LA FA, MA LA MAGGIOR PARTE SI INTRUPPA, SI CAGA ADDOSSO. IL PRIMO ANNO È TUTTO MERAVIGLIOSO, ANCHE L'ALITOSI MATTUTINA HA UN RETROGUSTO DI CAMOMILLA''

Sara Faillaci per ''Vanity Fair''

 

 Alla mia età, se non avessi lei, sarebbero cazzi. Invece, adesso la mia missione naturale è ridere e scherzare guardando lei».

pieraccioni_felicitapieraccioni_felicita

 

È un Pieraccioni che non mi aspetto quello che incontro a Roma per l’uscita del suo nuovo film, Il professor Cenerentolo. La causa non è tanto il compleanno «tondo» – 50, il 17 febbraio scorso – che non gli ha tolto leggerezza, quanto la «lei» di cui parla: una bambina di 5 anni, sua figlia. Anche il film, pur restando una commedia, non è il solito Pieraccioni e ha ben poco di romantico.

 

torrisi e pieraccionitorrisi e pieraccioni

È la storia di Umberto, che ha tentato un colpo in banca per ripagarsi i debiti e sta scontando quattro anni in carcere. Durante un dibattito, incontra Morgana, insegnante di ballo sbandata che non si accorge di avere a che fare con un detenuto perché lui di giorno lavora nella biblioteca del paese, anche se – proprio come Cenerentola – allo scoccare della mezzanotte deve rientrare in galera.

 

So che Il professor Cenerentolo nasce da un episodio che le è successo davvero.

«Ero a un’iniziativa nel carcere di Prato, parlavo con uno dei presenti, e a un certo punto mi accorgo che non so se sia uno spettatore o uno dei carcerati. Poi mi sono chiesto: quale sarebbe il male supremo se finissi in galera?

pieraccioni torrisi martinapieraccioni torrisi martina

 

Per me non sarebbe molto diverso dallo stare fuori: la maggior parte del mio tempo la passo sdraiato sul divano a guardare la Tv, o a cazzeggiare con gli amici in una latteria di Firenze, chiamata da noi “l’ora d’aria” perché è piccola, con uno spicchio di cielo in alto. L’unica cosa che cambierebbe è che non potrei vedere la mia figliola. Nel film, il problema principale di Umberto è che non incontra la figlia da quando è in carcere, lei aveva 11 anni, si è perso la sua adolescenza. Non è un caso se l’ho chiamata Martina, come la mia».

 

In questo film la storia d’amore è quella tra padre e figlia.

pieraccioni manuela zeropieraccioni manuela zero

«Ho capito che nelle coppie ci sono dinamiche feroci che a un certo punto portano alla rottura, per cui la storia di Umberto e Morgana è un rapporto tra disillusi. L’unico amore che dura è quello tra genitore e figlio. Martina è il senso della mia vita. Tra le mie canzoni più belle c’è la sua risata. Ho abbassato la prospettiva al metro suo, e attraverso il suo sguardo rivivo cose che mi ero dimenticato».

 

È sempre così autobiografico nei suoi film?

pieraccioni laura chiattipieraccioni laura chiatti

«Nel Pesce innamorato raccontavo me stesso in fuga dal successo: la gente non l’ha capito, si scappa da Equitalia o dalla suocera, non dalla popolarità. Ma io, ex magazziniere, ero stato travolto dal Ciclone e, da pigro, ero stato preso dal panico di lavorare sul serio. Un giorno ho accostato la macchina in un’area di servizio, e ho pensato di scappare nel bosco che avevo davanti, costruirmi una casetta e sparire. Un minuto dopo ho capito che quella casetta ce l’avevo già: era Firenze. Lì per prendermi in giro mi chiamano “il regista”. Perché noi non siamo quello che facciamo, e chi crede questo è un deficiente».

pieraccioni il professor cenerentolopieraccioni il professor cenerentolo

 

Il galeotto Umberto è molto diverso dai personaggi che ha interpretato finora. 

