RENZI: “NEL PATTO DEL NAZARENO NON CI SONO SCAMBI”. HANNO BUTTATO VIA LA SINISTRA GRATIS, INSOMMA – LA STRISCIA DI GARZA

Riceviamo e pubblichiamo:

MATTEO RENZIMATTEO RENZI

 

Lettera 1

Ciao Dago,

La Nacion, il primo giornale argentino, ci fa notare che sulle 10 guerre più sanguinarie al mondo 9 sono causate da eserciti dell'Islam. 9 guerre su 10 sono di matrice islamica. Secondo te è una pura coincidenza? 

Giulia

 

Lettera 2

E li chiamano tecnici...

CARO DAGO, Chi avrebbe dovuto spiegarlo allora a Monti & co.  che gli insegnanti,  a differenza degli altri lavoratori, calcolano i loro contributi pensionistici con la cadenza dell'anno scolastico ( primo settembre) e non in base all'anno solare? Il quesito, caro Dago torna di attualità trattandosi dei fatidici "quota 96" insegnanti che  non hanno potuto andare in pensione entro il mese di agosto del 2012 e che rischiano ancora grosso vista la figura  barbina collezionata dallo Smart Esecutivo Renzi e dalla svenevole ministra Madia che prima assicurano la certezze delle coperture e poi fanno il "parola torna indietro" ... Ora mentre Ponzio-Boccia se ne lava le mani (cinguettando:" Devi chiederlo al Governo") si attende magari Smart Decreto  pezza...

Madia mariannaMadia marianna

Lucia insegnanti in attesa...

 

Lettera 3

Dago darling, quando si dice la solidarietà tra i fratelli musulmani! Pare che i tunisini non lascino entrare in Tunisia i lavoratori egiziani che fuggono dalla guerra civile che divampa, "one more time", in Libia. Meno male che alla fine della fiera ci sono sempre gli "Italiani brava gente" di Mare Nostrum. Scusa, Dago caro, ma l'Italia ha ministri dell'Interno, degli Esteri e della Salute o tutto é allegramente gestito unicamente da Rienzi con sottofondo musicale dell'omonima opera di Wagner?

Natalie Paav

 

Lettera 4

Renzie: “Nel patto del Nazareno non ci sono scambi”. Hanno buttato via la sinistra gratis, insomma.

Tiziano Longhi

 

Lettera 5

Ciao Dago,

un dubbio: da uomo della strada mi aspettavo che i dati sul PIL - indicatore che incide su una serie di ulteriori grandezze macro e microeconomiche, nonchè sulle nostre aspettative -  fossero dati dalla ragioneria dello Stato o qualcosa del genere. E invece a quanto leggo ce li da' l'Istat, l'amico di Trilussa.

Berlusconi SILVIOBerlusconi SILVIO

Ciao, tuo devotissimo

Nega Tivo.

 

Lettera 6

Caro Dago,

c'era una volta un giornale chiamato "La Repubblica"... poi arrivò Renzi e lestamente si prostrò, cambiando nome in "La Monarchia"...

Recondite Armonie

 

Lettera 7

Ha ragione il Corriere, non c'è storia tra il Louvre e il Museo di Reggio Calabria. I bronzi non sono la Gioconda. Infatti Bruneau, se avesse solo toccato con le mani o ricoperto di veli una qualsiasi delle opere esposte, a Parigi sarebbe quantomeno fermato per vandalismo, in Itaia viene invece celebrato come un artista. Mah.

Lampadarios

 

Sandro Veronesi e Michele Serra Sandro Veronesi e Michele Serra

Lettera 8

Caro Dago,

lo scrittore Giovanni Arpino scrisse, riferendosi ai personaggi pubblici e in particolare ai politici, che in Italia mancano "facce". Nel senso che manca qualcuno che già dall'aspetto trasmetta fiducia e senso di sicurezza. Un po' quello che i francesi chiamano physique du role.

 

Le parole di Arpino mi sono venute in mente guardando le facce dei capi della Federazione calcistica. Mi sono convinto che dovrebbero starsene a casa non tanto per le banane e per l'incapacità di esprimere un concetto compiuto, ma perché sono proprio impresentabili dal punto di vista fisico.

 

Tavecchio ha la faccia di un nonno un po' ubriaco, Lotito sembra Gambadilegno e poi oggi è comparsa anche la foto di questo Macalli, presidente della Lega pro, uno con una faccia tagliata con l'accetta che se lo incontri di notte implori pietà non mi faccia del male. Con queste facce l'Italia dovrebbe presentarsi a livello internazionale ai prossimi impegni degli Azzurri. Annamo bene.

