morricone tornatore

IL TOCCO MAGICO DI ENNIO – MOLENDINI: IL FISCHIO CHE ANNUNCIA PEL DI CAROTA DI RITA PAVONE (“UN PEZZO SEMPLICE E SCEMO”), L'INTRO SINFONICO CHE FA DA APRIPISTA A “GIRA, IL MONDO GIRA” DI JIMMY FONTANA, IL GIRO DI BASSO SPEZZATO CHE INTRODUCE “SAPORE DI SALE”: IN OGNI ARRANGIAMENTO DI MORRICONE C'ERA IL SEGNO DI UN GENIO POPOLARE – IL SEGRETO DEL SUO SUCCESSO: “LA MIA VITA È STATA SEGNATA DALLA PAURA DI RESTARE SENZA LAVORO”. IL BRANO STRACULT “CICCIONA CHA CHA CHA” – IL FILM DI TORNATORE+VIDEO

 

Marco Molendini per Dagospia

 

tornatore morricone

Un mistero buffo circonda l'avventura popolare di Ennio Morricone, un complesso del talento che ha fatto strada al suo successo da rockstar. Ennio, lo splendido film di Giuseppe Tornatore, omaggio postumo, è un capolavoro per stile, profondità, larghezza delle testimonianze, durata (due ore e mezzo che scivolano senza pesantezza).

 

Racconta tutto il possibile e offre gli elementi per provare a svelare quel mistero buffo: spiega perché Morricone è diventato Morricone nonostante il suo carattere schivo, sornione e ironico. Nonostante il suo distacco apparente, quel senso quasi di inadeguatezza che ha provato per molto tempo, come se comporre musiche da film non fosse onorevole, soprattutto per non aver perseguito quello che il suo maestro Petrassi e i suoi colleghi dell’avanguardia musicale si sarebbero aspettati da lui. Alla fine, pur avendolo conosciuto abbastanza bene da almeno quarant’anni, ho capito che il segreto della sua musica nasce proprio da lì, da quel complesso.

ennio morricone

 

Dal fatto di essere dotato di un talento smisurato per l’invenzione melodica, pur negandone l'importanza e il valore, dal grumo di sentimenti antagonisti, dal contrasto fra l'importanza assoluta, quasi religiosa, che ha avuto la musica nella sua vita e il realismo della vita professionale, abituata a affrontare i problemi quotidiani da quando, dopo la guerra, ha dovuto fare la gavetta per mangiare, suonando a 15 anni nei night come le Grotte del Piccione o nell'orchestra del Sistina. Il fare musica per vivere si è trasformato in bulimia professionale.

 

Morricone è stato capace di fare 26 colonne sonore in un anno (1972). E ha scritto arrangiamenti a getto continuo: «Prendevo 20 mila lire a canzone più le royalties sulle vendite. Ero contento. La mia vita è stata segnata dalla paura di restare senza lavoro». Faceva tutto Ennio: per Vianello ha scritto e arrangiato anche un pezzo (non passato alla storia) che si intitolava Cicciona cha cha cha (ha preferito non firmarlo usando lo psedonimo Dan Savio).

tornatore morricone cover

 

Ma in tutti i lavori, anche quelli meno onorevoli e quelli che forse lo disturbavano di più, ricorreva alla sua arte nascosta, alla sua preparazione. Non tanto tempo fa mi aveva confessato: «Scrivevo arrangiamenti che potessero nascondere la mediocrità di certe melodie e rivelare le mie conoscenze tecniche».

 

Ecco, così, la contaminazione, il ricorso al bagaglio di esperienze e conoscenze creative, in particolare quelle fatte con il gruppo sperimentale Nuova consonanza. Ecco l’uso di idee, di insegnamenti e studi profondi (da Stravinsky a Stockhausen) per salvare le banalità di canzoni semplici e popolari, idee che poi sono diventate il marchio Morricone: il barattolo che rotola nella canzone di Gianni Meccia, la macchina da scrivere e la bacinella d’acqua in Pinne fucile ed occhiali, il fischio che annuncia Pel di carota di Rita Pavone («un pezzo semplice e scemo» ce lo ha bollato un giorno), le discese e le risalite ardite dei fiati mescolati alle voci del coro che canta A-A-Abbronzatissima, le trombe che annunciano la magnifica cavalcata di Se telefonando, l'intro sinfonico che fa da apripista a «gira, il mondo gira» di Jimmy Fontana, quei clarinetti che mimano l'insistenza di un clacson in Go kart twist. Il giro di basso spezzato da tocchi dissonanti di pianoforte che introducono Sapore di sale

morricone leone 1

 

 

Ed ecco il magic touch di tante colonne sonore diventate il monumento della sua carriera, spesso più importanti dei film stessi: l’urlo del coyote di Il buono, il brutto e il cattivo, lo schioccare della frusta dei film western, il piano stonato di Indagine su un cittadino. In ogni cosa che faceva delle tante che faceva c'era il segno di un genio popolare naturale, origine del suo successo e del suo cruccio esistenziale. La rappresentazione piena l'ho avuta una quindicina di anni fa, quando Morricone venne invitato all'Onu per eseguire una sua composizione, Voci dal silenzio, in ricordo dell'11 settembre. Un'occasione retorica, di cui andava orgoglioso. Il giorno dopo Ennio era atteso al Radio City Music hall per un programma tutto chiamato a soddisfare le richieste del pubblico, ascoltare le musiche famose dei suoi film.

ennio morricone e clint eastwood

 

E fu una serata grandiosa, di grandioso successo. Non solo, anche la prova a distanza ravvicinata di quanto il vero, autentico miglior Morricone fosse quello popolare, geniale, personale di C'era una volta in America o di Il brutto, il buono e il cattivo. Il Morricone amato, usato dalle rockstar come gli U2 e Springsteen che apriva i suoi concerti con la musica di C'era una volta in America, adulato dalle folle indistinte, anche quelle a distanza siderali dal suo mondo. Il Maestro che, proprio da quel giorno al Radio City, si è scoperto anche uomo di scena, iniziando un'avventura in crescendo, andando a dirigere e suonare le sue musiche sempre più richiesto, sempre più pagato, sempre più ammirato. 

ennio morricone 2

 

Quando ha compiuto 90 anni, tre anni e mezzo fa, mi raccontò: «Ora basta, continuerò a fare concerti e, anche se sono pieno di copioni, lavorerò solo con Tornatore». L'ultimo lavoro è il suo monumento, il film Ennio che, per confermare la sua storia, pur essendo un documentario, sta riscuotendo un successo fuori misura.

marco molendini foto di baccomorricone tornatoremorricone tarantinoennio morricone 3

 

ennio morricone 1ennio morricone e sergio leonesergio leone ennio morriconemorricone verdonerenato zero ennio morriconemina rita pavone renato zero ennio morriconemorricone striscionemorricone morandimorricone edoardo vianelloMORRICONE MARIA TRAVIA

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"