urbano cairo francesca fagnani dogliani festival della tv

“SE MI SONO POTUTO PERMETTERE GILETTI, MI SAREI POTUTO PERMETTERE ANCHE FAZIO” – URBANO CAIRO A DOGLIANI, INTERVISTATO DA FRANCESCA FAGNANI (COMPAGNA DEL SUO DIPENDENTE, ENRICO MENTANA), DELLA CHIUSURA DI “NON È L’ARENA”: “GILETTI HA FATTO SEI ANNI E 194 PUNTATE SU LA7, IN PIENA AUTONOMIA. NELL’ULTIMO BIENNIO I COSTI DELLA TRASMISSIONE ERANO DIVENTATI INSOSTENIBILI. SI ERA IMPUNTATO DI PASSARE DALLA DOMENICA AL MERCOLEDÌ, E HA PERSO QUASI DUE PUNTI DI SHARE MAI RECUPERATI. LA FOTO DI BERLUSCONI CON GRAVIANO? NON ME NE HA PARLATO” – LA TRATTATIVA PER FAZIO, GRAMELLINI IN ARRIVO E LA LINEA POLITICA "DE SINISTRA" DI LA7: “L'HO TROVATA COSÌ, ANZI..."

 

 

urbano cairo francesca fagnani festival della tv dogliani

1. CAIRO: "VOLEVO PRENDERE FAZIO"

Estratto dell’articolo di Roberto Pavanello per “La Stampa”

 

Vita, carriera, opere, ma anche qualche omissione. Urbano Cairo si è sottoposto ieri, al Festival della tv di Dogliani, alla centrifuga di domande "belvesche" di Francesca Fagnani. Piatti forti, il futuro prossimo di La7, il passato remoto con Berlusconi e il futuro da «mai dire mai» in politica.

 

[…] La conduttrice Rai gli chiede di confermare le voci, quasi urla ormai, dell'approdo di Massimo Gramellini su La7. Il patròn le offre in risposta una mezza conferma: «Appena tutto quanto sarà formalizzato, lo comunicheremo. Sarebbe bellissimo, ma non è ancora fatto».

 

massimo giletti urbano cairo

Insomma, […]  manca solo la firma, giacché il numero di maglia gli sarebbe già stato assegnato: dovrebbe essere quello della domenica sera, nella collocazione oraria di Massimo Giletti. […] Resterà invece un'occasione mancata il passaggio di Fabio Fazio alla corte di Cairo. Fagnani lo stuzzica, ed ecco il retroscena: «Questa volta non l'ho cercato, ma ci provai 6 anni fa. Andai a pranzo a casa sua con il suo agente Beppe Caschetto, ma alla fine non se ne fece nulla».

 

Stavolta invece nessun tentativo di sottrarlo a Discovery, sua prossima destinazione. «Non se lo poteva permettere?», incalza Fagnani. Notevole la risposta: «Se mi sono potuto permettere Giletti, mi sarei potuto permettere anche Fazio».

mentana cairo giletti 2

 

Doveroso parlare della chiusura di Non è l'Arena […] Cairo ribadisce che nulla c'entrano le puntate sulla mafia con Salvatore Baiardo: «Non ho ricevuto lamentele». Nega anche di essere stato a conoscenza della foto, mostrata da Baiardo a Giletti, che ritrarrebbe Silvio Berlusconi, con il generale dei carabinieri Delfino e il boss Giuseppe Graviano nel 1992: «Non me ne ha mai parlato».

 

francesca fagnani urbano cairo festival della tv dogliani

La fine del rapporto sarebbe giunta per ragioni editoriali ed economiche: «Gli ho dato piena libertà per 194 puntate in 6 anni», ribadisce per poi entrare nel dettaglio: «I primi due anni il programma è andato alla grande, nel secondo biennio per colpa del Covid c'è stato il calo pubblicitario. Ma nel terzo biennio ha voluto cambiare giorno e andare in onda al mercoledì nonostante noi lo sconsigliassimo».

 

[…]  «Ha perso due punti - ricostruisce Cairo - e poi, quando è tornato alla domenica, non ha più recuperato». […]  «Ho deciso di chiudere prima, parlandone con l'amministratore delegato e il direttore di rete, senza l'ingerenza di nessuno. La motivazione è solo editoriale».

 

berlusconi cairo

Il tycoon si infervora: «Ho chiamato Mentana e gli ho detto "chiude Giletti, non La7. Se ci sono cose così importanti di cui parlare, ci sei tu, ci sono Floris, Purgatori, Formigli...». Il canale tv di sua proprietà è adesso visto come l'unica opposizione alla destra pigliatutto. Una linea politica che piace al suo editore? «Io non sono di destra né di sinistra. La7 viene considerata un po' più di sinistra, ma io l'ho trovata così, anzi lo era anche di più». Nella filosofia cairesca, «il dna di una tv o di un giornale non lo puoi cambiare, Berlusconi portò a destra Panorama e perse un sacco di lettori». […] C'è solo una cosa in più che vorrebbe se dovesse rinascere: «5 cm». Come Berlusconi.

