1- SAPETE PERCHÉ ER PATONZA SE NE STRAFOTTE DELLE INTEMERATE DI DRAGO DRAGHI? SEMPLICE: A NOVEMBRE LA BCE DI DRAGHI NON AVRÀ PIÙ IL COMPITO DI ACQUISTARE I BTP 2- BANKITALIA, NOMINA ENTRO IL 23 OTTOBRE, PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO. IN POLE MIMMO SINISCALCO, CHE NON È INVISO AL POPOLO PIDIELLINO COME GRILLI, VISTO COME OMBRA DI TREMONTI (NON SANNO CHE TRA MIMMO E GIULIETTO È SCOPPIATA LA PACE) 3- UN EX COMUNISTA STA METTENDO NEI PASTICCI I RAPPORTI DI GHIZZONI CON PALENZONA 4- DA TOTI A SCARPELLINI, COSTRUTTORI ROMANI CONTRO IL COLOSSEO DELLO SCARPARO 5- IL FALLITO TENTATIVO DI ORSI/MARONI DI SILURARE GUARGUAGLINI (LETTA NON PERDONA)

1- L'EX COMUNISTA CHE STA METTENDO NEI PASTICCI GHIZZONI CON PALENZONA
Ai piani alti di Unicredit Federico Ghizzoni e i due alani Paolo Fiorentino e Roberto Nicastro stanno lavorando ventre a terra sul piano industriale che dovrà essere presentato a metà novembre.

La data esatta non è stata ancora fissata e incerta rimane l'entità dell'aumento di capitale che ormai viene dato per scontato. Secondo le case d'affari internazionali Unicredit ha bisogno di rafforzare il suo patrimonio con un'iniezione di 7-8 miliardi, in modo da far fronte alle richieste che arrivano dai centri della finanza europea e alleggerire il peso delle svalutazioni su alcune partecipate dell'Est europeo.

Al buon Ghizzoni, che nonostante l'impegno non perde il colore roseo della carnagione, non interessano le voci sulle sorti della As Roma e nemmeno le intenzioni del suo collaboratore Maurizio Beretta che continua a rinviare le dimissioni dalla presidenza della Lega Calcio. A dargli fastidio in queste ore è una vicenda piccola dal punto di vista economico, ma delicata sotto il profilo politico.

Sembra infatti che il fantomatico dirigente di Unicredit che si fa chiamare "ministro" e si avvale di due bellissime collaboratrici di nome Elena e Barbara, abbia liquidato su due piedi l'economista Paolo Savona per affidare la direzione delle riviste scientifiche della banca a un uomo che viene dalle file del Partito Comunista e oggi è molto impegnato nel centro studi del Partito Democratico.

Si tratta del professore Paolo Guerrieri, ordinario di Economia alla Sapienza e vicepresidente dello IAI (Istituto Affari Internazionali). Il suo curriculum dimostra che è stato consulente di molte istituzioni internazionali e artefice di un'intensa attività pubblicistica che lo porta a scrivere sull'"Unità" (l'ultimo articolo è del 9 ottobre).

La faccenda ha dei risvolti delicati che sono già caduti sotto gli occhi dei manager vicini alla Lega, il partito che ha dato una mano a Ghizzoni nella successione ad Alessandro Profumo. La nomina dell'ex-comunista dalemiano Guerrieri alla guida delle riviste scientifiche è destinata a creare una certa irritazione anche nel vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, l'ex-camionista legato da antichi rapporti con l'amico Paolo Savona.

2- SAPETE PERCHÉ ER PATONZA SE NE FREGA DELLE INTEMERATE DI DRAGO DRAGHI?
Mentre sui marciapiedi di via Nazionale volavano le botte e i denti degli "indignati", Mario Draghi ha letto il suo ultimo intervento da Governatore.

Il Presidente Napolitano, la Marcegaglia e i partecipanti al convegno promosso dalla Banca d'Italia sull'economia dal 1861 al 2011, pare che abbiano molto apprezzato il contenuto culturale delle 7 paginette scandite dal Governatore uscente con la sua voce atona. In effetti si tratta di un testo costruito da mani esperte dove un rilievo particolare hanno assunto le riflessioni sul Mezzogiorno, un tema ormai dimenticato.

