1- SCOVATO IL VERO IDEOLOGO DE ‘’LA REPUBBLICA DELLE IDEE’’. “PRADA METTE IN PASSERELLA LA PARITÀ UOMO-DONNA”, SI LEGGE IN UN BEL SERVIZIONE SU DUE PAGINE. “MIUCCIA NON AMA LA PAROLA ‘UNISEX’ MA LUI E LEI ATTINGONO ALLO STESSO GUARDAROBA CON POCHI CAPI MESCOLATI TRA LORO IN MANIERA DIVERSA”. TIPO CHE LE MUTANDE SONO LE STESSE, MA LUI SE LE METTE IN TESTA INSOMMA, LA SOBRIETÀ AI TEMPI DEL RIGOR MONTIS. “L’UNICA CONCESSIONE CHE PRADA FA ALLA DONNA È LA PELLICCIA ESTIVA DI VISONE”. ECCO, CON LA PELLICCIA ESTIVA DI VISONE ABBIAMO DAVVERO DETTO TUTTO 2- LE GRANDI BANCHE MONDIALI HANNO RICOMINCIATO A GIOCARE PESANTE SUI DERIVATI. ANZI, FORSE NON AVEVANO MAI SMESSO, A DISPETTO DEL CRAC LEHMAN. INTANTO, IN EUROPA, CHI LA SA LUNGA CONTINUA A COMPRARE ORO E AD ESPORTARE CAPITALI 3- OSCAR LUIGI SCALFARO, VINCENZO PARISI (EX CAPO DELLA POLIZIA) E FRANCESCO DI MAGGIO (EX VICE DEL DAP). TRATTATIVA STATO-MAFIA, LA PISTA PERFETTA. LA PISTA DEI MORTI

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN...
Hanno ricominciato a giocare pesante. Anzi, forse non avevano mai smesso, a dispetto del crac Lehman e come dimostra il cagotto di questi giorni su Jp Morgan. Ma le grandi banche sono state aiutate in ogni modo, con il denaro dei cittadini e con norme di favore come le garanzie pubbliche sui loro bond. Adesso arriva una nuova estate di paura e ad agosto.

Con i mercati meno frequentati e più volubili, scommettiamo che si balla di nuovo? E scommettiamo che in autunno, tra Tobin tax e patrimoniali di vario genere, si ballerà ancora di più? Intanto, nella vecchia Europa, chi la sa lunga continua a comprare oro e ad esportare capitali. Mentre i governi rincoglioniscono le plebi di euro-vertici e di pomposi summit-mondiali che dovrebbero risolvere tutti i problemi del pianeta.

L'allarme lo lanciano i governatori delle banche centrali, non esattamente gli ultimi pirla, ma da noi solo la Stampa lo raccoglie con la dovuta attenzione. "Banche, nuovo allarme. Torna il rischio derivati", si legge in prima pagina. E dentro (p. 9): "La Banca dei regolamenti internazionali, che opera come una specie di banca centrale delle banche centrali, lancia un allarme: le grandi banche mondiali sono tornate a speculare sui mercati alla vecchia maniera, come se anni di crisi non avessero insegnato niente, e ora che si profila il pericolo di nuovi crac in stile Lehman Brothers, se un disastro come quello si ripetesse in una situazione generale che nel frattempo si è deteriorata, andrebbe a finire molto peggio (...).

La Bri deplora la reticenza del sistema finanziario e l'incapacità dei governi (...) Nel rapporto si biasima che gli istituti di credito non abbiano fatto sufficiente pulizia nei bilanci né ricapitalizzato a dovere, confidando troppo sugli aiuti degli Stati".

2 - IL SENSO DI GHIZZONI PER LE ESPOSIZIONI...
Banche reticenti e governi incapaci, minchia! Gli altri giornali registrano con un certo fastidio questa notiziola che rischia di far girare le palle a milioni di euro-contribuenti. Repubblica però si segnala per la mega-sbrodolata di Ghizzon Ghizzoni, intervistato su Affari&Sfiganza come fosse un premio Nobel dell'economia. Il capoccione di Unidebit disegna analisi planetarie, concede previsioni, stila pagelle e detta ricette. Poi, proprio alla fine dell'intervista, gli tocca improvvisamente una domanda.