UNITA GIORNALEUNITA GIORNALE

Andrea Del Giudice 

 

Lettera 9

caro Dago,

Beata ingenuità quella di Travaglio, nell’elenco degli orrori perpetrati da Fabrizio Corona, cioè effettivamente quisquilie se appunto diamo fede a Marcolino, peccato che l’Alzheimer a comando non gli permetta di ricordare che Fabrizietto oltre che calciatori di palla ha ricattato pure la Fiat e più nello specifico gli Agnelli. Insomma, mettiamola giù chiara: rovinare la carriera dell’erede al trono del gruppo FCA non è una cosa che si aggiusta con un’alzata di spalle o una pacca sulla schiena. La deve pagare, la pagherà tutta la vita. Non gliela perdoneranno mai, Sono Agnelli di nome, Lupi di cognome. Povero Fabrizio, non te l’aspettavi?

Larry

 

Lettera 10

Egregio Direttore, ma non è che il fallimento dell'Unità è tutta una manfrina per permettere così ad una futura coperativina di papparsi la testata a gratis in forza di una leggina (vedi Il Manifesto) alla faccina dei creditori (soprattutto fornitori di carta, stampatori ed enti previdenziali, ovvero noi contribuenti)? Con modesta lungimiranza. Cesare Ferrari

SCALFARISCALFARI

 

Lettera 11

Caro Dago, gli 80 euro dati da Renzi sono l'ennesima prova che il politico italiano non riflette prima di operare scelte ad effetto tipo questa. Esempio: moglie di generale in pensione (5000 euro) con lavoro part-time da 1000 euro mese bonus 80 euro sì. Padre di famiglia con moglie e 3 figli a carico con stipendio di 1600 euro nessun bonus! W l'Italia!

Carlo

 

Lettera 12

Caro Dago,

Michele Serra, nell'immancabile articolo di competenza sulla "ennesima" chiusura annunciata de l'Unità scrive, parafrasando Carlo Conti, "noi, che appena svegli si andava all’edicola per avere sottobraccio o in tasca il “nostro giornale”. Anche se di soldi ne avevamo pochissimi, qualunque prezzo ci sembrava insignificante rispetto alla fortuna di sentirci parte di una comunità". Ma non  sarebbe stato meglio spendere quei soldi per un buon panino col salame o, meglio ancora, con la mortadella? Avremmo avuto così una comunità con meno meno intellighenzia e molta più sostanza.

BEPPE GRILLO BEPPE GRILLO

Francesco       

 

Lettera 13

Ah Da’

come se fa a nun piagne vedendo un film americano qualsiasi, fosse pure na commedia? Nun parlo der fatto che quelli cianno i plot origginali, a bravura dell’attori, sceneggiatori gajardissimi, grip fantasmagoriche e quant’altro. No parlo proprio der fatto che li’ da loro, se ciai inventiva e ‘no straccio de talento lavori, mentre da noi più s’abbassa o spred e più annamo pe’ stracci.Ecco, prendemo quer filme der cuoco, o chef, che incazzato der fatto che nun je fanno cucina’ come je pare, decide de piasse un camioncino e girà pe’ l’America a venne li panini.

 

mario monti intervistato da alan friedmanmario monti intervistato da alan friedman

Nessuno, dico nessuno che nel viaggio alla solita maniera loro, che quelli alla faccia de tutti li trattati Schengen ponno davero anna’ in giro come je pare, manco fossero ancora li tempi de Kerouac, nessuno aripeto, a parte un polizziottello che je chiede a licenza, je rompe li cojoni.

 

Nun je chiedeno certificati, occupazzioni de suolo pubblico,partiteiva, anticoleriche, durc, inps, iso 9000,tabbel le de li prezzi e manco er pizzo,no, quello bello bello, ce mette pure er fijo a cucina’..un regazzinetto che tuitta a rotta de collo e je fa trovà ar padre, artrimenti disoccupato, li clienti che lo aspetteno già in fila, in ogni città indove vanno.

 

FORNERO si tappa le orecchieFORNERO si tappa le orecchie

Te pare possibile qui da noi? Maddeché, pure si volessi fa’ un giretto on the road pe’ anna’ a venne i mejo panini al Rockascalegna festival, te fermerebbero subbito li carabbinieri all’uscita Vicovaro-Mandela, te sequestrerebbero er camioncino, te sfonnerebbero de contravvenzioni e subbito er giudice de li minori consegnerebbe tu’ fijo a na’ casa famiglia.Qui, o magni co’ lo Stato o niente e pure si voi fa magna’ la gente nun è possibbile, da noi in Italia lavorando onestamente ciai solo che da mori’ de fame.

