maria callas

SE LA SENTE CALLAS! “NON AMO LA MIA VOCE: NON CAPISCO PERCHÉ QUALCUNO LA VOGLIA ASCOLTARE” – 100 ANNI FA NASCEVA MARIA CALLAS, LA "DIVINA" DELLA LIRICA. IL RITRATTO DI CAMILLA CEDERNA, APPARSO NEL 1968: LE SCENE ISTERICHE PRIMA DI ANDARE IN SCENA, LA RIVALITÀ CON RENATA TEBALDI (“PARAGONARMI A LEI? SAREBBE COME PARAGONARE LO CHAMPAGNE CON LA COCA-COLA”) E LO SCANDALO DEL GIUGNO 1958 QUANDO, AL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA, ALLA PRESENZA DELL’ALLORA PRESIDENTE GRONCHI, CALLAS NON SI PRESENTO' PER IL SECONDO ATTO INFASTIDITA DA QUALCHE FISCHIO TANTO DA DOVER ESSERE SCORTATA ALL’USCITA DAI CELERINI... - I LIBRI

Crocifisso Dentello per il Fatto Quotidiano - Estratti

pasolini maria callas bacio

 

“Non mi piace la mia voce. Non capisco perché qualcuno la voglia ascoltare”. Così Maria Callas, nata a New York il 2 dicembre 1923, era solita civettare in più di una intervista. La sua voce – oggi eternata su 70 cd in un cofanetto Emi Classics – è stata invero la più mitizzata. Il centenario della nascita, scandito da celebrazioni a ogni latitudine, conferma quanto il suo nome basti da solo a simboleggiare l’opera lirica del Novecento.

 

Figlia di un farmacista greco emigrato, dopo la separazione dei genitori torna in patria con la madre e la sorella. È al conservatorio di Atene che scopre e affina il suo talento ma è con il riapprodo in Usa che perfeziona la sua tecnica per poi infine trovare la consacrazione in Italia. Nel corso degli anni 50 incarna alcune tra le più grandi figure femminili del melodramma.

MARIA CALLAS 3

 

Luchino Visconti firmerà da regista i suoi trionfi con la Sonnambula e La traviata. La sua presenza scenica incanta gli spettatori perché “non si sa dove finisce la voce e dove comincia l’interpretazione drammatica”. Negli anni 60 è protagonista assoluta delle cronache mondane.

 

Sposata con l’imprenditore Meneghini, lo lascia travolta dalla passione per l’armatore greco Aristotele Onassis, il quale qualche anno più tardi le preferirà Jacqueline Kennedy. Callas tenta la carta del cinema d’autore. Pasolini la sceglie, muta e ieratica, per il suo film Medea del 1969. Negli anni 70 si ritira via via dalla scena pubblica per poi morire a causa di un arresto cardiaco a soli 53 anni nel settembre del 1977.

 

MARIA CALLAS ONASSIS

Una biografia che ha ispirato il grande schermo. Basti pensare all’omaggio implicito di Fellini nel suo E la nave va o a Callas Forever di Zeffirelli con Fanny Ardant. In una Scala blindata proprio in questi giorni le riprese di un film che vede protagonista Angelina Jolie nei panni del soprano.

 

Il teatro italiano la celebra tra oggi e domani con due eventi in suo onore.

Al Piccolo di Milano con Concita De Gregorio in dialogo con Umberto Galimberti e il giallista greco Markaris.

 

Al Palladium di Roma con un’opera realizzata dai compositori Moretti e Piersanti e dal poeta Valerio Magrelli: Kalós-Callas: collage. È la bibliografia su Maria Callas tuttavia a destare impressione. Si contano a centinaia i titoli a lei consacrati che ne fanno una star anche dell’editoria libraria. Tra volumi fotografici sul suo look, ricettari, graphic novel, svariate le biografie, inclusa una illustrata per ragazzi.

 

MARIA CALLAS 3

Svariati anche gli epistolari. Da segnalare almeno Io, Maria. Lettere e memorie inedite, a cura di Tom Volf, targato Rizzoli.

 

Se Alfonso Signorini firma per Mondadori Troppo fiera, troppo fragile, l’editore Quodlibet ha mandato in libreria Mille e una Callas. Voci e studi, nel quale studiosi di rango analizzano “l’anatomia vocale”.

 

mille e una callas luca aversano jacopo pellegrini

Tre uscite recenti ne perpetuano il mito e sono una traccia utile per ripercorrerne la parabola. Il critico francese René de Ceccatty nel suo Maria Callas (Neri Pozza) scrive: “Il suo timbro e il suo stile sono diventati un logo, come la gonna di Marilyn sollevata dal passaggio della metropolitana”.

 

Nottetempo ripubblica, a cura di Irene Soave, Maria Callas di Camilla Cederna, apparso nel 1968. È un ritratto impietoso, distillato della penna caustica della giornalista. Pagine che raccontano le bizze della diva con gli impresari, le scene isteriche prima di andare in scena, la rivalità con Renata Tebaldi (“Paragonarmi a lei? Sarebbe come paragonare lo champagne con la Coca-Cola”).

 

maria callas camilla cederna

Cederna ricorda lo scandalo del giugno 1958 quando, al Teatro dell’Opera di Roma, alla presenza dell’allora presidente Gronchi, Callas non si presenta per il secondo atto infastidita da qualche fischio tanto da dover essere scortata all’uscita dai celerini tra le proteste degli spettatori. Annarita Briganti firma per Cairo Maria Callas. La Diva umana. Qui la biografia è scandagliata da una prospettiva simpatetica, che accoglie e comprende tutte le fragilità dell’artista: “Una bambina, una ragazza, una giovane donna non amata da grande si sentirà sola”

troppi fiera troppo fragile il romanzo della callas alfonso signorini

 

pasolini maria callas 1pasolini callasMARIA CALLAS 3MOSTRA MARIA CALLAS MILANO SCALALUCHINO VISCONTI MARIA CALLASMARIA CALLASmaria callasmaria callas sul set di medeamaria callasvittoria e giovanni leone con maria callas al teatro regio di torinomaria callas 34zeffirelli callasmaria callas la diva umana

(...)

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…