LA VENEZIA DEI GIUSTI - SECONDO GIORNO. NON SARA' PIACIUTO A TUTTI, MA E' UN BUON INIZIO PER IL FESTIVAL DI BARBERA IL RUSSO "IZMENA - TRADIMENTO", DIRETTO DAL KIRILL SEREBRENNIKOV CHE VINSE UN FESTIVAL DI ROMA CON "PLAYING THE VICTIM" - NARRAZIONE OSTICA MA OTTIME COSTRUZIONI VISIVE E BRAVISSIMI PROTAGONISTI. IL FILM METTE IN SCENA IL DOPPIO TRADIMENTO DI DUE COPPIE SPOSATE. I DUE FEDIFRAGHI CADONO DA UNA RINGHIERA MENTRE SCOPANO OSSERVATI DAI RISPETTIVI CONIUGI. SARÀ UN OMICIDIO?...
Marco Giusti per Dagospia
Venezia 69. Secondo giorno. Non sara' piaciuto a tutti, ma e' un ottimo film da festival il russo "Izmena - Tradimento", diretto dal Kirill Serebrennikov che vinse un Festival di Roma con "Playing the Victim". Costruito in complessi piani sequenza e sulle capacita' attoriali dei suoi due bravissimi protagonisti, l'incredibile Franziska Petri e Dejan Lilic, malgrado una narrazione ostica per i più, il film mette in scena il doppio tradimento di due coppie sposate. Una dottoressa rivela a un suo paziente che suo marito la tradisce con sua moglie.
Da li' partono una serie di complesse scene madri che porteranno i due traditi a osservare il tradimento dell'altra coppia e soprattutto la loro bizzarra morte. I due cadono da una ringhiera mentre stavano scopando osservati dagli altri due. Ovviamente la cosa non torna.
Sara' un omicidio? Attorno ai due protagonisti, i traditi, che a loro volta cercano di compiere un altro tradimento, il regista sviluppa delle costruzioni visive di notevole forza. Una specie di tromba d'aria e poi una pioggia terribile coglie lei dopo la morte del marito. In bagno si sbarbera' il corpo col suo rasoio. L'altro cerchera' di spiegare a cena al figlio la scomparsa della madre in maniera civile. Stilisticamente innovativo, magari involuto nella costruzione narrativa, "Izmena" rappresenta un buon inizio per ll festival di Barbera.