Dopo le citazioni forbite sulla Venezia del ‘600 e l'Amsterdam del ‘700, Draghi si è spinto a citare Alessandro Manzoni ricordando "la tentazione atavica degli italiani di attendere che un esercito d'Oltralpe risolva i nostri problemi". Lo sguardo di Napolitano si è sollevato dal testo quando il prossimo presidente della BCE, con eleganti giri di parole, ha sferrato le sue botte al governo dicendo che occorre agire con rapidità per "ritrovare quella condivisione di valori comuni che oggi sono messi in sordina dagli interessi di fazioni".

I presenti in sala hanno percepito il malessere che attraversa l'animo del Governatore e del Presidente della Repubblica che si sono battuti senza risparmio di energie per garantire con Fabrizio Saccomanni la continuità al vertice della Banca d'Italia. Nei corridoi dell'Istituto corre voce che in caso di insuccesso molti dirigenti sarebbero pronti a fare le valige, ma ciò che preoccupa soprattutto è l'eventualità che Berlusconi si presenti al Consiglio europeo di Bruxelles del 23 ottobre senza avere sciolto il nodo della candidatura.

I messaggi contenuti nel testo pronunciato ieri da Draghi si scontrano con i giudizi che circolano nelle stanze agitate di Palazzo Chigi dove a cuor leggero si dice che il Presidente Patonza considera la nomina del nuovo Governatore un problema quasi secondario. Per portare acqua a questo ragionamento c'è chi fa riferimento al ruolo della Bce che in caso di novembrino decollo del Fondo Salvastati vedrebbe drasticamente ridimensionato il suo ruolo di acquirenti di titoli Btp.

L'indifferenza attribuita a Berlusconi troverebbe infine un punto di forza nell'ipotesi che il Cavaliere e Giulietto saranno costretti per necessità a convivere. E in questo caso anche Mimmo Siniscalco, che non è inviso al popolo pidiellino come Grilli, visto come ombra di Giulietto, al Presidente Patonza potrebbe andar bene. (Non sanno che tra Mimmo e Giulietto è scoppiata la pace). La nomina è prevista entro il 23 ottobre quando Berlusconi salirà a Bruxelles per il Consiglio Europeo dove troverà un agguerrito Sarkozy che vuol sapere quando si toglierà dai piedi Bini Smaghi per far posto a un francese.

3- DA TOTI A SCARPELLINI, COSTRUTTORI ROMANI CONTRO DIEGO LAQUALUNQUE
Avviso ai naviganti N.2: "Si avvisano i signori naviganti che i costruttori romani sono sul piede di guerra per il restauro del Colosseo.

Sembra infatti che Dieguito Della Valle abbia intenzione di affidare i lavori all'impresa Sac della famiglia Cerasi. I big come Toti, Scarpellini, Navarra e Parnasi ritengono che i giochi siano fatti e si chiedono se un'operazione del genere si possa concludere senza una gara pubblica".

4- IL FALLITO TENTATIVO DI ORSI/MARONI DI SILURARE GUARGUAGLINI (LETTA NON PERDONA)
Avviso ai naviganti N.2 " Si avvisano i signori naviganti che nel Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica previsto per domani, non ci sara' alcun ribaltone. Nelle ultime ore si era sparsa la voce che i due consiglieri inseriti dalla Lega e dal ministro Maroni (Franco Bonferroni e Silvia Merlo) avrebbero avuto l'intenzione di "sfiduciare" il comandante supremo Guarguaglini e di rimettere in discussione le deleghe. Il tentativo sembra rientrato per l'ingenuità di Bobo che avrebbe chiesto, per il blitz del suo Orsi, un aiutino a Gianni Letta, che da sempre è il grande sponsor e protettore di Guarguaglione. Una telefonatina dell'Eminenza Azzurrina a Tremonti e il ribaltone di Orsi è finito nel cestino".

 

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