2023venezia

LA VENEZIA DEI GIUSTI NON SARÀ UN FESTIVAL AUTARCHICO, ANCHE SE UN RITORNO AL PASSATO CON UN FILM IN APERTURA COME “COMANDANTE”, SI POTREBBE PENSARE - MAGARI NON CI SONO TUTTI I FILM AMERICANI SPERATI, MA CERTO NON SI PUÒ DIRE CHE IL PROGRAMMA DEL CONCORSO DELLA 80ESIMA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA NON SI PRESENTI OLTREMODO AGGUERRITO - I FILM AMERICANI O COMUNQUE PRONTI PER LA CORSA ALL’OSCAR NON MANCANO - L'ELENCO DEI FILM IN CONCORSO - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

pierfrancesco favino comandante

No. Non sarà un festival autarchico, dice subito Alberto Barbera presentando i film della 80° Mostra del Cinema di Venezia, anche se un ritorno al passato con un film in apertura come “Comandante” di Edoardo De Angelis sull’eroe italico del mare, il comandante Todaro interpretato da Pierfrancesco Favino dopo essere stato Buscetta, Craxi e davvero chiunque, si potrebbe pensare.

pierfrancesco favino comandante

 

 Permettetemi almeno di sperare di sentire il celebre inno dei sommergibilisti che ci cantavano da piccoli, cantata da Genny Sangiuliano e Buttafuoco sul red carpet, “Andar pel vasto mar/Ridendo in faccia a monna Morte e al destino/Colpir e seppelir/Ogni nemico che s'incontra sul cammino” o di ritrovarsi a casa, a Venezia, col cinema dei siluri umani e dei sommergibilisti sognato dall’ammiraglio Marc’Antonio Bragadin, altro eroe del mare.

poor things povere creature

Non sarà un festival autarchico grazie alla presenza in concorso di titoli come l’attesissimo “The Killer” di David Fincher con Michael Fassbender, Tilda Swinton, Charles Parnell, tratto dalla graphic novel di Alexis Nolent, ambientato a New Orleans, l’horror vittoriano “Poor Things”/”Povere creature” di Yorgos Lanthimos con Emma Stone, Mark Ruffalo, Margaret Qualley e Willem Dafoe come mad doctor, “Memory” del messicano Michel Franco con Jessica Chastain, Peter Sarsgaard e Elsie Fisher, “Ferrari” di Michael Mann con Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Valentina Bellé, “Priscilla” di Sofia Coppola con Dagmara Dominczyk, Cailee Spaeny, Jacob Elordi, in parte italiano visto che è co-prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment,

bradley cooper in maestro

il biopic su Leonard Bernstein “Maestro” diretto e interpretato da Bradley Cooper con Maya Hawke e Carey Mulligan, “Evil Does Not Exist” del Ryusuke Hamaguchi di “Drive My Car”, “La Bete” di Bertrand Bonello con Léa Seydoux e George Mackey, “El conde” di Pablòo Larrain, “Origin” di Ava DuVernay, “Society of the Snow”, il film di chiusura di J. A. Bayona con Rafael Federman e Esteban Bigliardi sui sopravvissuti delle Ande. Insomma, magari non ci sono tutti i film americani sperati, ma certo non si può dire che il programma del concorso della 80° Mostra del Cinema di Venezia non si presenti oltremodo agguerrito.

 

io capitano di matteo garrone

E neanche che sia stato funestato dalle defezioni a causa dello sciopero degli attori e degli sceneggiatori, scioperi che sembra siano pronti a finire proprio alla fine del mese prossimo, con l’arrivo dei festival di Venezia e di Toronto. Inoltre, a parte i sei film italiani in concorso, troppi comunque, cioè “Io capitano” di Matteo Garrone con Affif Ben Badra e Hichem Yacoubi, “Lubo” di Giorgio Diritti con Franz Rogowski, Valentina Bellé, tratto dal romanzo di Mario Cavatera sulle peripezie di uno jenish, un nomade, nell’Europa degli anni della guerra,

lily james finalmente l alba

 “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo con Lily James, Willem Dafoe, Rachel Sennott, una sorta di rivisitazione del caso Montesi ambientato negli anni della Hollywood sul Tevere, “Enea” diretto e interpretato da Pietro Castellitto con Benedetta Porcaroli, prodotto da Lorenzo Mieli e Luca Guadagnino, “Adagio” di Stefano Sollima con campioni italiani come Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, e il già citatissimo “Comandante” di Edoardo De Angelis, non sarà neanche l’edizione pan-europea che si paventava.