 

francesca fagnani urbano cairo festival della tv dogliani 2

2. «GILETTI SEMPRE STATO LIBERO A LA7 SI PARLA DI TUTTO, TANTI OTTIMI GIORNALISTI»

Estratto dell’articolo di Paola Pica per il “Corriere della Sera”

 

L’affondo della Belva Francesca Fagnani sul caso Giletti arriva dopo più di mezzora di domande personali e a bruciapelo […] al presidente «di quasi tutto» come lo chiama la giornalista, l’editore Urbano Cairo che qui a Dogliani, sotto il tendone del Festival della Tv, parla prima di tutto come patron de La7.

 

[…] «Ha mai ricevuto telefonate o lamentele per la presenza di Salvatore Baiardo (storico collaboratore del mafioso Giuseppe Graviano, ndr) a “Non è l’Arena” la trasmissione condotta da Massimo Giletti che è stata improvvisamente sospesa?». «No», è la risposta di Cairo. «Ma allora perché ha chiuso una trasmissione che aveva ancora nove puntate davanti a sè?».

 

urbano cairo francesca fagnani festival della tv dogliani

«Prima di tutto tengo a precisare che Giletti ha fatto sei anni e 194 puntate su La7, potendo lavorare in piena autonomia — premette Cairo — . Poi va detto che nell’ultimo biennio i costi della trasmissione erano diventati insostenibili — racconta l’editore —. Lui si era impuntato di passare dalla domenica al mercoledì, un’operazione che gli ha fatto perdere quasi due punti di share mai recuperati nonostante poi sia tornato alla domenica». «Ma perché tutta questa fretta di chiudere non è l’Arena», insiste Fagnani.

 

francesca fagnani urbano cairo festival della tv dogliani

«Per i costi, ne avevo parlato del resto con lo stesso Giletti e Mazzi, il suo agente o amico non ho ben capito, già nel mese di gennaio». «Lei era a conoscenza» dell’ipotesi o del fatto che Baiardo avrebbe mostrato a Giletti «una foto che ritrae Silvio Berlusconi, Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino»? «No, Giletti non me ne ha mai parlato. Come detto, aveva autonomia e io mi sono fidato».  Fagnani: «I magistrati l’hanno chiamata?». «No, non mi ha cercato nessuno».

 

Tante le domande su Silvio Berlusconi e gli inizi della carriera di Cairo nel mondo del Biscione: «È stato un grande maestro per me, mi ha insegnato a non mollare mai, a motivare le persone.Perché gli sono piaciuto? Per l’intraprendenza. Non piacevo a Marcello dell’Utri? A quanto pare. Perché sono stato licenziato dalla Mondadori?

 

urbano cairo francesca fagnani festival della tv dogliani

L’allora amministratore delegato Franco Tatò, un altro grande maestro, mi comunicò che avevano deciso di spostarmi a Pagine Utili. Io dissi va bene, ma voglio il 50% di quella società. Dopo un mese sono stato licenziato. Ricca liquidazione? Stendiamo un velo pietoso. Mi rimboccai le maniche e fondai la Cairo pubblicità, per i primi contratti con Rcs facevo tutto io. Una cordata per comprare Mediaset? Non c’è nulla di vero».

 

E ancora: «Quanto mi piaccio? Non tanto, mi do un 7+. Io uno squalo? No, penso sempre a salvare i posti di lavoro. Destra e sinistra? Sono superate.Ma penso si debba investire nell’accoglienza dei migranti e nei giovani. I salotti buoni? Mi invitano, ma non li frequento. Tra indiani e cow boy mi collocano tra i primi? Come direbbe Meloni sono stato un underdog. Cosa mi piace del potere? Avere la possibilità di realizzare le idee. Chi riporterei in vita almeno per qualche minuto? Mia madre».

urbano cairo silvio berlusconi

francesca fagnani urbano cairo festival della tv dogliani INTRODUZIONE DI MASSIMO GILETTI AL LIBRO ATTACCO ALLO STATO DI FERRUCCIO PINOTTI URBANO CAIRO SBIANCHETTA L'INTRODUZIONE DI GILETTI AL LIBRO ATTACO ALLO STATO - LE DUE COPERTINE DA GENTE urbano cairo premio guido carli 2023. urbano cairo striscia la notizia urbano cairo festival della tv dogliani

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…