lufthansa

1. LA TRAGEDIA AEREA COSTATA LA VITA A 150 PERSONE SULLE ALPI FRANCESI INNESCA QUALCHE INTERROGATIVO SUL MODELLO DI BUSINESS DELLE COMPAGNIE LOW COST. “SONO SICURE?”, SI CHIEDONO MILIONI DI CONSUMATORI. RISPOSTE CERTE NON CE NE SONO, MA I GIORNALI NON NASCONDONO IL TEMA NONOSTANTE LE COMPAGNIE SIANO OTTIME INSERZIONISTE

disastro del volo germanwings  48disastro del volo germanwings 48

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

1. AVVISI AI NAVIGATI

Sono tutti innocenti fino al terzo grado di giudizio, però bisogna dire che anche in questa inchiesta “Grandi opere” dove non si vedevano le vecchie, care, mazzette, finalmente sono spuntate le bustarelle con i soldi dentro e la contabilità delle spartizioni scritta a penna. Alla vecchia maniera.  

airbus a320 del 1991 di germanwings quando ancora era lufthansaairbus a320 del 1991 di germanwings quando ancora era lufthansa

 

L’episodio è venuto fuori nelle motivazioni con cui la procura di Firenze si è opposta alla scarcerazione di Ercole Incalza, per vent’anni il dominus incontrastato dei grandi appalti al ministero delle Infrastrutture. I soldi erano nascosti dietro i volumi di una libreria nella sede di una società riconducibile a Stefano Perotti e ritenuta il veicolo dei pagamenti. Particolare illuminante che emerge dalle intercettazioni: uno dei responsabili della società si lamentava con Sandro Pacella, fido collaboratore di Incalza, dicendo: “Siete voraci”.

 

sciopero dei piloti lufthansasciopero dei piloti lufthansa

Le mazzette nascoste dietro ai libri ci insegnano il valore della cultura e danno un senso a certe librerie di volumi intonsi. Le buste con i soldi dentro ci riportano alla prima Mani Pulite proprio mentre stavamo dicendo che la nuova corruzione non si sporca le mani con il vil denaro ma passa attraverso le consulenze e le assunzioni clientelari. Sarà sicuramente così, ma girano ancora tanti contanti in nero e forse aver di fatto depenalizzato il falso bilancio non è stata una buona idea.

la storia dell'airbus germanwings lufthansala storia dell'airbus germanwings lufthansa

 

 

2. VITE LOW COST

Tutti i giornali aprono giustamente sulla tragedia aerea costata la vita a 150 persone sulle Alpi francesi. Sullo sfondo, qualche interrogativo sul modello di business delle compagnie low cost. “Sono sicure?”, si chiedono milioni di consumatori. Risposte certe non ce ne sono, ma i giornali non nascondono il tema nonostante quelle compagnie siano ottime inserzioniste.

disastro del volo germanwings  9disastro del volo germanwings 9

 

Il Corriere scrive: “Dal guasto del giorno prima all’impatto. L’ipotesi che abbia ceduto uno dei portelloni” (p. 5), dando così adito al sospetto che quell’aereo non dovesse volare. Poi spiega in una paginata: “Low cost. ‘Piloti giovani e stipendi più bassi’. I tagli alle spese delle compagnie che gestiscono il 25% dei viaggiatori. Comprando un biglietto da Lufthansa è possibile che in automatico venga assegnata una tratta operata dall’altro vettore” (p. 8).

 

angela merkel con aereo lufthansa in manoangela merkel con aereo lufthansa in mano

Su Repubblica, “E’ allarme sicurezza, i piloti bloccano i voli di Germanwings e Lufthansa. I comandanti e gli equipaggi si rifiutano di decollare: ‘Prima chiarezza sulle condizioni dei jet’. La compagnia: ‘Capiamo la scelta’. “Stessi controlli severi e meno incidenti, ma le flotte low cost sono le più spremute” (p. 6). Messaggero: “La rivolta dei piloti: noi non voliamo più. Lunedì l’aereo aveva problemi al carrello” (p. 2).