challengers

 

I film americani o comunque pronti per la corsa all’Oscar, con l’eccezione davvero incredibile di “Challengers” di Luca Guadagnino, che è stato ritirato e spostato come uscita all’anno prossimo di fatto per non perdere il tappeto rosso (ne fa uno al mese…) della super-sponsorizzata Zendaya (magari lì ci saranno stati dei contratti da non perdere), non mancano. E se davvero lo sciopero rientrerà in tempo potrebbero esserci anche le star.

lea seydoux e george mackay in la bete

 Alberto Barbera, il direttore della Biennale Cinema e Roberto Cicutto, il presidente della Biennale, alla faccia dei desideri di sostituzione etnica della affamatissima (di poltrone) nuova cultura di destra (ma poi chi sono, scusate?) possono vantarsi di aver organizzato, almeno sulla carta, un ottimo festival. Anche rispetto a Toronto, col quale divide qualche film, “Memory” di Michel Franco, “La Bete” di Bertrand Bonello,  e dove andranno, unici film italiani, “Rapito” di Marco Bellocchio e “La chimera” di Alice Rohrwacher.

 

zielona granica

Scordavo tra i film in concorso l’ultimo téphane Brizè, “Hors – saison”, e l’ultimo di Agniezska Holland, “Zielona Granica”, che lavora da anni a Hollywood. Nel fuori concorso ci sarebbe ancora da segnalre “Daaaali!” dello stravagante Quentin Dupieux, “The Caine Mutiny” di William Friedkin e il sicuramente stracultissimo “Aggro Dr1ft” di Harmony Korine, il regista di “Spring Breakers”. Possibile che ci sia qualche protesta per la presenza dei film di Roman Polanski, The Palace” e di Woody Allen, “Coup de chance” con Lou de Kaage e Valentine Lemercier. Non so cosa sia “Amor” di Virginia Eleuteri Serpieri, mentre mi sembrano doverosi gli omaggi a Ryuchi Sakamaoto, “Ryuichi Sakamoto – Opus” di Nei Sora e a Enzo Jannacci, “Enzo Jannacci. Vengo anch’io” di Giorgio Verdelli.

 

society of the snow

Fra i film di Orizzonti in concorso occhio, ovviamente, al giapponese "Hokage" di Shinya Tsukamoto, il mitico regista di "Tetsuo", all''italiano "Una sterminata domenica", opera prima di un giovane uscito dalla Scuola Volonté, il romanissimo Alain Parroni, già descritto come un piccolo Garrone, al primo film di Enrico Maria Artale, regista rodatissimo di serie, "El Paraiso" con Edoardo Pesce e Margarita Rosa de Franjcisco, e al cartone animato lungo "Invelle" di Simone Massi.

riprese del film adagio di stefano sollima

 

Quanto al cinema animato italiano, permettemi di segnalare in concorso a Orizzonti anche il corto animato di mia figlia Margherita Giusti  "The Meatseller", prodotto da Luca Guadagnino su un viaggio di una ragazza nigeriana verso l’Italia. Orgoglio di padre. A Orizzonti Extra, cioè nel fuori concorso di Orizzonti, segnalo pure "Pet Shop Boys" di Olmo Schabel con  Domo Yazbek, Willem Dafoe, Emmanuele Seigneur, "Day of the Fight" di Jack Huston, altro figlio d'arte, con Michael Pitt, Ron Perlman, Joe Pesci. 

 

priscilla di sofia coppola

Nicoletta Robinson e "Felicità", opera prima di Micaela Ramazzotti con Max Tortora  Anna Galiena, Sergio Rubini e la stessa Ramazzotti.Molte, come si è visto, sono le opere prime, soprattutto al femminile, fra Orizzonti e sezioni parallele, come “Hoard” di Luna Carmoon con Saura Lightfoot Leon, Joseph Quinn e Hayley Squires, “Sky Peals” di Moin Hussain, l’italiano “About Last Year” di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano, Morena Terranova, alla Settimana della Critica, che sembra abbastanza scatenata.

