1- VOGLIAMO UNA GIUSTIZIA DA PAPA! INDAGINI SILENZIOSE E SUPER-TECNOLOGICHE. TUTTI SPIATI, CONFESSATI E CONFESSANTI. DETENZIONE ASSAI CIVILE E RIDOTTA AL MINIMO. PENE RAPIDE ED ESEMPLARI, MA POI AMPIO SPAZIO AL PERDONO E ALLA RIEDUCAZIONE. NESSUN PROTAGONISMO DEGLI INQUISITORI. LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA È GIÀ QUI, MOLTO VICINA ALLA REALTA’. BASTA ATTRAVERSARE IL TEVERE E VARCARE LE MURA LEONINE. E ALLORA LASCIAMOCI ILLUMINARE, ANCORA UNA VOLTA, DA SANTA ROMANA CHIESA 2- “PERCHÉ IL PM DI CREMONA NON MI HA ASCOLTATO PRIMA DI SCRIVERE IL MIO NOME NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI E DI ORDINARE LA PERQUISIZIONE DELLA MIA ABITAZIONE?”. L’ALLENATORE DELLA GGIUVENTUS ANTONIO CONTE CHIEDE GIUSTAMENTE L’APPLICAZIONE DEL CODICE FIAT. NOTO ANCHE COME “DEI PERMESSI E DELLE PENE”

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - GIUSTIZIA DA PAPA...
Indagini silenziose e super-tecnologiche. Tutti spiati, confessati e confessanti. Detenzione assai civile e ridotta al minimo. Pene rapide ed esemplari, ma poi ampio spazio al perdono e alla rieducazione. Nessun protagonismo degli inquisitori. La riforma della giustizia è già qui, molto vicina a casa. Basta attraversare il Tevere e varcare le Mura Leonine. Non solo, il Vaticano può anche offrire consigli e lezioni sulla democrazia economica.

Ok, lo Ior non è un mostro di probità negli investimenti, si sa. Ma il comunicato con il quale hanno fatto fuori Lin-Gotti Tedeschi, così secco, preciso, spietato, senza eufemismi e inglesismi tartufi, non lo vorreste leggere anche quando le nostre società quotate fanno fuori un supermanager o un banchiere? E allora lasciamoci illuminare, ancora una volta, da Santa Romana Chiesa.

"Venti sospettati per la fuga di notizie. Interrogato un laico. La collocazione a riposo di Bertone potrebbe far cessare le faide, ipotesi sul successore. Papa disponibile alla grazia", scrive il bene informato Giacomo Galeazzi (Stampa, p. 10). "Il maggiordomo collabora. Interrogati alcuni cardinali. Le indagini sui documenti rubati, nessun alto prelato è indagato" (Messaggero, p. 13).

"Paoletto parla e tornerà a casa. Il Vaticano: nessun nuovo indagato. Il presunto corvo cambia linea difensiva ed esce dal riserbo. Il portavoce del Papa. ‘Nessuna donna né prelati coinvolti. Attenti alle polpette avvelenate", scrive il Giornale (p. 14). Attenti alle polpette avvelenate? Vuol dire che il prossimo pezzo grosso che finirà nelle maglie dell'inchiesta è il cuoco?

La Repubblica degli Illuminati batte la pista della santa pecunia: "In Vaticano la guerra dello Ior. I big della Chiesa contro Bertone per la scalata alla banca di Dio. I corvi svelano: dopo Gotti Tedeschi due cordate in campo. Bagnasco, Scola, Piacenza e Tettamanzi: con la segreteria di Stato è braccio di ferro" (p. 10). Sul fronte dell'inchiesta interna, "Cinque cardinali interrogati. Il maggiordomo: pronto a collaborare.

Per Gabriele prima visita della moglie in cella. Ha assunto due legali: uno è un amico d'infanzia" (p. 11). In attesa che parta la rogatoria per Piazzale Clodio, il Corriere scatena l'inquisitore-capo Fiorenza Sarzanini: "Così è stato preso il maggiordomo'. In casa dossier pronti per la consegna. Fra i destinatari prelati, cronisti e personaggi inseriti in ambienti cattolici. Sei mesi fa qualcuno segnalò l'eccessiva familiarità di Gabriele con persone esterne alla Chiesa. Ma fu chi sospettava della sua fedeltà a essere allontanato" (p. 13).

2 - GIUSTIZIA PER LORSIGNORI...
Il Corriere delle banche (sotto inchiesta) archivia in fretta ogni pasticcio tecnico del famoso governo dei tecnici. "Monti chiude il caso Csm: ‘Da Catricalà gestione corretta. Gli conferno la mia piena fiducia'. Dopo le polemiche per l'ipotesi di riforma, subito smentita da Palazzo Chigi, che toglieva alle toghe i compiti disciplinari" (p. 19).

Ma la reincarnazione dell'Eminenza Azzurrina nel governo del Rigor Montis scrive a Repubblica e tenta di spiegare il passo falso sui giudici: "Nessuna aggressione alle toghe, norme subito archiviate" (p. 14). Pd e Idv però non credono agli errori da parte di un Gran Maestro del Codicillo assai accorto come il sottosegretario Catrica-letta. Luigi Li Gotti, ex sottosegretario alla Giustizia nell'ultimo governo Prodi chiede. "Chi ha dato a Catricalà questo compito?".

L'interessato non lo svela e se ne assume tutta la responsabilità. La chiusa della lettera a Eziolo Mauro è da manuale del Mandarino del terzo millennio: "La ringrazio, caro Direttore, per avermi dato la possibilità di chiarire la mia gestione del dossier ma resto a disposizione, come già anticipato, per ogni ulteriore chiarimento che si ritenesse necessario".

Aveva visto anche lui lo spettro delle temute "Dieci Domande", specialità della casa a Largo Fochetti. E a Repubblica lo ripagano di tanta disponibilità con il seguente "retroscena": "Il feeling mai nato tra Mario e Antonio e il premier detta le sue condizioni: ‘Confermo la fiducia se ammetti l'errore'" (p. 15). Che fastidio questa abitudine pappaciccista di chiamare per nome, nei titoli, i potenti di turno.

3 - NON SONO STATO, IO...
A distanza di 38 anni, prime caute ammissioni di natura storica. "Brescia, la verità fu ostacolata'. Napolitano in un messaggio accusa ‘apparati dello Stato'. La strage di piazza della Loggia: tensione alla manifestazione tra studenti e polizia" (Corriere, p. 24). Bello il pezzo di Michele Brambilla, inviato a Brescia dalla Stampa: "Dallo Stato parole di circostanza. Non crediamo più a nessuno. Brescia, i parenti delle vittime tornano in piazza della Loggia 38 anni dopo la strage" (p. 23).

A proposito di deserti investigativi, ecco le motivazioni della Cassazione sulle violenze e i depistaggi alla Diaz. "Violenza inusitata. Cosi' la polizia opero' nella Diaz. La Cassazione su De Gennaro: nessuna prova del suo coinvolgimento", titola il Cetriolo Quotidiano.

La notte della 'macelleria messicana', quella con "scene di inaudita violenza" da parte della Polizia di Stato, qualcuno cerco' poi di coprirla con tutti i mezzi. Come? Riassume Enrico Fierro: "Anche fabbricando prove false contro i no-global arrestati e organizzando fantasiose conferenze stampa nelle quali venivano mostrate a giornali e tv di mezzo mondo ridicole prove della loro pericolosita'.

Chi diede l'ordine del blitz e, soprattutto, chi cerco' di depistare le indagini torcendo fatti e testimonianze, forse non si sapra' mai. Furono sbagliate le indagini, commessi errori nei processi. Questo scrive la sesta sezione penale della Cassazione,motivando l'assoluzione dell'allora capo della Polizia, Gianni De Gennaro" (p. 12).

La vicenda vale poche e sciattissime righe sul Corriere (p. 24). Sì, lo sappiamo, è più interessante quando la Cassazione sentenzia sui palpeggiamenti. Ma se al G8 di Genova non fossero stati massacrati di botte tanti inermi cittadini europei, si sarebbe fatto anche solo un bel film come "Diaz"?

4 - LE PERLE DI SAGGEZZA DI RE GIORGIO BANALITANO...
"La fuga dalla politica è una catastrofe, i partiti sono fondamentali" (Messaggero, p. 10).

5 - DOVE C'E' FORMINCHIONI C'E' CASA (GLI ALTARINI DEL CELESTE)...
Non ci fanno mai restare tristi le avventure del Santo Pirellone. "Formigoni, il convivente e la residenza in Costa Smeralda. La casa comprata con i soldi del Celeste e un mutuo generoso. Perego vive a Milano con il governatore ma dichiara al fisco la villa sarda come prima casa". La banca e' il Credito Sardo del Gruppo Intesa (Cetriolo Quotidiano, p.10).

A governare tra gli indagati (a sua insaputa) però ci si stressa. E allora bisogna rilassarsi con vacanze come Dio comanda. E al Celeste, Dio comandò così: "Formigoni sullo yacht ogni settimana'. Il comandante smentisce il governatore. ‘Non pochi weekend, ma presenza abituale'. L'imbarcazione è un Ferretti di 27 metri, valore di mercato circa 2 milioni. A bordo anche un altarino" (Repubblica, p. 16). Un altarino per ringraziare il Signore di avergli fatto incontrare un cristiano generoso come Pierangelo Daccò.

6 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)...
Altro che affamatori del popolo, ‘sti Rigor Montis! Squilli di trombe su Illustrato Fiat: "Il Piano città raddoppia. I miliardi diventano quattro. E ai Comuni interessati si aggiungono Bari, Piacenza e Palermo". Ovviamente non può mancare "la cabina di regìa". Dio benedica "il piano voluto da Mario Ciaccia", l'ex banchiere di Intesa Sanpaolo che dove tocca, edifica e "valorizza" (Stampa, p. 9).

7 - ULTIME DA UN POST-PAESE...
"Perché il pm di Cremona non mi ha ascoltato prima di scrivere il mio nome nel registro degli indagati e di ordinare la perquisizione della mia abitazione?". L'allenatore della Ggiuventus Antonio Conte, dopo un anno a Torino, chiede giustamente l'applicazione del Codice Fiat. Noto anche come "Dei permessi e delle pene".
colinward@autistici.org

 

 

VATICANO BENEDETTO XVI E GOTTI TEDESCHICARDINALE TARCISO BERTONEPAPA E PAOLO GABRIELECARDINALE ANGELO BAGNASCO Cardinale ScolaEZIO MAURO FOTO AGF REPUBBLICA jpegMARIO MONTI E IL DITINO ALZATO strage bresciaGenova G8Scuola DiazALBERTO PEREGO jpegscontri scuola diazPAPA RATZINGER IN PREDA AL VENTO ROBERTO FORMIGONI

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…