CICCHETTI D’ALTA QUOTA - RISSE, MOLESTIE E ATTERRAGGI FORZATI: SUGLI AEREI 15 MILA INCIDENTI IN SEI ANNI A CAUSA DEI PASSEGGERI UBRIACHI

Ettore Livini per "la Repubblica"

Risse in volo. Passeggeri ubriachi (uno per tutti, l'incorreggibile Gérard Depardieu su un Parigi-Dublino) che scambiano il corridoio del jet per la tazza del Wc. Viaggiatori in stato d'ebbrezza che provano - a volte con successo - ad aprire le uscite d'emergenza. L'abuso d'alcol sta trasformando sempre più spesso le cabine degli aerei in
Saloon ad alta quota. E le compagnie mondiali - alle prese con l'impressionante balzo delle intemperanze a bordo - studiano il grande passo: lo stop al consumo di bevande alcoliche in volo.

I numeri, in effetti, sono da allarme rosso: nel 2007, calcola la Iata, gli "incidenti" causati dall'esuberanza dei passeggeri (quasi sempre alticci) erano stati solo 200. Nel 2011 erano già saliti a 6mila, con un aumento vicino al 700%. E oggi le cose vanno ancora peggio se è vero che solo tra gennaio e ottobre 2013 - e solo nei cieli inglesi - ci sono stati ben 104 casi catalogati come "gravi" dalla Civil Aviation Authority, contro i 67 dell'intero anno precedente.

Urgono provvedimenti. E la Iata ha deciso così di convocare a marzo un super-vertice a Montreal per prendere il toro per le corna, Sul tavolo ci saranno gli interventi contro il dilagare dell' "air rage", come sono definiti gli episodi di isteria in volo. E in cima al dossier (l'alcol è la causa della metà di questi episodi) c'è l'ipotesi di proibire - o almeno limitare al massimo - il consumo di champagne & C. a bordo.

La hit-parade 2013 delle bravate degli ubriachi volanti fotografa da sola la gravità del problema: Ramith Rambukwella, campione di cricket di Sri Lanka, ha provato ad aprire l'uscita d'emergenza del Londra-Colombo di British Airways scambiandola per la porta della toilette, scatenando l'inferno a bordo. Quattordici ragazzi scozzesi (di certo non a prova di palloncino) hanno trasformato un aereo della Ryanair in servizio da Glasgow a Ibiza in una discoteca, obbligandolo a un atterraggio forzato a Parigi.

Un Mosca-Manchester dell'Easyjet è stato costretto a fermarsi a Copenhagen per sbarcare sette tifosi del Cska che - carichi di vodka e armati di bottiglie di vetro - minacciavano gli altri passeggeri, scambiati forse per ultrà del City. Di recente due manager della Rim, la società del Blackberry, hanno dovuto pagare una multa di 71mila dollari per aver imposto a un volo Toronto- Pechino uno scalo per ubriachezza.

E visto che uno stop imprevisto costa fino a 200mila euro, le compagnie - che non navigano proprio nell'oro - hanno deciso di adottare adeguate contromisure. Qualcuno, a dire il vero, si è già mosso per conto suo. L'Aeroflot ha sospeso da tempo la distribuzione di alcolici dopo una serie di spiacevoli incidenti sui suoi voli e ha redatto una black-list di 1.821 clienti indesiderati perché responsabili in passato di intemperanze ad alta gradazione. La svizzera Darwin impedisce ai passeggeri di bere in volo gli alcolici acquistati ai duty-free, spesso la vera causa del problema.

Si arriverà davvero al black-out etilico nei cieli? Non sarà facilissimo.
Anche perché la lobby dei superalcolici - che negli aeroporti macina fior di utili - è forse più potente di quella delle aerolinee. Più facile che all'appuntamento di Montreal si decida di rafforzare i controlli a terra per prevenire l'imbarco di viaggiatori già alterati, potenziando magari il servizio di vigilantes in borghese sulle rotte più "calde".

Le forze dell'ordine a bordo, in fondo, sono una garanzia. Ne sa qualcosa il canadese che, ottenebrato dai fumi dell'alcol, ha provato due mesi fa a fare irruzione nella cabina di pilotaggio del volo Varsavia-Toronto per poi cercare di strangolare una hostess. Aveva fatto i conti - capita spesso agli ubriachi - senza l'oste: a bordo c'erano i 17 robustissimi campioni della squadra di hockey della polizia dell'Ontario. È stato neutralizzato in pochi secondi e all'arrivo cinque ore dopo è stato consegnato, sobrio ma legato con le cinture di sicurezza, alla security canadese.

 

 

UBRIACO IN AEREO UBRIACO IN AEREO UBRIACO IN AEREO UBRIACO IN AEREO UBRIACO IN AEREO GIORNALISTA UBRIACO SULL AEREO DI RIHANNA

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