 

La Stampa invece fa da pompiere: “Flotte giovani e controlli. Le compagnie low cost ai vertici della sicurezza. I risparmi non coinvolgono la qualità dei jet” (p. 7). Insomma, va tutto benissimo, volate tranquilli.  

 

 

ERCOLE INCALZA  ERCOLE INCALZA

3. UNA MANGIATOIA CHIAMATA “GRANDI OPERE”

Dunque ecco i soldi. “Le buste di contanti tra i libri di Perotti. ‘Erano per Incalza’. Negati i domiciliari all’ex manager del ministero. Anche la lettera a Lotti su carta intestata di Lupi tra i motivi per cui il gip nega la scarcerazione” (Corriere, p. 15). Repubblica: “I soldi per Incalza nascosti dietro i libri’. Il super manager delle grandi opere non convince il gip che dopo l’interrogatorio decide che deve restare in carcere. Spuntano due buste col denaro e un foglietto per la contabilità. L’assessore Improta indagato a Roma per la Metro C” (p. 22).

 

Da sinistra Stefano Saglia, Stefano Perotti e Francesco Cavallo (foto Ansa)  Da sinistra Stefano Saglia, Stefano Perotti e Francesco Cavallo (foto Ansa)

E su Roma si concentra l’attenzione del Giornale: “Marino deraglia sulla metro. Un altro assessore indagato. L’inchiesta travolge Improta (Trasporti) per i cantieri della linea C. E alla Regione il braccio destro di Zingaretti si dimette: è inquisito” (p. 4).

 

 

4. TIRARLA IN LUNGO CON I PROCESSI

Bettini e Zingaretti Bettini e Zingaretti

Nell’Italia che quattro mesi fa si indignava per le assoluzioni al processo Eternit passa finalmente una normetta che allunga la prescrizione. Ma è scontro. Corriere: “Prescrizione lunga, primo sì. Ncd si astiene. La riforma passa alla Camera: per la corruzione fino a 21 anni. Oltre ai centristi non votano M5S, Sel e Lega. Il Guardasigilli apre a modifiche a Palazzo Madama per recuperare gli alleati. Alfano: daremo battaglia. Anzaldi (Pd): ‘Con questa legge il processo Calciopoli avrebbe avuto tre anni in più di tempo” (p. 10).

 

maurizio venafro maurizio venafro

Sulla Stampa l’insoddisfazione dei magistrati: “L’Anm: non basta, bisogna interrompere i tempi già con la sentenza di primo grado” (p. 8). Polemico il Giornale, che apre così la prima pagina: “Ingiustizia è fatta. Processati a vita. Schiaffo ai cittadini: passa la norma che allunga ulteriormente i tempi dei procedimenti. Ncd finge la linea dura e poi si piega. E dà il via libera pure alla riforma delle Popolari”. Diametralmente opposta l’interpretazione del Fatto Quotidiano: “Renzi: ‘Mai più prescrizione’. Poi quattro mesi di farsa. Il 20 novembre 2014 il premier promise un intervento immediato dopo la scandalosa estinzione dei reati nel processo Eternit. Ieri l’ennesimo colpo di spugna per Moggi e gli altri condannati di Calciopoli. Intanto la Camera vota una riforma-brodino che già il governo promette di annacquare al Senato per far contento Ncd” (p. 1).

roberto speranzaroberto speranza

 

 

5. IL GIOCO DELLE POLTRONE DI GOVERNO

Renzi è sempre alle prese con il problema della sostituzione di Lupi alle Infrastrutture: “Il rimpasto slitta. E per il dopo Lupi Renzi valuta l’ipotesi Speranza”. Repubblica ammette che sarebbe anche un modo per liberare la casella di capogruppo alla Camera (pp. 10-11). Messaggero: “Infrastrutture, per il dopo Lupi un altro ncd o l’ipotesi sinistra” (p. 7).