Significa che lei è cambiato?

«No, i bambolottoni che ho interpretato in passato mi divertivano ma non mi somigliavano. Mi sento più vicino a un disgraziato come Umberto, un re – come canto nella mia canzone che fa da colonna sonora – dei regali sbagliati. Un tempo l’avrei fatto fare a Ceccherini, oggi no».

 

Diceva che i rapporti di coppia non durano. Perché, secondo lei?

«L’amore è una maratona di 42 km, dove dentro ci sono i crampi, la fame, l’aver sbagliato la maglietta, le scarpe strette, la sete, e pure quello che ti lancia la bottiglietta d’acqua che ti provoca un attacco di diarrea. Chi ha fiato la fa e le difficoltà le supera, ma la maggior parte si intruppa, si caga addosso, si ferma. Il primo anno è tutto meraviglioso, vai per la prima volta alle Maldive, festeggi insieme il primo Natale, e anche l’alitosi al mattino ti sembra abbia un retrogusto di camomilla. Ma al quinto, al settimo anno, quando sei solo a un ventesimo della maratona, l’alitosi la senti, e ogni cosa dell’altro ti dà fastidio. Qui crollano quasi tutti».  

pieraccioni con la figlia martinapieraccioni con la figlia martina

 

Lei com’era equipaggiato?

«Io forse non sono nemmeno mai troppo partito. Ho fatto quella dei bambini, e a un certo punto mi sono fermato, pensando che se avessi continuato le scarpe mi avrebbero fatto male, e se avessi bevuto sicuro mi sarebbe venuto mal di pancia. Non sono stato un buon corridore».

 

Neanche nel rapporto con la madre di sua figlia?

«Con Laura (Torrisi, ndr) sono arrivato al venticinquesimo della maratona. E se non sono arrivato in fondo con lei, vuol dire che per me è impossibile. Lei era perfetta, fisicamente, mentalmente: una ragazza di provincia come me, che ama parlare del pizzicagnolo e vivere in campagna. Una così non mi ricapita più».

pieraccioni cenerentolopieraccioni cenerentolo

 

Quindi è stata solo colpa sua se il vostro rapporto è finito?

«Persone come me hanno speranza solo con le crocerossine. Alcune nostre liti le ho messe nei film: la moglie che accusa il marito di avere una stanza dei balocchi e di non averla mai portata a vedere l’aurora boreale. Quante volte Laura me l’aveva chiesto? E io facevo la supercazzola».

pieraccioni  con la figlia martinapieraccioni con la figlia martina

 

Però Laura l’avrebbe tradita con un maestro di surf, a leggere i giornali di gossip. 

«Non stavamo più insieme da due anni e mezzo quando uscì l’intervista al suo presunto amante, era normale che lei facesse la sua vita. Io sospettavo che avesse incontrato qualcuno ma per vergogna – non volevo fare la figura di quello che si lascia poco dopo aver fatto una figlia – ho preferito non ufficializzare la separazione. Visto che abitiamo in due case attigue, continuiamo ancora adesso a mangiare e a fare vacanze insieme, nessuno l’ha saputo». 

 

Anche lei ha avuto altre storie? 

leonardo pieraccioni manuela zeroleonardo pieraccioni manuela zero

«Niente. I tempi di maturazione della separazione sono stati così lunghi e strani che ho smesso di uscire con ragazze per anni».

 

Anni?

«Tre senza dare un bacio a una donna. Senza ricevere un sms da una donna».

 

Uno come lei? Mi prende in giro.

«Giuro. Avevo svitato il pisellino e l’avevo attaccato in alto; lui ogni tanto, come la coda tagliata di una lucertola, faceva un cenno, come dire: ma che sono diventato? Io lo guardavo, da lontano, e stava buono. Ero sereno, avevo capito che si può vivere benissimo senza sesso, ma anche senza un amoretto. Poi quando ho ricominciato, circa otto mesi fa, devo dire che fa anche piacere ricevere un WhatsApp a mezzanotte». 

