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OLE'! ''UN ESEMPIO DI GRANDE TELEVISIONE DI QUALITÀ A COSTI BASSI È ROBERTO D’AGOSTINO. CHE SU SKYARTE CON 'DAGO IN THE SKY' HA AFFRONTATO ARGOMENTI TABÙ IN SCIOLTEZZA, CON UNA SEMPLICITÀ DI LINGUAGGIO CHE HA FATTO DEL PROGRAMMA UNA DELLE NOVITÀ PIÙ INTERESSANTI DELLA STAGIONE''

Marco Castoro per Tele&Visioni www.ilmessaggero.it - http://www.ilmessaggero.it/rubriche/tele_visioni/arbore_sgarbi_dagostino_tv_qualita_costi_bassi-2158531.html

 

Arbore, Sgarbi e D’Agostino. Tv di qualità a costi bassi

gege telesforo e renzo arboregege telesforo e renzo arbore

La televisione si può fare anche senza grandi e costose produzioni oppure importando meno format dall’estero. Perché gli italiani la tv l’hanno sempre saputa fare, pure con pochi spiccioli. Oltre a Maurizio Costanzo e Giovanni Minoli, due maestri, ne abbiamo la riprova con le lezioni d’arte di Vittorio Sgarbi, che lasciano il telespettatore a bocca aperta.

 

Nicola Porro ha il merito di aver rispolverato con successo il critico d’arte e le sue lezioni, scoperto come fenomeno televisivo dal Costanzo Show. Un altro personaggio che continua a fare la tv di qualità a costi bassi è Renzo Arbore. Anche la sua ultima fatica, realizzata sul salotto di casa con Pupi Avati e Gegè Telesforo è una chicca.

 

vittorio sgarbi roberto d agostino roberto pisonivittorio sgarbi roberto d agostino roberto pisoni

Raccontare la storia del jazz con gli occhi luminosi di chi l’ha vissuta è un full immersion per il telespettatore. La trasmissione è andata in onda su RaiStoria. Chi l’avesse persa può rivederla su RaiPlay, la nuova app della Rai che ora si può guardare anche direttamente sulla tv se è connessa a internet.

 

Un altro esempio di grande televisione divulgativa è Roberto D’Agostino. Che su SkyArte con Dago in the Sky ha affrontato argomenti tabù in scioltezza, con una semplicità di linguaggio che ha fatto del programma una delle novità più interessanti della stagione. Perfetto il connubio con la grafica, sempre eccellente e originale.

PALOMBELLI FORUM 2PALOMBELLI FORUM 2

 

Una scommessa vinta da D’Agostino, riuscito nell’impresa di fare una tv contemporanea in grado di competere con il mondo multipiattaforma degli smartphone. Un vero esempio di quel rinascimento digitale che per la tv di oggi potrebbe avere l’effetto di una boccata di ossigeno all’interno della sala di rianimazione.

 

Cultura Moderna a picco. Allarme rosso a Italia 1

Non tutte le ciambelle escono con il buco. Neanche se ti chiami Antonio Ricci e sei un guru della tv. Il papà di Striscia la Notizia si sta gustando una delle stagioni più ghiotte del tiggì satirico. Ormai lo share veleggia intorno al 20% e la media dei telespettatori che guarda il programma supera largamente i 5 milioni. Un exploit che dura da anni e che - in verità - più invecchia più fa ascolti.

 

vittorio sgarbi e roberto d agostino (2)vittorio sgarbi e roberto d agostino (2)

Al punto che il competitor di Raiuno, Affari tuoi, a causa del distacco subito nello scontro diretto è entrato in una crisi così profonda da decretarne la chiusura anticipata a marzo. Tuttavia se Ricci può gongolare per gli ascolti di Striscia e la sconfitta del rivale Flavio Insinna, con cui si è beccato più volte in passato, non può certo gratificarsi per la continua perdita di ascolti dell'altra sua creatura, Cultura Moderna, la cui rispolverata in video dopo dieci anni (allora andava in onda su Canale5 e non su Italia1 come oggi) con in conduzione la coppia Teo Mammucari e Laura Forgia non sta dando i risultati sperati. Anzi, siamo vicini al tracollo. Ieri sera lo share è sceso sotto il 2%, percentuale da allarme rosso.

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Qualche sera fa è stato superato perfino da Boom!, il game-show di Max Giusti in onda su Nove, il canale di Discovery. Recentemente il programma di Alessandro Cecchi Paone, La Settima Porta, su Retequattro è stato chiuso dopo solo due puntate per gli scarsi ascolti (2,7% la prima e 2,3% la seconda). Riuscirà Ricci a invertire la rotta di Cultura moderna?

 

Per farlo occorre un colpo di genio. Visto che il format sembra vecchio per il target di Italia1. E Mammucari lontano dalle Iene ha perso il suo habitat. Per contro il papà di Striscia e il suo staff non sembrano affatto preoccupati. In quanto l’obiettivo dichiarato alla vigilia era il 4% del target commerciale (attualmente si tocca il 3,6%) e con la fase finale del gioco si pensa che il traguardo si possa raggiungere.

 

Canale 5, l'autunno d'oro: volano gli ascolti del Biscione

CONTI DE FILIPPICONTI DE FILIPPI

Ultimo quadrimestre del 2016 da incorniciare per Canale5. L'ammiraglia del Biscione in pratica ha vinto la sfida autunnale degli ascolti contro Raiuno e a oggi vanta una media migliore. Dal 1°settembre al 21 dicembre gli ascolti sul totale individui della rete diretta da Giancarlo Scheri sono lievitati del 15,8% in prima serata, del 5,7% nel daytime e del 7,2% nelle 24 ore. Per contro c'è da registrare un sensibile calo del competitor.

 

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Raiuno, infatti, in questi 4 mesi ha perso il 12% sugli invidui in prima serata e quasi il 18% sul target 15-64 anni. Nei mesi autunnali Canale 5 è leader nelle 24 ore con ascolti in crescita: da settembre ad oggi colleziona una media del 16,3% di share (Raiuno 15,7%). Cresce e vince anche nel daytime: 16,8% di share da settembre a oggi (Raiuno al 15,8%). In prime time l'ultimo mese è stato ricco di consensi per il Biscione. Siviglia-Juventus di Champions League il programma più visto (oltre 6,2 milioni e 22,40% di share).

 

Anche Maria De Filippi con Tu Si Que Vales e Ilary Blasi con il Grande Fratello Vip hanno superato i 5 milioni. Nel resto della giornata il pomeriggio vanta una supremazia indiscutibile sulle altre reti, grazie a Beautiful, Uomini e donne, Barbara d'Urso. E al sabato con Verissimo di Silvia Toffanin.

 

Anche il buongiorno sorride al Biscione con Mattino5 che è tornato competitivo e soprattutto con Forum di Barbara Palombelli che a mezzogiorno fa lievitare gli ascolti. Inoltre nell'access prime time c'è Striscia la Notizia che sta vivendo una stagione magica.

 

 

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