So’ un po’ paninizzato

Il Borgataro

 

Lettera 14

Mi sono letto l'articolo su Letta e ho capito la natura delle critiche che possono essere anche giuste tranne l'accusa di frequentare Parigi e Bruxelles perche' sappiamo benissimo (mi scuso dell'espressione un po' volgare) che il primo cojone che passa per l'Europa diventa subito "sto cazzo" come si dice a Roma!!!

amandolfo ( StC)

 

gerald bruneau e la performance con i bronzi di riace 6gerald bruneau e la performance con i bronzi di riace 6

Lettera 15

Gentile Dago, mi aiuti a capire se sono vittima di uno o più colpi di sole. Eventualmente mi aiuti indicandomi una psicoterapia, anche per via farmacologica. Non condivido una virgola del pensiero di Marco Travaglio, ma su Corona, qualsiasi sia la ragione che lo spinge, ha ragione, in una scala da uno a 100, diciamo 210. Non condivido una virgola del modo di esprimersi di Vittorio Sgarbi, ma sui bronzi di Riace, fosse anche solo provocazione e simbolismo, ha ragione.

 

Aborro gli occhiali di Giampiero Mughini, ancorché siano opera d'arte, ma sul Medioriente si esprime in modo il più assennato possibile. Fui già sottoposto a tso per aver provato in ripetuti tentativi a far convivere Marx (Karl) con Voltaire. Temo che, sia pure nei tempi supplementari della mia vita, la follia di assemblare, apprezzandolo, il pensiero di cervelli (come volessi rimettere il dentifricio uscito nel tubetto o ricomporre la colonnina rotta d'un termometro a mercurio) così divergenti, mi si riaffacci devastante. La consideri una richiesta d'aiuto.

tavecchiotavecchio

santi urso

 

Lettera 16

Il Presidente coatto ci comunica che è "difficile estendere gli 80 euro......"!!

Si impone la domanda sul perchè per cotanto sussidio siano state preferite certe categorie e non per esempio i pensionati di fascia bassa, ormai allo stremo?

La risposta è semplice, il termine c'è: "voto di scambio". Il "nuovo che avanza" ha favorito nell'imminenza delle elezioni europee il bacino di voti più utile e copioso, e poco importa se si elargivano somme in barba al deficit dei conti pubblici record.

Poi ci indignamo per il cinismo degli umani a Gaza..........

SDM

 

Lettera 17

Caro non conforme Roberto,

Pantani assassinato? Sicuramente è vittima dello strabismo sanzionatorio. Ciclisti ed altri sportivi sono sistematicamente sottoposti all'antidoping, cosicché bastano poche tracce di un farmaco antinfluenzale per rovinare un campione e distruggerlo moralmente. E' successo a Pantani, massacrato e demonizzato. Viva la lealtà nello sport, dunque, ma perché soltanto nello sport?

 

giovanni malagogiovanni malago

Nessun controllo e nessuna sanzione, infatti, per le performances di showmen, attori, pontificatori, finanzieri, cantanti, potenti istituzionali, i quali s'impongono sugli altri, anche grazie alla "neve" od altro "aiuto" utile a battere i concorrenti.

 

Due pesi e due misure anche per gli incidenti stradali: due autisti romani dell'Atac, protagonisti di uno scontro fra mezzi pubblici sono stati subito sottoposti ai controlli di rito, alcool e/o droghe, mentre non risultano, o non sono state pubblicizzate, tali procedure per un investitore, personaggio famoso, di un anziano pedone, che attraversava sulle strisce pedonali.

 

Fra l'altro, quanti si euforizzano con certe sostanze dovrebbero almeno dimettersi da professionisti dell'antimafia, da moralizzatori o da Catoni a tutto campo, visto che il loro doping legalizzato alimenta le fortune illegali della criminalità organizzata.

Insomma, per riequilibrare la bilancia e battere le mafie, o si liberalizza la droga per tutti o si sanziona, oltre lo spacciatore, anche il consumatore sportivo o non.

Lo dobbiamo al grande e povero Pantani.

Giancarlo Lehner

 

Lettera 18

Daghissimo,

demetrio albertinidemetrio albertini

in questa estate di torpore causato dal maltempo e dalla noia dei soliti teatrini di coloro che dicono di essere favorevoli al nuovo, ma che poi -more solito- fanno di tutto per impedire qualsiasi cambiamento,  meno male che in questo clima è in arrivo il nuovo film  di quel poeta del cinema italico che è la Guzzanti che, da quel poco che ho potuto leggere, ci surriscalderà i marroni con il solito teatrino dei noti mafiosi, simpatizzanti, collusi, e fiancheggiatori esterni che da oltre 40 anni ci tediano con le loro  sceneggiate dando di tanto in tanto notorietà a qualche P.M. che poi tanta di utilizzarla per gettarsi nella mischia politica con risultati invero deludenti.