"Quanto vi costerà l'operazione Fonsai?". Rispostona: "Vedremo alla fine, se andrà in porto come io credo la fusione con Unipol e come andrà in porto. Abbiamo ereditato un'esposizione importante e il nostro obiettivo...". Abbiamo ereditato un'esposizione importante? Cioè, tipo che stavate giocando a Monopoli, avete pescato un "imprevisto" e c'era scritto: "E' morto un lontano parente. Ereditate l'esposizione con i Ligresti". Il parente era Alessandro Profumo, naturalmente.

3 - SCHERZI DI PASSERA...
Come si esce dalla crisi? Semplice: alla solita maniera, con cemento e mattone. Del resto, erodere e devastare sempre di più il territorio è il modo migliore per chiudersi anche la via di fuga del turismo. Ma la vera novità è che il famoso decreto sviluppo di Airone Passera arriva bello sgasato e fuori tempo. Lo sanno perfino a Repubblica, ma per capirlo bisogna giocare ai puzzle.

"Crescita, arriva il ‘piano città'. Due miliardi per i capoluoghi", esulta in prima pagina il giornale un tempo paladino dell'ambiente (tendenza Fai) e dell'ecologia (tendenza Sorgenia). "Nuovi quartieri e infrastrutture. Nel Piano città per la crescita due miliardi e 100mila posti. Ecco i progetti sul tavolo del governo". Wow! Firenze: "Mega-parcheggio e piazza giardino per far decollare il Teatro del Maggio".

Bologna: "Alloggi sociali, scuola e centri culturale; così verrà riqualificato un quartiere". Bari: "Urban center, bacino nautico e acquario per rilanciare il San Girolamo-Fesca". Napoli: "Porto, Centro direzionale e Vigliena: la zona orientale cambierà volto". Roma: "Con la valorizzazione di Pietralata rinasce il sistema direzionale orientale". Genova: "Dalle banchine alla metropolitana, i trasporti al dentro della pianificazione" (Repubblica, pp. 6-7).

Bene, ma come sono stati costruiti questi famosi "due miliardi" sbandierati dalla Repubblica delle Idee (di cemento)? Vicino a ogni città è riportata una cifra. Firenze: 27 milioni. Bologna: 26. Bari: 43. Napoli: 55. Roma: 33. Poi arriva Genova con i suoi "862 milioni". Allora viene il dubbio: ma a Roma c'è il primo governo Parodi-Pittaluga e non ce n'eravamo accorti? Il giochino è che sono "i fondi richiesti allo Stato". Non quelli stanziati.

Poi uno si prende Affari&Sfiganza, il supplemento economico di Repubblica, ed è costretto a leggere: "La truffa del mattone nel decreto sviluppo". Un bel pezzo di Massimo Giannini, in cui si fa notare che proprio in settimana uno che se ne intende, Francesco Gaetano Caltagirone, ha raccontato: "A maggio abbiamo venduto un quarto degli appartamenti costruiti rispetto a maggio 2011: abbiamo dovuto fermare i programmi di nuove costruzioni, perché di questo passo impiegheremmo quattro anni per collocare il costruito".

