diritti tv calcio

TIM PRONTA A DIRE ADDIO A DAZN: SKY E AMAZON ALLA FINESTRA - L'ULTIMO CAMPIONATO HA REGISTRATO UN'EMORRAGIA DI ASCOLTI: L'INTERA SERIE A HA PERSO IL 30% E, PEGGIO, DAZN HA PERSO 70 MILIONI DI TELESPETTATORI RISPETTO A SKY: -38% - UN BAGNO DI SANGUE ANCHE PER TIM CHE DOPO L'ACCORDO HA DOVUTO ACCANTONARE 540 MILIONI. ORA L'AD LABRIOLA PUNTA A RINEGOZIARE I TERMINI – MA SKY…

Giuliano Balestreri per “la Stampa”

 

tim dazn

Liberarsi di Dazn. Del contratto blindato lasciato in eredità dall'ex amministratore delegato, Luigi Gubitosi, e del flop registrato dall'accordo di esclusiva tra l'ex monopolista e la pay tv in streaming nella prima stagione in cui hanno trasmesso la Serie A.

 

Un accordo per il quale, nell'inverno 2021, Tim mise sul piatto poco più di un miliardo di euro e per il quale alla fine dello scorso anno ha dovuto accantonare 540 milioni di euro. Insomma, quella che doveva rivelarsi la killer application che avrebbe portato la fibra nelle case di tutti gli italiani con un boom di abbonamenti trainato dal calcio si è trasformata in una delusione. E adesso, mentre l'amministratore delegato Pietro Labriola è impegnato nella partita della rete unica, i consulenti sono al lavoro per mettere sul mercato Dazn alleggerendo le casse della società.

tim dazn

 

Tim ne ha parlato con Sky e con Amazon e ha sondato i soggetti del settore per capire chi potesse essere interessato a subentrare ed è qui che sorgono i problemi. L'ultima stagione, per quanto combattuta fino all'ultima partita, dallo scudetto alla retrocessione, ha registrato un'emorragia di ascolti.

 

Colpa - soprattutto - di Dazn e della sua allergia alla rilevazioni degli ascolti. Una resistenza che condivide con tutti gli Ott, da Disney a Netflix fino ad Amazon Prime, ma che rende ancora più complicato capire quanto valgano davvero le sette partite a settimana che Tim e Dazn si sono aggiudicate in esclusiva investendo 840 milioni di euro l'anno per il triennio 2021-2024.

 

diletta leotta

L'istruttoria Agcom ha prima rivelato che gli ascolti dichiarati dalla piattaforma fossero più alti del 50% rispetto a quelli reali e poi ha disposto che la certificazione dell'audience fosse «garantita da un Jic operante sul mercato nazionale in grado di produrre un dato univoco, trasparente e certificato di total audience in conformità alla regolamentazione vigente».

 

Sottolineando che «l'implementazione di questa soluzione deve essere avviata tempestivamente allo scopo di consentirne l'effettività dall'avvio della stagione sportiva 2022/2023». Dazn, però, ha atteso la fine del campionato prima di adeguarsi con il risultato che secondo Auditel l'intera Serie A ha perso il 30% degli ascolti. E, peggio, Dazn ha perso 70 milioni di telespettatori rispetto a Sky (-38%) nella stagione 2020/2021. D'altra parte gli abbonamenti non sono mai decollati: complici la pirateria e la possibilità di condividere gli account, si sono fermati a quota 2 milioni facendo mancare l'obiettivo globale di gruppo. The Information ha scritto che il gruppo di Lev Blavatnik puntava a quota 13 milioni di abbonati anche grazie alla Serie A, ma si è fermato a 11 milioni con perdite per un miliardo di dollari su 1,4 miliardi di ricavi.

pietro labriola

 

Uno scenario che complica qualsiasi tipo di trattativa.

 

Lo stesso Labriola parlando con gli analisti ha ammesso che le trattative sono in corso per rinegoziare i contratti spiegando che «non ha senso pagare per contenuti esclusivi», ma ha anche riconosciuto che il sentiero è stretto e per questo ha preferito «non scendere nei dettagli».

 

sky diritti tv calcio

Anche perché nel frattempo il contesto è cambiato radicalmente anche per i concorrenti. Se fino a un anno fa Sky sarebbe stata pronta a tutto per trovare un accordo che le permettesse di trasmettere la Serie A, adesso è molto più cauta. Dopo lo choc iniziale, la tv satellitare ha scoperto di poter assorbire il colpo senza troppi problemi: ha perso circa 400mila abbonati e ha visto ridursi gli introiti pubblicitaria, ma i costi operativi sono scesi di più incrementando in questo modo il margine.

 

juve chelsea amazon prime video

Ecco perché Comcast è pronta parlare con Tim e Dazn, ma non ha alcuna intenzione di mettere sul piatto offerte milionarie. Neppure per un'esclusiva. Approccio condiviso anche da Amazon che ha l'interesse di spingere la piattaforma Prime, ma - per il momento - non è interessata all'intero campionato.

len blavatnik 3tim dazn

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…