LA POTENZA DI ABRAMO - MA QUALE REVISIONE DELLA GOVERNANCE IN INTESA! L’INCARICO ALLA GEORGESON NON E' MAI STATO AFFIDATO - BANKITALIA PREME SULLA COMPAGNIA S. PAOLO PER L'USCITA DAL DUALE (VISCO VUOL FAR FUORI BAZOLI)

Carlotta Scozzari per Dagospia

Si era detto che, anche dietro pressing di Bankitalia, Intesa Sanpaolo avesse avviato la revisione della governance. E a supporto di questa tesi si aggiungeva che, alla fine del 2013, Compagnia di San Paolo, prima socia al 9,72%, insieme con Fondazione Cr Padova e Rovigo, Ente Cr Firenze e Cariplo avesse affidato un incarico alla società di consulenza Georgeson per sondare i principali investitori sugli effetti che potrebbe destare sul mercato la modifica della governance.

Una modifica che, con ogni probabilità - su ragionava sempre - avrebbe comportato per Intesa l'addio all'attuale sistema duale, incentrato su due consigli di sorveglianza (cds) e gestione (cdg), e il conseguente ritorno a quello tradizionale basato su un solo consiglio di amministrazione.

Insomma, fino a meno di un mese fa intorno alla prima banca italiana per sportelli sembrava respirarsi un'aria di cambiamento che avrebbe potuto mettere in serio pericolo la poltrona del presidente del cds, l'ottantunenne Giovanni Bazoli, confermato la primavera scorsa e in scadenza di mandato nel 2016.

E invece niente di tutto questo: qualsiasi ipotesi di modifica alla governance di Intesa sembra essere stata rinviata più in là nel tempo, il più vicino possibile all'assemblea per il rinnovo dei vertici del 2016. Quando cioè Bazoli potrà uscire di scena alla scadenza del mandato, e quindi da vincitore anziché da sconfitto. Quello del duale, ha dichiarato proprio oggi il presidente di Intesa, "è un tema che sicuramente entro la fine di questo mandato sarà affrontato". E più lo si farà vicino alla scadenza, meglio sarà per lui.

Ma c'è di più: secondo quanto risulta a Dagospia, al momento, non è nemmeno mai stato conferito alcun incarico ufficiale a Georgeson (nessun contratto sarebbe stato firmato). E' probabilmente anche in virtù di questo fatto che proprio ieri il numero uno di Cariplo, Giuseppe Guzzetti, a chi gli chiedeva del mandato affidato alla società di consulenza, rispondeva: "Io non ho affidato niente. Parlo di Fondazione Cariplo, ognuno è libero".

Sì, perché il discorso è diverso per Compagnia di San Paolo, dove Luca Remmert sta per salire al potere al posto del presidente quasi dimissionario, Sergio Chiamparino. L'ente torinese, che negli ultimi anni spesso ha dovuto subire lo strapotere del tandem Bazoli-Guzzetti, asse che proprio negli ultimi giorno pare essersi rinsaldato, da un po' di mesi spinge per il ritorno al sistema di governance duale.

In quest'ottica è altamente probabile (e potrebbe essere solo questione di giorni) che la Compagnia possa comunque decidere di affidare l'incarico a Georgeson, anche senza Cariplo, e magari con il sostegno di Cariparo e Ente Cr Firenze. E a quel punto potrebbe essere di nuovo battaglia tra i soci torinesi e quelli milanesi di Intesa Sanpaolo.

 

giovanni elena bazoli tn Enrico Salza Giovanni Bazoli e Piero Fassino Profumo Presidente di Banca Mps insieme a Riffeser e Giuseppe Guzzetti il Presidente Acri la casi tutte le Fondazioni Bancarie Italiane CARLO MESSINA E FRANCESCO MICHELI ALLA PRIMA DELLA SCALA 2013Banca Intesa

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