4 - IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI...
"Monti preoccupato verso il vertice. E' scontro nella maggioranza. Alfano: non vogliamo votare. Pd: giocate sulla pelle degli italiani" (Repubblica, p. 14). "Il ritorno di Berlusconi spacca il Pdl. Si mobilitano gli scudieri di Angelino" (Repubblica, p. 15). "Senza Di Pietro, con l'Udc. Bersani si prepara e svecchia le liste Pd" (Corriere, p. 11). "Monti e la tenaglia dei partiti. Il premier avrebbe voluto portare la riforma del lavoro e la spending review al summit europeo del 29 giugno. I tagli però sono slittati e Pd e Pdl già chiedono modifiche al Professore: saranno accontentati?" (Stampa, p. 14). "I timori di Bersani: stanno minando Monti" (Messaggero, p. 7). "Alfano: avanti con le primarie. ‘Silvio candidato? Lo dirà lui'. L'ex premier convinto che il suo ruolo per raccogliere consensi non ostacoli la corsa interna. La Gelmini: ‘Conciliare le due linee" (Giornale, p. 6). La Gelmini, cazzo! Ci eravamo dimenticati della Gelmini.

5 - CELESTE COME IL CIELO DI MILANO...
"Sanità, su Formigoni un altro sospetto. ‘Pressioni per un appalto da 1,1 milioni'. L'accusa di un medico. Nell'inchiesta già indagato Lucchina. L'indagine riguarda i ‘bandi su misura' per le sperimentazioni diagnostiche degli ospedali" (Repubblica, p. 10). "Daccò, giallo su 10 milioni in contanti. Il giro dei soldi dalla Maugeri allo yacht. Formigoni insiste: nessun avviso" (Corriere, p. 16). "Formigoni, in conti e mail tutti gli affari del Pirellone. Il governatore insiste: immune da qualunque reato" (Messaggero, p. 9). Autoimmune, più che altro.

6 - NON SONO STATO, IO...
Ancora qualche strascico giornalistico per un vertice di maggioranza di vent'anni fa. "Stato-mafia, giallo sulla lettera che dette il via alla trattativa. ‘Sparita dagli archivi del Colle'. D'Ambrosio a Mancino: l'ho cercata, non si trova più" (Repubblica, p. 18). Piccola previsione di questa modesta rassegna: l'indagine è vicina a una coraggiosa svolta e imboccherà presto una pista a sorpresa. A trattare con Cosa Nostra furono Oscar Luigi Scalfaro, Vincenzo Parisi (ex capo della Polizia) e Francesco Di Maggio (ex vice del Dap). Oh cavolo, ma sono tutti morti. Ecco, appunto. E' la pista perfetta. La pista dei morti.

7 - FREE MARCHETT...
Scovato il vero ideologo de la Repubblica delle Idee. "Prada mette in passerella la parità uomo-donna", si legge in un bel servizione su due pagine (28-29). Scrive la politologa Laura Asnaghi: "Miuccia Prada prende in contropiede tutti e insieme all'uomo fa sfilare anche la donna. Vestono allo steso modo, con le scarpe basse. Come dire: almeno sulla passerella uomo e donna pari sono. Prada non ama la parola ‘unisex' ma lui e lei attingono allo stesso guardaroba (ma allora sono comunisti? ndr): essenziale, rigoroso, con pochi capi mescolati tra loro in maniera diversa".

Tipo che le mutande sono le stesse, ma lui se le mette in testa. Va bene, comunque le parole chiave sono "essenziale e rigoroso". Insomma, la sobrietà ai tempi del Rigor Montis. "L'unica concessione che Prada fa alla donna è la pelliccia estiva di visone". Ecco, con la pelliccia estiva di visone abbiamo davvero detto tutto. O quasi, perché poi apriamo il Messaggero e ci capita di leggere questo squarcio di Miuccia-pensiero: "Volevo tornare alla semplicità. Volevo azzerare, resettare tutto. Fare pulizia. Basta cercare nel passato, basta citare". Ma chi sei? Renzi che parla di Veltroni e D'Alema?

colinward@autistici.org

 

 

Lehman Brothersjp morganDERIVATIGHIZZONI MARCHIONNE alessandro-profumoSalvatore LigrestiFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE ALFANO, BERSANI, E MONTI A CERNOBBIOPIERLUIGI BERSANI A FIORENZUOLA D'ARDA.MARIA STELLA GELMINI IL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONI LORIS D AMBROSIO

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...