 

RENZI E LUPI RENZI E LUPI

Intanto la De Girolamo osa minacciare Pittibimbo: “Renzi ci deve rispettare altrimenti noi usciamo. Pronti all’appoggio esterno e voteremo solo le leggi che riteniamo giuste” (Stampa, p. 9). Sarà, ma immaginare l’Ncd che molla le poltrone è pura fantascienza.

 

 

raffaele fitto silvio berlusconi raffaele fitto silvio berlusconi

6. ULTIME DA FARSA ITALIA

Si litiga allegramente in Forza Italia: “Critiche in Aula a Rossi e Toti. Brunetta silura il fittiano Chiarelli. Sostituito in commissione. E l’ex governatore conta le truppe per lo strappo”. Chiarelli, intervistato dal Corriere, dice: “Non ho mai parlato in vita mia con Toti, questo la dice lunga: un coordinatore che non ha nessunissimo rapporto con i parlamentari, a parte quattro o cinque (…) Certo è che Forza Italia va verso una fine ingloriosa” (p. 13). Inflessibile il Giornale: “Il fittiano insulta i vertici e Forza Italia lo rimuove” (p. 6).

 

 

7. ORA E SEMPRE A LIBRO PAGA

ruby rubacuoriruby rubacuori

Il Ruby Ter si profila parecchio impegnativo per Papi Silvio il Munifico. Repubblica: “Ruby ter, la versione del ragionier Spinelli: ‘Case, soldi, regali, i conti delle olgettine’. Per i pm gli incontri tra Berlusconi e le ragazze sono proseguiti. Karima intercettata presso Arcore a dicembre. Le richieste di Aris Espinosa, che viene ‘accontentata’ con un bilocale in centro” (p. 13).

 

 

8. I FURBONI DELLA MELA

APPLE PAYAPPLE PAY

Repubblica dedica una paginona all’inchiesta della procura di Milano su Apple: “Documenti e mail inchiodano Apple. ‘Dichiarati 150 milioni su 9 miliardi’. La sede italiana presentata come consulente dell’irlandese per versare meno tasse. L’Agenzia delle Entrate sostiene che gli uffici nel nostro Paese hanno una struttura occulta” (p. 21). Il Messaggero scrive: “Evasione Apple, aria di patteggiamento. Per la Procura ipotesi probabile, ma la società respinge tutte le accuse. I pm ribadiscono: applicata in Irlanda un’aliquota dello 0,6% rispetto a quella italiana del 27,5%. Conferme dall’interno” (p. 21).

 

NAGEL E SIGNORA NAGEL E SIGNORA

 

9. EDITORIA IN AGONIA

Grandi manovre tra i soci Rcs per trovare un accordo: “Rcs, Costa guiderà il cda della pace. Mediobanca è riuscita nell’intento di mettere d’accordo Elkann e Della Valle, Tronchetti e Bazoli. La lista condivisa vede Jovane confermato come ad e poi Mockridge, Cioli, Cremisi e Braggiotti”. Tutto in alto mare, invece, per la direzione del Corriere (Repubblica, p. 26).

mondadori 15 costa mazzantinimondadori 15 costa mazzantini

 

 

10. BUONE NOTIZIE PER IL BANANA

“Mediaset riscopre il dividendo. Utile in crescita a quota 23,7 milioni. Nel 2014 tagliati 600 milioni di debito” (Stampa, p. 21). In festa il Giornale: “Mediaset, sale l’utile e torna la cedola. I profitti netti in crescita a 23,7 milioni, bene la Spagna. Il debito scende ai minimi da sette anni” (p. 24). Poi dicono che l’opposizione fa male alle aziende del capo. O sarà ancora l’effetto Nazareno?

 

 

11. LA CINA È SEMPRE PIÙ VICINA

GIOCHI PREZIOSI 
GIOCHI PREZIOSI

Continua lo shopping di Pechino in Italia: “I cinesi puntano 30 milioni per entrare in Giochi Preziosi. Michael Lee avrà circa il 35%, entro dieci giorni la firma dell’accordo. Le dodici banche creditrici verso il sì al riassetto del gruppo del patron del Genoa” (Stampa, p. 23). 

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”