 

laura torrisi pieraccioni e la figlia martinalaura torrisi pieraccioni e la figlia martina

È stata Manuela Zero, l’attrice con cui avrebbe avuto un flirt a Ventotene sul set del film, a riaccenderla?

«No, è successo prima. Con lei non c’è stato nessun flirt. La cosa divertente è stata che quando è uscita la notizia del presunto tradimento di Laura, mi sono arrivati mille messaggi: “Sai che anch’io mi sono separata? Ci mangiamo una pizza?”. Molte volte sono andato ma solo per ascoltare, da sceneggiatore».

 

laura torrisi col fidanzato surfistalaura torrisi col fidanzato surfista

Si è chiesto il perché di questa lunga astinenza?

«Con il fatto che non avevamo detto che ci eravamo lasciati, mi sembrava di tradire la mia famiglia. Poi si è sommato il senso di fallimento, il credito che avevo accumulato per il tempo passato a divertirmi, una figlia di due anni. Certo, la cosa mi è scappata di mano. Amici come Giovanni Veronesi temevano fosse depressione. Invece le donne, la stessa Chiatti a cui l’ho raccontato sul set, ci vedono la poesia, per loro è un’idealizzazione del rapporto con Laura. Ma io non stavo male, avevo raggiunto un nirvana fantastico».

 

Di solito sono le donne che, quando si separano e hanno figli piccoli, spengono il desiderio. Forse lei è un mammo?

laura torrisi  col fidanzato surfistalaura torrisi col fidanzato surfista

«Può darsi, sono sempre stato un padre iper presente. Dal giovedì al lunedì, quando Laura lavora, la bimba sta solo con me. Ora mi capitano anche i cinque minuti in cui riesco a mandare una mail, ma da piccolissima era un gatto attaccato alle palle, non si riusciva a fare niente».

 

I filmini con lei li mette anche sui social.

«Mi diverto. E lei non sta zitta un secondo. Non mangia niente, è sazia con un pinolo. Ma l’ho portata dal dottore e non è sottopeso. Con le mamme alle festicciole si parla di queste cose, e ho capito che l’alimentazione è un problema diffuso».

 

Che dicono le mamme delle festicciole?

insinna chiatti pieraccioniinsinna chiatti pieraccioni

«All’inizio erano stupite, dicevano: “Mio marito non viene mai”. Ma io quando sono a Firenze ho molto tempo libero». 

 

Le farà ridere.

«No, in quei contesti non faccio cabaret. Il primo mese, dopo la separazione, mi scocciavo ad andare a cena con altre coppie. Poi ho cambiato idea: andavo per guardarli nelle dinamiche che conoscevo bene, e non provavo invidia, era un modo per dirmi che la loro condizione non era migliore della mia».

pieraccioni torrisi   pieraccioni torrisi

 

Quindi siamo nella fase dell’amore filiale. 

«Me li sento già i commenti: ci ha ammorbato con la straniera, ora ci ammorba con la figlia. È probabile, il mio divertimento è questo».

 

Lo vorrebbe un altro figlio?

«Basta uno. Siccome ho capito che probabilmente marito non lo sarò mai, perché fare un figlio con un’altra donna e poi lasciarsi un’altra volta? No, grazie».

pieraccioni torrisipieraccioni torrisiUn fantastico Via Vai Leonardo Pieraccioni Un fantastico Via Vai Leonardo Pieraccioni PIERACCIONI article PIERACCIONI article z mos45 leonardo pieraccioniz mos45 leonardo pieraccioniLeonardo PieraccioniLeonardo PieraccioniCECCHERINI PIERACCIONI COSTANZOCECCHERINI PIERACCIONI COSTANZO

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?