
LA VENEZIA DEI GIUSTI – “ELISA” DI LEONARDO DI COSTANZO È UN SERIO E ONESTO DRAMMA DI RIELABORAZIONE DI UN FATTO DI SANGUE, COSTRUITO SUL TALENTO DELLA NOSTRA BARBARA RONCHI - LA RONCHI INTERPRETA ELISA, UN’ASSASSINA CHE STA SCONTANDO UNA PENA DI VENT'ANNI SULLE ALPI SVIZZERE, MENTRE IL NAVIGATO ROSCHDY ZEM FA IL CRIMINOLOGO CHE LA ASCOLTA E CERCA DI ARRIVARE NON SOLO ALLA VERITÀ DEI FATTI, MA ALL'ACCETTAZIONE RAGIONATA DI QUELLA VERITÀ – UN BUON FILM DA FESTIVAL, MA NON CREDO POSSA AVERE TANTE CHANCE IN UNA COMPETIZIONE COSÌ AGGRESSIVA… - VIDEO
barbara ronchi in elisa leonardo di costanzo
Marco Giusti per Dagospia
Hai dato fuoco a tua sorella e hai cercato di far la stessa cosa con tua madre e l'unica cosa che vorresti è scomparire? Posso capire. Ma se trovi il criminologo giusto potresti anche accettare il peso di quello che hai fatto e provare a rifarti una vita.
Quarto film italiano in concorso, anche se tutto girato in Svizzera e parlato in francese, "Elisa" di Leonardo Di Costanzo è un serio e onesto dramma di rielaborazione di un fatto di sangue, scritto dal regista insieme a Bruno Oloviero e Valia Santella, costruito sul talento della nostra Barbara Ronchi, capace di passare dalla commedia a un ruolo drammatico e complesso come quella protagonista Elisa, assassina che sta scontando una pena di vent'anni sulle Alpi svizzere, e su quello del navigato Roschdy Zem, che fa il criminologo umano, il professor Aloi, che la ascolta e cerca di arrivare non solo alla verità dei fatti, ma all'accettazione ragionata di quella verità.
roschdy zem in elisa leonardo di costanzo
Anche perché dopo dieci anni di detenzione, Elisa non ha ancora davvero elaborato quello che ha fatto, chiusa in un mutismo e nella tesi che non ricorda nulla di quello che è successo alla sorella. Di Costanzo e i suoi sceneggiatori elaborano una storia che potrebbe essere quella di Cogne per ragionare non tanto sull'indifferenza di chi fa il male o il perché lo faccia, ma sul vederlo, rimetterlo in discussione per accettare la propria vita e la propria identità e andare avanti. Tema già trattato dal regista, che forse ha fatto film di maggiore compattezza e riuscita.
valeria golino in elisa leonardo di costanzo
"Elisa" è un buon film da festival, con due interpretazioni preziose e un favoloso cammeo di Valeria Golino come madre di un ragazzo ucciso per sfregio da una gang di ragazzini. Non ha la densità di scrittura di "Anatomia di una caduta" o di altri film che ragionano su un omicidio celebre e efferato, preferisce il lento muoversi della ricerca psicoanalitica alla messa in scena del clamoroso fatto di cronaca, ma non credo possa avere tante chance in una competizione così aggressiva.
diego ribon e barbara ronchi in elisa leonardo di costanzo
elisa di leonardo di costanzo
barbara ronchi in elisa leonardo di costanzo
roschdy zem e barbara ronchi in elisa leonardo di costanzo