2023pulci0707

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO DELL’ANSA: “MES, ‘LA CAMERA’ APPROVA LA SOSPENSIVA ‘ALLA CAMERA’”. TESTO: “L’AULA DELLA CAMERA APPROVA LA QUESTIONE ‘SOSPENSIVA’ DELLA MAGGIORANZA CHE ‘SOSPENDE’ PER QUATTRO MESI L’ESAME DELLA RATIFICA DEL MES”. LA CAMERA DECIDE ALLA CAMERA E APPROVA LA QUESTIONE SOSPENSIVA CHE SOSPENDE. FIRMATO: LA PALISSE…

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

targhetta tomba walter chiari

Valerio Cappelli sul Corriere della Sera intervista Simone Annichiarico, figlio di Walter Chiari. Terz’ultima domanda: «Suo padre sulla sua tomba fece scrivere, “Amici non piangete: è tutto sonno sprecato”».

 

Non è così. Quella è una battuta, peraltro riportata erroneamente, che il regista Dino Risi attribuì al comico proprio sul Corriere della Sera il 22 dicembre 1991, in occasione della morte di Chiari: «Quando sarò costretto a uscire di scena, vorrei che sulla mia lapide venisse scritto: “Non preoccupatevi: è soltanto sonno arretrato”».

 

mausoleo palanti 04

Ora, benché su Internet circolino finte fotografie della tomba con un’iscrizione ispirata a quel calembour, la verità è che non esiste alcuna lapide dedicata a Walter Chiari, bensì soltanto una targhetta, identica a quelle sui campanelli delle case, con l’incisione «Walter Annichiarico 20-12-1991». Nient’altro. Essa è posta fra «Cucchi Angelo 21-3-1990» e «Carlo Mariano Colombo 15-3-1993».

 

mausoleo palanti 02

E ciò perché la salma di Chiari dal 1991 riposa nell’Edicola Palanti, un mausoleo ubicato nel Cimitero monumentale di Milano (per la precisione nel reparto 5, edicola 83, manufatto 21).

 

L’edicola funebre fu realizzata fra il 1928 e il 1930 dall’architetto Mario Palanti (1885-1978), il quale l’aveva progettata per sé e per i propri familiari.

 

In seguito Palanti rinunciò alla concessione del monumento, che da allora accoglie le spoglie di cittadini benemeriti.

 

Oltre a Walter Chiari, vi riposano Giovanni D’Anzi (1906-1974), il musicista che compose O mia bèla Madônina; Fernanda Wittgens (1903-1957), prima donna a ricoprire la carica di direttore della Pinacoteca di Brera; Hermann Einstein (1847-1902), padre di Albert, il fisico che formulò la teoria della relatività; Virgilio Ferrari (1888-1975), secondo sindaco di Milano dopo la Liberazione.

 

d'anzi, testo madonina

Le uniche iscrizioni, tutt’altro che ironiche, sono quelle scolpite in maiuscolo sulle quattro facciate del monolito.

 

Fra le altre: «Offri l’anima tua a Dio redentore»; «Offri il sangue tuo alla patria»; «Sei odiato perché temuto ritemprati»; «Dal dolore attingi nobili ispirazioni»; «Confortati beneficando gli ingrati».

 

•••

Titolo dell’Ansa: «Mes, la Camera approva la sospensiva alla Camera». Testo: «L’Aula della Camera approva la questione sospensiva della maggioranza che sospende per quattro mesi l’esame della ratifica del Mes». La Camera decide alla Camera e approva la questione sospensiva che sospende. Firmato: La Palisse.

 

•••

Mi faccia il piacere è la rubrica di Marco Travaglio che ogni lunedì, sul Fatto Quotidiano, occupa il posto dell’editoriale. Nell’ultima puntata il piacere è stato moltiplicato da un caleidoscopio di errori ortografici e/o refusi.

 

mausoleo palanti 03

Possibile che il direttore e azionista Travaglio non trovi un decente psicoanalista e/o un degno correttore di bozze? Il primo è una leccornia per i seguaci di Sigmund Freud. Travaglio riporta, storpiandolo, un tweet di Marco Taradash: «Le risposte di Kuleba sono state impressionantemente lucide, puntuali e razionali.

