LA RIVINCITA DELLE BUZZICONE! - LA TENNISTA AMERICANA TAYLOR TOWNSEND, NONOSTANTE LA PANZA RINFORZATA, VINCE E SCALA LA CLASSIFICA MONDIALE - LA RIVISTA “LANCET” LANCIA L’ALLARME: NEL MONDO AUMENTANO GLI OBESI, SONO QUASI 2 MILIARDI

1 - TAYLOR, SOVRAPPESO E VINCENTE L'AMERICA NON VOLEVA CHE GIOCASSE
Gaia Piccardi per il "Corriere della Sera"

«Vai cicciottella! Sono fiero di te: stai vivendo il tuo sogno così come sei...». Il tweet dell'ultrà, il primo di tanti, risale all'inizio di maggio, quando fu certo che lei, la tennista 18enne americana Taylor Townsend, cicciottella, avrebbe partecipato al campionato del mondo sulla terra battuta.

Il Roland Garros. Noi l'abbiamo scoperta mercoledì, quando le rotondità della numero 205 della classifica mondiale hanno surclassato il nasino all'insù e l'asciuttezza da taglia 40 dell'enfant du pays , la beniamina di casa Alize Cornet, assicurando alla sorpresa oversize del torneo un ghiotto terzo turno, oggi, contro la spagnola Carla Suarez Navarro, una tipetta vivace che tenterà di sbranare Taylor prima di essere pappata.

Fin qui, la nuda cronaca. Poi, c'è tutto il resto. Le occhiate impudiche del pubblico pagante, a Parigi schizzinoso anzichenò, abituato ai muscoli torniti di Serena Williams, al viso di porcellana di Ana Ivanovic e al fisico da modella di Maria Sharapova, la divina che in un ipotetico e futuribile quarto di finale potrebbe incrociare la Townsend in un match da tutto esaurito: Usa contro Russia, bianca contro nera, magra contro rotonda e via dicendo, quasi un reality show più vero del vero.

I commenti delle colleghe (l'italiana Flavia Pennetta, che ha battuto Taylor al torneo di Indian Wells, vinto recentemente: «A vederla non sembra per niente in forma, però si muove meglio di quanto immagini ed è potentissima»).

E il dibattito esploso sui social network: una così, prototipo dell'anti-atleta, fa bene o male al tennis? Monica Vaillant, ex pallanotista, psicologa dello sport, non ha dubbi: «Intanto una ragazza che non è come la società le dice di essere, già mi piace... Forse il peso in eccesso la limiterà nel prossimo futuro, probabilmente non vincerà il Roland Garros, però ha mostrato di saper fare il suo sport, in cui oltre all'aspetto atletico contano tecnica e testa, che non le mancano.

È assurdo anche solo pensare che con quel look non avrebbe nemmeno dovuto presentarsi a Parigi...». Ma quanto pesa Taylor Townsend? L'annuario del tennis omette altezza e chili, però non è raro nel caso di atlete giovani, appena affacciatesi sulla ribalta del professionismo (Parigi è il suo primo Slam della carriera) e in rapido, e vertiginoso, cambiamento fisico.

I problemi di peso dell'americana, che ufficiosamente sfiora gli 80 kg per 170 cm, erano noti alla federazione statunitense già nel 2012, quando Taylor, conquistato l'Australian Open juniores a 15 anni, si preparava ad affrontare l'Open Usa di categoria da favorita. Fu il Wall Street Journal , a quel punto, a far esplodere un caso di discriminazione di cui negli Usa si parlò parecchio. «La federtennis ha detto che non mi pagherà le spese d'iscrizione al torneo e di viaggio - raccontò la tennista -. Non vogliono che io partecipi. Vogliono che io mi concentri sulla mia forma fisica...». Fu la madre di Taylor, Sheila, a permettere alla figlia di giocare il torneo (dove arrivò nei quarti).

E a fine stagione la Townsend mollò gli allenatori federali per accasarsi da una vecchia conoscenza del tennis statunitense, la finalista di Wimbledon ‘90 Zina Garrison, difesa dai commentatori sportivi, dai talk show («Is she too fat to play?» era la domanda rivolta ai telespettatori) e dagli atleti, Serena Williams in testa: «È una tragedia. Chiunque merita di giocare a tennis.

Soprattutto un'afroamericana, la cui vita negli Usa non è mai in discesa. Le atlete hanno forme del corpo, taglie e colori diversi. Non deve essere un problema». La difesa della federazione, affidata a Patrick McEnroe («C'è un malinteso: non è una questione di taglia ma di benessere della ragazza: siamo preoccupati per la sua salute a lungo termine...»), fratello del mitico John, arrivò fuori tempo limite, quando il caso era già deflagrato.