 

evil does not exist

C’è pure l’horror “The Vourdalak” diretto da Adrien Beau e tratto dallo stesso racconto utilizzato da Mario Bava per “Nella sezione Venezia Classici vedo che passano il documentario su Dario Argento di Simone Scafidi  "Dario Argento oanico" e di Steve Della Casa "Un'altra Italia era possibile. Il cinema di Giuseppe De Santis", autore oggi totalmente e ingiustamente dimenticato. Tra i film restaurati mi piace ovviamente segnalare “Ultimo mondo cannibale” di Ruggero Deodato, scomparso questo inverno. Peccato. Ne sarebbe stato felice.

 

george mackay in la bete

CONCORSO

Comandante di Edoardo De Angelis;

Bastarden (The Promised Land) di Nikolaj Arcel;

Dogman di Luc Besson;

La Bête di Bertrand Bonello;

Hors-Saison di Stéphane Brizé;

Enea di Pietro Castellitto;

Maestro di Bradley Cooper;

Priscilla di Sofia Coppola;

Finalmente l’Alba di Saverio Costanzo;

Lubo di Giorgio Diritti;

Origin di Ava Duvernay;

The Killer di David Finhcer;

Memory di Michelle Franco;

Io Capitano di Matteo Garrone;

Aku Wa Sonzai Shinai (Evil Does Not Exist) di Ryusuke Hamaguchi;

Zielona Granica (The Green Border) di Agniezska Holland;

Die Theorie Von Allem di Timm Kröger;

Poor Things di Yorgos Lanthimos;

El Conde di Pablo Larraín;

Ferrari di Michael Mann;

Adagio di Stefano Sollima

enea di pietro castellitto 2

 

FUORI CONCORSO – FICTION

Coup de Chance di Woody Allen;

The Wonderful Story of Henry Sugar di Wes Anderson;

The Penitent di Luca Barbareschi;

La Sociedad De La Neve di J.A. Bayona;

L’Ordine Del Tempo di Liliana Cavani;

Vivants di Alixe Delaporte;

Daaaaaali! di Quentin Dupieux;

The Caine Mutiny Court-Martial di William Friedkin;

Making Of di Cédric Kahn;

Aggro Dr1ft di Harmony Korine;

Hit Man di Richard Linklater;

carey mulligan e bradley cooper in maestro

The Palace di Roman Polanski;

Xue Bao (Il Leopardo Delle Nevi) di Pema Tdesen

 

SEZIONE ORIZZONTI – LUNGOMETRAGGI CONCORSO

Oura El Jbel (Behind the Mountains) di Mohammed Ben Attia;

El Paraíso di Enrico Maria Artale;

A Cielo Abierto di Marianna e Santiago Arriaga;

The Red Suitcase di Fidel Devkota;

Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi;

Paradiset Brinner (Paradise Is Burning) di Mika Gustafson;

The Featherweight di Robert Kolodny;

Invelle di Simone Massi;

Tereddüt Çizgisi (Hesitation Wound) di Selman Nacar;

Sem Coração (Heartless) di Nara Normande e Tião;

Una Sterminata Domenica di Alain Parroni;

Ser Ser Salhi (City of Wind) di Lkhagvadulam Purev-Ochir;

Magyarázat mindenre di Gábor Reisz;

Gasoline Rainbow di Bill e Turner Ross;

En Attendant La Nuit di Céline Rouzet;

Domakinstvo Za Pocetnici (Housekeeping For Beginners) di Goran Stolevski;

Hokage (Shadow Of Fire) di Shinya Tsukamoto;

Yurt (Dormitory) di Nehir Tuna

bradley cooper in maestro

 

SEZIONE ORIZZONTI – CORTOMETRAGGI CONCORSO

Aitana di Marina Alberti;

Sea Salt di Leila Basma;

A Short Trip di Erenik Beqiri;

Et Si Le Soleil Plongeait Dans L’Océan De Nuages di Wissam Charaf;

Wander To Wonder di Nina Gatz;

The Meatseller di Margherita Giusti;

Dive di Aldo Iuliano;

challengersadam driver in ferrari. poor things povere creatureio capitano di matteo garrone jessica chastain peter sarsgaard memory lea seydoux in la bete lubomichael fassbender the killerpriscilla di sofia coppola adam driver in ferrari poor things povere creature palazzopriscilla di sofia coppola challengers challengers challengers io capitano di matteo garrone io capitano di matteo garrone michael fassbender the killer priscilla di sofia coppolaenea di pietro castellitto 1

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…