 

Era lo scontro fra una persona consapevole del suo ruolo nel corso di una tragedia e del suo compito di fronte al mondo, e due bravacci (Lucio Caracciolo e Marco Travaglio a Ottoemezzo, ndr) che cercano dio fargli perdere la pazienza per indurlo a un movimento sbagliato e farlo ruzzolare a terra».

 

Rubiamo il mestiere al lacaniano Massimo Recalcati. Qui il refuso casca come involontario cacio sui maccheroni, spiegando magnificamente il senso di una rubrica dove tutte le citazioni riguardano il direttore del Fatto Quotidiano: dio, se c’è, è minuscolo rispetto all’ego di Travaglio.

 

ansa, sospensiva che sospende

Altro errore, routinario financo nei titoli su quel giornale: perchè. L’avverbio non vuole l’accento grave, bensì acuto: perché. È vero che negli anni Sessanta anche il maestro Indro Montanelli lo scriveva come usa l’allievo, ma poi raddrizzò il verso dell’accento. Infine, siccome Travaglio ha il vezzo di ridicolizzare le persone alterandone i cognomi, trasforma Miccichè in Miccichi. Ma avrebbe dovuto mettere l’accento sulla i, come in chicchirichì. Altrimenti si pronuncia Miccìchi, e allora addio spiritosaggine, se mai lo fu.

 

•••

Veronica Gentili sul Fatto Quotidiano parla delle aggressioni ai docenti nelle aule scolastiche: «E comunque, qualora dovessero sfuggire alla violenza degli allievi, resterebbero orde di genitori indemoniati pronti a farsi avanti come gli zombie de ‘La notte dei morti viventi’ alla prima nota sul registro».

 

giovanni d'anzi, o mia bela madonina

Non ricordavamo che nel film di George Andrew Romero gli zombie frequentassero le scuole e prendessero note sul registro, ma forse dipende dal fatto che il film uscì 55 anni fa e la nostra memoria ci sta abbandonando. O, più verosimilmente, dipende dalla sintassi dell’ineffabile Gentili.

 

•••

Marco Galluzzo parlando di Giorgia Meloni sul Corriere della Sera: «È un esempio di realpolitik, ed è anche l’emblema plastico di una svolta che la presidente del Consiglio compie a 360 gradi nel giro di 24 ore». Quindi la premier ha svoltato per ritrovarsi esattamente al punto di partenza? (Realpolitik, sostantivo tedesco, si scrive con la maiuscola).

 

tomba di walter chiari

•••

Iacopo Scaramuzzi, zelante vaticanista della Repubblica, nel riferire le difese dell’arcivescovo argentino Víctor Manuel Fernández, appena nominato da papa Bergoglio alla guida dell’ex Sant’Uffizio, cita «un libello che monsignor Fernandez scrisse nel 1995, “Saname con tu boca. El arte del besar”, guariscimi con la tua bocca, l’arte di baciare».

 

Non proprio un complimento da parte del giornalista a proposito di quello che Fernández definisce «un mio libriccino che non esiste più, che parlava del bacio». In che senso non esiste più? Forse l’autore ha fatto rintracciare e bruciare tutte le copie?

 

francesco nuti giuliana de sio io, chiara e lo scuro

In ogni caso ci permettiamo di suggerire a Scaramuzzi di estendere il suo zelo alla lingua, scrivendo le parole «Víctor», «Fernández» e «Sáname» con gli accenti acuti, che in spagnolo sono obbligatori.

 

•••

Ci è rimasta nella penna un’ulteriore minuzia di Andrea Minuz, riscontrabile nella pagina che ha dedicato sul Foglio all’attore Francesco Nuti, morto dopo molti anni d’infermità. Oltre a «Io, Chiara e l’Oscuro» (in realtà il film s’intitola Io, Chiara e lo Scuro), segnalata nella precedente puntata di questa rubrica, Minuz riporta «Il Signor quindici palle». Il titolo corretto è invece Il signor Quindicipalle, come risulta dall’Archivio del cinema italiano dell’Anica.

o mia bela madonina, francobollomausoleo palanti

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO