RADIO DAYS: MUCCIANTE BRINDA COL GR, PARAGONE SUPERA CRUCIANI, E I PROGRAMMI PIÙ ASCOLTATI SONO SU R105 - VESPA, SOLO FLOP IN PRIMA SERATA - BIGNARDI CROLLO - LA TV DEI VESCOVI VA SUGLI SMARTPHONE

Marco Castoro per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

flavio muccianteflavio mucciante

Flavio Mucciante e Gianluigi Paragone hanno stappato una bottiglia di champagne quando hanno visto i dati Eurisko sugli ascolti dei programmi radiofonici. Il direttore del Giornale radio ha brindato al fatto che gli italiani quando hanno voglia di informarsi si sintonizzano sul Gr1.

 

Paragone ha fatto cin cin al sorpasso nei confronti della Zanzara del suo programma su Radio 105 (Benvenuti nella giungla, con Mara Maionchi e Ylenia). Nel secondo semestre del 2014 la trasmissione ha totalizzato 338mila ascoltatori nel quarto d’ora medio, contro i 287mila del programma di Radio24 con Giuseppe Cruciani e David Parenzo.

 

gianluigi paragone2gianluigi paragone2

Il Gr1 targato Mucciante, con i nuovi format partiti lo scorso settembre, si colloca tra i primi cinque programmi radiofonici più seguiti. L’informazione di Radio1 è leader nella fascia oraria 6-9 con i gr, Fuori programma di Fiorello e Voci del mattino. I buoni risultati per la rete diretta da Mucciante arrivano pure dai dati relativi ai programmi Hashtag Radio1, Zapping e Bianco e nero.

 

La trasmissione più ascoltata della radiofonia italiana è Tutto esaurito, il morning show di Radio 105 condotto da Marco Galli, che conta 1,077 milioni di ascoltatori nel quarto d’ora medio, mentre il secondo è Lo Zoo di 105 di Marco Mazzoli, in onda nel pomeriggio, che ha un quarto d’ora medio di 1,074 milioni di ascoltatori. Terza piazza per La famiglia giù al nord di Rtl 102,5.

 

VESPA KO IN PRIMA SERATA

fiorello selfie con cruciani pardo baldinifiorello selfie con cruciani pardo baldini

Ormai è un dato di fatto. La gente che guarda la tv vuole divertirsi o quanto meno divagarsi. Cercare di esorcizzare in ogni maniera la paura. Un’ennesima testimonianza arriva dalla serata di mercoledì che ha visto lo speciale Porta a Porta-Tg1 sull’attentato di Tunisi chiudere con una media di 2.285.000 spettatori pari all’8,8%. I teleutenti hanno preferito vedersi la partita della Juve a Dortmund (8.006.000 spettatori pari al 27,51% di share su Canale 5) e il talent The Voice di Raidue (2.941.000 e il 12,62%). Chi l’ha visto? ha confermato più o meno il suo pubblico (2.673.000 e l’11,26%). E alla fine Raiuno è finita per essere la peggiore delle reti di Viale Mazzini.

daria bignardi con   il libro  l amore che ti meritidaria bignardi con il libro l amore che ti meriti

 

BIGNARDI IN CADUTA LIBERA

Ancora una serata storta, almeno dal punto di vista degli ascolti, per Daria Bignardi e le Invasioni barbariche. Il programma ormai non supera più nemmeno la soglia del 3%, quella minima richiesta dal patron Urbano Cairo per la prima serata di La7. Il format è ormai logoro e la Bignardi è diventata troppo dolce. Tra l’altro ora viene da chiedersi se non sarebbe stato meglio lasciare al mercoledì la Gabbia con Paragone e mandare in onda alla domenica le Invasioni. 

 

RAISPORT, FIGURACCIA MONDIALE

È dovuta addirittura intervenire la Digos nella cabina Rai dello stadio Franchi di Firenze per calmare gli animi surriscaldati di due giornalisti Rai venuti addirittura alle mani durante il break pubblicitario. Protagonisti il radiocronista Giuseppe Bisantis del giornale radio e Fabrizio Failla, neo caporedattore di Raisport nominato per ferrea volontà del direttore Carlo Paris. Al pareggio della Fiorentina Failla, non essendo in diretta, ha urlato gooooool!!!! come se fosse un fazioso telecronista sudamericano o di un’emittente locale (e non della tv di Stato di cui fa parte), disturbando la radiocronaca in diretta del collega seduto a fianco. Bisantis si è risentito e quando è andata in onda la pubblicità gli ha detto: “Mi hai rotto il…”. Il fuori onda in radio non si è sentito, ma la frase incriminata e volgare è entrata nel microfono ambientale e si è ascoltata durante la diretta in corso su Rai Italia, il canale per l’estero.

failla bisantisfailla bisantis

 

Ovviamente qualcuno ha approfittato dell’occasione per girare la registrazione ai siti italiani che l’hanno subito messa sul web. Una figuraccia per la Rai e i suoi giornalisti. Ora vedremo se verrà decisa una sospensione per il “tifoso” Failla (anche perché c’è il caso di Leonardo Metalli del Tg1, punito per dei post sui social). Questa volta invece c’è lo sputtanamento di una testata e di un’azienda.

 

 Fabrizio Failla Fabrizio Failla

Un caporedattore è un dirigente e quindi dovrebbe attenersi a un codice etico ed evitare di essere sovraeccitato, tanto più se si tratta di un volto televisivo riconoscibile. Due ultime considerazioni: 1) il direttore Paris si prenderà le responsabilità del caso, visto che a farla grossa è stato il caporedattore da lui voluto, oppure si limiterà a chiedere scusa? 2) Il dg Gubitosi scriverà una lettera a Paris, sfidando il sindacato dell’Usigrai che ne ha sponsorizzato la nomina, oppure il caso andrà in cavalleria? Certo, se dovesse essere punito Bisantis si assisterebbe al classico caso del cornuto e mazziato. 

 

Paolo Ruffini Paolo Ruffini

IL PAPA SULLO SMARTPHONE

La rete diretta da Paolo Ruffini rinnova il sito, lancia 20 nuove pagine web dei programmi e rafforza l’informazione del Tg2000 in rete. Per gli utenti tutto questo si traduce nella possibilità di seguire in live streaming (su pc, smartphone) tutta la programmazione dell’emittente a partire dalle udienze e dai viaggi di Papa Francesco.

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO