playmen penthouse massimo balletti

IL RE DELLA GNOCCA - LA RECENSIONE DEL LIBRO DI MASSIMO BALLETTI, "IL PRINCIPE DELL'EROS", BY BARBARA COSTA: "È STATO PER 40 ANNI A CAPO DEI GIORNALI EROTICI ITALIANI PIÙ FULGENTI: MEN, PLAYMEN, LE ORE, PLAYBOY ITALIA, PENTHOUSE ITALIA. UNA VITA, TRA MILANO E ROMA, A PENSARE, CREARE E DARE SESSO. A PENSARE COSA METTERE IN COPERTINA, ALLA FOTO E AL TITOLO CHE PIÙ VENDE. E VENDE PIÙ LA DONNA DI UN UOMO, A MENO CHE QUELL’UOMO NON SIA GIANNI AGNELLI, IN FOTO NUDO MENTRE SI TUFFA, ED È UNO SCATTO CHE FA IL GIRO DEL MONDO…" - GALLERY

Barbara Costa per Dagospia

 

massimo balletti il principe dell eros cover

Non è piaciuto, a Massimo Balletti, “giornalista della gnocca”, il titolo a encomio datogli qui da noi su Dagospia, lui che è stato giornalista, ma più direttore, della gnocca sì, e meno male che non abbiamo scritto f*ga, per colui che è uomo d’altri tempi, un signore, un principe, "Il principe dell’eros", definizione questa sì che gli piace, così tanto che se l’è scelta e messa a titolo della sua autobiografia. Il principe dell’eros è Massimo Balletti, colui che è stato per 40 anni a capo dei giornali erotici italiani i più fulgenti: Men, Playmen, Le Ore, Playboy Italia, Penthouse Italia.

 

excelsior linda lorenzi

Su quali pagine più scoppianti di corpi discinti misti a cultura il principe Balletti non ha messo mente e mani!? Sul divorzio che sussiste tra cuore e carne, lui vi ha regnato e deciso e stampato. Lui, il signore del peccato patinato italiano, Massimo Balletti, che dalla donna sublimata e elevata, ha ottenuto successo, e lussi, onori, e bella vita. Le luci della ribalta. Grazie alla gnocca non chiamata f*ga, per la sua educazione cattolica.

 

E però “quanta f*ga, eh, Balletti…!” in quanti glielo rimarcavano, ogni giorno, invidiosi della sua posizione? Non immaginando che Balletti, l’erotismo, non sa bene cosa sia stato ed è. Quel quid, quel mistero, lui che si è ritrovato a lavorarci per caso o per fortuna, o perché, come egli stesso scrive, ce lo hanno chiamato. L’erotismo è oltre, per un uomo che “non è schiavo sessuale, né esageratamente maschio, attratto dal bello e dal torbido”, ed è frenato “dai sensi di colpa”, quelli provati da bambino, davanti a un baule vietato e perciò aperto, pieno di foto di nudi e di sessi, in rapporti lesbo, e etero i più crudi, quelle foto bruciate ma mai dimenticate, insieme a quel brivido di peccato con cui ha flirtato una vita.

bob guccione penthouse

 

Una vita, tra Milano e Roma, a pensare e creare e a dare sesso. Balletti, cosa mettere in copertina, qual è la foto e il titolo che più vende, importante è che al titolo non si pensi troppo, e vende più la donna di un uomo, a meno che quell’uomo non sia Gianni Agnelli, in foto nudo mentre si tuffa, ed è uno scatto che fa il giro del mondo. Gli italiani, ma che cosa vogliono, leggere, vedere, sognare, gli italiani hanno un vissuto segreto che va oltre i romanzi, i film, la commedia, quotidiana, gli italiani fanno quello che non vuole si sappia e si dica, bramano quello che di più sordido leggono, di immorale fremono, e che sia omicidio tra moglie e marito, ricchi e nobili (marchesi Casati Stampa) che mal cela vizi sessuali depravati, insopprimibili.

al goldstein screw

 

Lui, Balletti, nel sudicio non ha mai sguazzato, nemmeno infilatosi per sbaglio, che dico, sfiorato, lui che ha sempre legato il nudo di donna a un erotismo trecentesco, dantesco, che scorna contro quello ordinato da Hugh Hefner a Balletti direttore di Playboy Italia, rivista che dirama un sogno americano preso in prestito. Una carica che è una galera. Hefner decide e guai a sgarrare, metti le donne che scegli tu ma vuole lui, prima il gran seno, poi si discute: se è bionda, se è bruna, se è alta, se non lo è.

 

excelsior moana pozzi

La playmate è la star, la visione non di una moglie ideale ma di una donna che con te non ha legami, che sta con te perché vuol starci ma non vuole da te fedi, figli, obblighi. Vuole il sesso spensierato e consensuale, la playmate non conosce vecchiaia né stanchezze, è donna giovane e perenne disponibile, per voglie che sono le sue e magicamente le tue. L’erotismo è nelle donne la cui pelle nuda fa vendere tutto, o in quelle vano ogni tentativo di spogliarle, rimaste eterni sogni proibiti?