Talentuosa, mancina, evidentemente limitata negli spostamenti, Taylor ha l'abitudine di leggere i suoi appunti al cambio di campo: «Cosa c'è scritto? Segreto. Ma è un'abitudine che mi aiuta a restare concentrata». Per salire in classifica (è numero 205) dovrà lavorare: «Se giochi sovrappeso sei a rischio infortuni - fa notare Raffaella Reggi, ex n.13 del mondo, la pioniera delle nostre donne d'esportazione -.

Ma toccarle il cibo, rischiando di alterare i suoi equilibri psicofisici, non sarà facile. La realtà del tennis femminile moderno è questa: c'è posto per tutte». Oggi che Taylor Townsend campeggia, sorridente e paffuta, sulle pagine di tutti i giornali, l'occasione di trasformare la sua storia in una parabola edificante, con lieto fine come nei film di Frank Capra, è irresistibile.

«Accettandosi così com'è, contro tutto e tutti, è diventata più forte come persona e come tennista» garantisce la Garrison. La stessa Taylor ci mette del suo: «Se quello che ho passato per arrivare fino a Parigi è d'ispirazione per gli altri, sono felice». E il ruolo dell'icona, questa è la grande novità che la riguarda, le calza a pennello.

2 - OBESITÀ DA RECORD IN USA, ASIA E AFRICA L'ALLARME È GLOBALE
Silvia Bencivelli per "la
Repubblica"

Sempre più grassi, uomini, donne e bambini, di tutto il mondo. E poco altro da aggiungere, se non i numeri di un allarme globale. È il risultato di uno studio senza precedenti pubblicato sull'ultimo numero della rivista medica Lancet, che ha analizzato i dati provenienti da 188 paesi del pianeta negli ultimi trent'anni e ha registrato un aumento del numero delle persone obese e sovrappeso da 857 milioni nel 1980 a 2,1 miliardi nel 2013.

Cioè, oggi, a essere troppo grasso è un abitante della Terra su tre. Non solo nei paesi sviluppati ma anche in quelli emergenti. In nessun paese le campagne di prevenzione hanno funzionato, osservano i ricercatori, e quindi "l'obesità è diventata una delle sfide principali per la salute mondiale".

La ricerca fa parte del Global Burden of Disease Study, un progetto sulla salute pubblica lanciato nel 1990 dall'Organizzazione mondiale della sanità e dalla Banca mondiale per valutare il peso delle malattie sulle nostre vite. Nel caso di sovrappeso e obesità, per esempio, il Global Burden of Disease Study del 2010 li indicava come causa di 3,4 milioni di morti in un anno.

Morti a causa di malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, ma anche vittime di disturbi osteoarticolari, ginecologici, digestivi e di molti tipi di tumore. I dati pubblicati oggi, raccolti e studiati da quasi 150 scienziati di tutto il mondo anche grazie alla Bill & Melinda Gates Foundation, sono ancora più allarmanti perché descrivono una situazione che non fa che peggiorare.

Gli adulti in sovrappeso o francamente obesi sono passati in poco più di trent'anni da essere il 29% della popolazione maschile al 37%, e dal 30% di quella femminile al 38%. Lo stesso vale per i bambini, che, soprattutto nei paesi poveri, stanno rapidamente diventando sempre più grassi. Poi ci sono i record: a Tonga più del 50% degli adulti è obeso.

Ma se si considerano solo le donne il primato è anche di Kuwait, Kiribati, Stati Federati di Micronesia, Libia, Qatar e Samoa. Il numero più alto di obesi abita ancora negli Stati Uniti (dove un adulto su tre è troppo grasso), già tallonati dai paesi emergenti come India e Cina (insieme, i due ospitano il 15% di tutti gli obesi del mondo). In generale l'aumento peggiore è stato osservato nei paesi in via di sviluppo.

Con una nota interessante: "nei paesi sviluppati gli uomini sono sovrappeso più delle donne, mentre in quelli in via di sviluppo sovrappeso e obesità sono più frequenti nelle donne che negli uomini". Infatti, in testa ai paesi dove le donne sono sempre più obese, troviamo Egitto, Arabia Saudita e Honduras.

Unica nota positiva, a volerla proprio trovare, è che "il tasso di aumento di sovrappeso e obesità è stato maggiore tra il 1992 e il 2002, ma sta rallentando nell'ultimo decennio specialmente nei paesi sviluppati", scrivono gli scienziati. E questo rifletterebbe, sebbene con una certa pigrizia, l'interessamento degli stati che si sono impegnati di fronte all'Oms a frenare l'emergenza entro il 2025. Ma si sta facendo ancora troppo poco: "a differenza degli altri rischi maggiori per la salute globale, come il tabacco e la malnutrizione infantile, - ha spiegato infatti Emmanuela Gakidou dell'Università di Washington e firma della ricerca - l'obesità globale non sta affatto decrescendo".

 

 

TAYLOR TOWNSEND TAYLOR TOWNSEND TAYLOR TOWNSEND TAYLOR TOWNSEND TAYLOR TOWNSEND TAYLOR TOWNSEND TAYLOR TOWNSEND TAYLOR TOWNSEND TAYLOR TOWNSEND

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)