 

Alla luce di quanto assai malamente ho riassunto si può concludere che in Italia la magistratura non funzioni proprio bene basta vedere la lungaggine di tante istruttorie che alla fine non hanno mai la prova provata, non faccio nomi ma ritengo che tutti rivadano ai processi degli ultimi decenni che, molto spesso, cosa che sta accadendo proprio in queste ore, vengano riaperti per nuovi indizi o nuove prove. Ma tanto tutti hanno fiducia della magistratura, o perlomeno così pubblicamente tutti dicono.

marco travagliomarco travaglio

Buon torpore   PIC

 

Lettera 19

Don Carlo Tavecchio, intervistato da Radio1: "Mi hanno trattato peggio dell'assassino di Kennedy". Ma di cosa straparla il candidato alla successione di Abete ? Insufficiente anche in storia : l'assassino di J.F.Kennedy, Lee H. Oswald, fu ucciso, 2 giorni dopo l'attentato di Dallas, da Jack Ruby, mentre gli agenti lo stavano portando in prigione...

 

Il premier, Matteino Renzi, come la maggioranza degli sportivi, diversi club e molti giornali, cartacei e on line, non vuole che il signor Tavecchio diventi il nuovo ( si fa per dire....) Capo della federcalcio, dopo il disastro della Nazionale di Prandelli in Brasile e le dimissioni di Abete.

 

Bene. Renzi lo dica a Megalò, Presidente del Coni, e a Delrio, sottosegretario, renziano, con delega allo Sport, assumendosi la responsabilità, politica, della indicazione, chiara e motivata, da Capo del governo e non da tifoso della Fiorentina.

 

7fc7978d55df39e004a2c77f99adece87fc7978d55df39e004a2c77f99adece8

E Tavecchio ? Si accomodi sulla poltrona di Presidente della Casa di riposo-ospizio di Cesano Boscone, dove svolge i servizi sociali il Presidente del Milan, Berlusconi, o al Pio Albergo Trivulzio di Milano, dove, 22 anni fa, Di Pietro ammanettò il mariuolo craxiano Mario Chiesa.

 

I tweet ? Efficaci, dottor Renzi, ma non sempre risolutivi, come le battute, a ruota libera, su questioni delicate, come la guida della federazione sportiva più importante e più ricca del Paese.

Pietro Mancini

 

Lettera 20

Caro Dago,

ho letto l’articolo  “Tutti contro Renzi” e francamente non lo condivido. Il fatto che Eugenio Scalfari scriva contro Renzi non mi meraviglia né potrebbe far cambiare opinione ai suoi lettori, in quanto ultimamente i suoi scritti ci hanno lasciato indifferenti e molto spesso li abbiamo sorvolati, giustificando e perdonando il contenuto degli stessi tenendo presente i 90 anni del giornalista.

enrico letta x enrico letta x

 

Il livore di Grillo verso Renzi è ben noto sia per come il premier ha saputo reagire ai suoi incontri, sia per la sconfitta subita alle lezioni europee. Se non vi fosse stato Renzi , Beppe contro Bersani avrebbe avuto una vittoria sicurissima,  la riduzione dei consensi gli ha lasciato l’amaro in bocca. Non ho beneficiato degli 80 euro mensili dati da Renzi, ne potrò beneficiarne in seguito.

 

Anzi sono stato penalizzato da Prodi che ha bloccato l’indicizzazione della mia pensione ed anche dai governi successivi che non hanno abolito questa norma. Sono stato penalizzato anche da Franceschini, ministro del governo Renzi, che non mi permette più di accedere gratuitamente nei musei, nonostante ciò non mi sono pentito di averlo votarlo all’europee ed ho ancora fiducia nel giovane fiorentino che vuole,

enrico franceschinienrico franceschini

realmente, cambiare l’andazzo italiano.

 

Quando si calpestano i calli a molti,  non possiamo pensare che tutti ci siano favorevoli. Le critiche si hanno anche senza toccare i privilegi altrui, figuriamoci dopo quello che sta mettendo in cantiere Renzi. Gli italiani hanno avuto fiducia in questo giovane rampante,  perché no anche ambizioso, e ritengono che sia la nostra ultima spiaggia, dopo dovremmo sperare, per far cambiare l’andazzo italiano, solo in una dittatura tedesca.

 

Anch’io ho votato Grillo, dopo la delusione avuta dal patonza, ma ritengo che abbia sprecato i nostri voti, comunque la  presenza dei grillini, in parlamento, è un male necessario, perché condiziona ed evidenzia storture e privilegi occulti.

Distinti saluti.

Annibale Antonelli     

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…