 

excelsior primo numero

Il desiderio non è nel nudo in sé, né in ciò che fa e da spettacolo, o forse a volte sì. L’erotismo per il principe Balletti è seduzione come contrasto, è scompiglio di un piano predisposto: provocazione? liberazione da schemi e stilemi? Di certo non è un progetto ma giustificazione per un’escalation di forza erotizzante di corpi slacciati secondo criterio, mai esagerati o inopportuni.

 

excelsior serena grandi

L’alibi culturale è fondamentale: nudo sì, ma non isolato. Negli anni '70 e '80 in Italia si va in galera per offesa al pudore, di associazioni a sua difesa, ma pure per il pudore privato di un singolo cittadino turbato da ciò che ha voluto vedere. Se dirigi l’erotismo su carta giri il mondo, vai negli Stati Uniti e lì c’è Nixon, alla Casa Bianca a proibire Gola Profonda, porno che a vederlo accorre chiunque, da Jackie vedova Kennedy, a Norman Mailer.

excelsior sofia loren

 

Negli Usa c’è Al Goldstein, l’editore di Screw, “la rivista più sporca che si possa immaginare”, Al Goldstein che finisce in carcere 24 volte per oscenità, e pure una volta a Cuba per aver fotografato Raul Castro senza previa autorità. In prigione per un’idea, del sesso, su carta. A New York, Balletti conosce e parla al mondo quello buio, quello che qui in Italia se sei il principe dell’eros scansi, agiatamente ignori, e in quel buio vi scovi i toy-boy-escort, i ragazzi che si vendono, i p*ttani.

excelsior tiziana pini

 

Un giornale è bello se vende, ma in Italia Balletti non riesce a portare Hustler di Larry Flynt, editore che parla e mostra sesso con imbarazzante concretezza. Balletti lo incontra, “e perché, mister Balletti, mi vuole prendere in giro?”. Larry Flynt non lo freghi, il suo sesso su pagina è troppo, come ingoiare e più digerire Larry che, su carta, fa sc*pare santi e Gesù? Con Flynt l’erotismo si dilata, si bestemmia, si guarda dentro quella f*ga benedetta, dentro quel buco umido e scuro per Balletti intoccabile e non nominabile. Si fa Penthouse, però, in Italia con Balletti direttore, e si va oltre e contro Hefner nelle guerre pubiche, con foto di femmine senza maschi in mezzo, lesbopictorials costruiti, levigati, nulla o poco stimolanti davanti alla potenza scabrosa di Flynt.

hugh hefner playboy

 

La donna cambia, la società con essa, il sogno dell’eros su carta lo mina per poi distruggerlo la pornografia più esplicita che è “un pettegolezzo su un grande mistero” secondo Ennio Flaiano, e che a Massimo Balletti annoia. È diverso e di rottura il porno anni '80 di Riccardo Schicchi con Ilona Staller e Moana Pozzi, e il principe Balletti su Moana spende parole attente: Moana femme fatale, realtà e leggenda di un corpo sconfinato, immaginario, per uomini devoti, asserviti. Moana la più desiderata, perfetta eppur lontana da ogni schema. Mediaticamente insuperabile.

excelsior

 

È il corpo che vince sul volto, negli anni '90, il principe Balletti domina con Excelsior, dettando altezzosa estetica dell’eros. Vendite inaudite. È glamour. Ed è l’ultimo fuoco, perché iniziano a finire, gli anni per Balletti i più felici, con Basic Instinct che sdogana il termine "sc*pare" (“la sc*pata dell’anno!”) sul grande schermo, e non solo.

 

larry flynt hustler

Non c’è rivoluzione, semmai evoluzione, e se c’è stata in Italia quale, se non onirica, racchiusa nei giornali col sesso di un tempo che fu. Davvero siamo migliorati, liberi e emancipati, se al libro "Il principe dell’eros" di Massimo Balletti, libro di storia, d’Italia, di costume, cultura, sono respinte presentazioni, ignorantemente giudicato libro osceno, indegno, sgradito? Odierni petulanti del “Quanta f*ga, Balletti?”. “Sì, certo, ma non per te, non per voi”.

riccardo schicchi moana pozzi ilona stallerle ore (1)playmen pamela pratiplaymenplaymen sabrina salernoplaymen francesca dellera 1playmen paola baraleplaymen ornella vanoniplaymen nadia cassiniplaymen nadia cassini (1)playmen laura freddiplaymen laura antonelliplaymen francesca delleraplaymen francesca dellera 2playboy ita edwige fenechplaymen carmen russoplaymen anna oxaplaymen 1playboy ita ursula andressplayboy ita nadia cassiniplayboy ita ornella vanoniplayboy ita minnie minoprioplayboy ita loretta goggipenthouse italia barbara bouchetplayboy ita amanda learpenthouse itapenthouse ita patty pravopenthouse ita raffaella carra'menpenthouse ita paola baralepenthouse ita lory del santomen 2penthouse ita laura antonellipenthouse ita eleonora giorgipenthouse ita elenoire casalegnopenthouse ita arcuri gerini kanakispenthouse ita (2)men 3men 1massimo balletti il principe dell eros (1)le ore cicciolina (1)excelsior sabrina salerno

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…