
LO STREAMING DEI GIUSTI - HO GIÀ VISTO LA SETTIMA PUNTATA DI “THE STUDIO”, SERIE TV COSTRUITA SULLE PAZZIE DEI CASTING CON PROBLEMATICHE RAZZIALI - OTTIMA LA PRIMA PUNTATA DI “L’ETERNAUTA”, TRATTA DA UNA CELEBRE GRAPHIC NOVEL ARGENTINA DI FINE ANNI ’50 - PER RIFARMI GLI OCCHI HO VISTO BEN TRE FILM ITALIANI. “NON MI MUOVO!”, “FILUMENA MARTURANO” E “L’AVVENTURIERA DEL PIANO DI SOPRA” - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Io ho già visto la settima puntata di “The Studio” su Apple tv+. Devo dire che se superate un primo impatto, perché è troppo legata al cinema americano e ai suoi modelli, è molto divertente. Perché è costruita sulle pazzie dei casting con problematiche razziali.
Se metto un nero come Ice Cube protagonista di un cartone animato e poi metto come sua compagna una donna asiatica come Sandra Oh offendo le donne nere. Se scelgo tutti neri i protagonisti non ha senso avere sceneggiatori bianchi. E gli ebrei come vengono considerati? E i messicani…
Il fatto divertente è che mentre i producer e la casting dello studio si fanno tutti questi problemi non capiscono che stanno toccando un merdone peggiore, che noi ancora non conosciamo, credo. Quello dell’intelligenza artificiale. Perché peggio di un casting sbagliato c’è solo fare un film animato o non animato con l’AI. Ora. Non esiste un’altra serie come “The Studio” di Seth Rogen e Evan Goldberg per capire e ridere delle pazzie attuali del cinema. Ma anche delle sue nuove regole etiche da osservare.
Ho visto anche su Netflix l’ottima prima puntata delle serie argentina “L’eternauta”, diretta da Bruno Stagnaro con Ricardo Darin tratta da una celebre graphic novel argentina di fine anni ’50. Incredibilmente non è solo il modello di tanto cinema post-atomico moderno, ma inizia con un black out identico a quello che ha oscurato pochi giorni fa la Spagna. Aiuto! Girata benissimo, con effetti speciali veri. Aspetto di vedere il resto, ma leggo ottime recensioni ovunque.
Per rifarmi gli occhi ho visto ben tre film italiani. “Non mi muovo!” di Giorgio Simonelli con i Tre De Filippo, e vecchi attori come Mino Doro e Virgilio Riento, tratto da una commedia non di Eduardo ambientata a Napoli ma girata a Roma in piena guerra, siamo nel 1943. Eduardo recita un ruolo che sarebbe stato più adatto a Totò, Peppino fa una macchietta e Titina compare poco. Ma gli scontri tra Eduardo e Riento come portiere fanno molto ridere. Mai visto. Poi ho visto, di seguito, lo spettacolare “Filumena Marturano” diretta da Eduardo nel 1951 con Titina protagonista assoluta. L’ho trovato meraviglioso.
Alla faccia della versione a colori con Sophia Loren e Marcello Mastroianni diretta da Vittorio de Sica, che è più popolare, ma è davvero poca cosa a confronto. Tina Pica poi, che si esibisce nel numero con il frigorifero nuovo, “non perde un colpo!” è uno spasso. Capovolge la drammaticità di qualsiasi scena.
Infine ho visto una rarissima vecchia commedia di Raffaello Matarazzo, “L’avventuriera del piano di sopra” con Vittorio de Sica, meraviglioso, e una conturbante Clara Calamai protagonisti. Storia semplice. Calamai, moglie in fuga da marito geloso, Camillo Pilotto, entra nella camera di un uomo sposato, De Sica, con moglie gelosa, Giuditta Rissone, che è appena partita per il matrimonio della sorella. De Sica si bilancia tra un po’ di gallismo italiano e un po’ di signorilità. La Calamai provoca non poco. Scritto da Matarazzo con Edoardo Anton e Riccardo Freda, girato nel 1941.
the studio
filumena marturano
vanessa scalera massimiliano gallo filumena marturano 3
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