christine lagarde mario draghi spread

TASSO ROSSO - ANCHE OGGI LO SPREAD APRE IN NETTO RIALZO E SEGNA 160,6 PUNTI, TORNANDO AI LIVELLI DELL’ESTATE DEL 2020. IL RENDIMENTO DEL BTP DECENNALE ITALIANO È ALL’1,85% - TUTTA COLPA DELLE DICHIARAZIONI DI CHRISTINE LAGARDE, CHE HA VENTILATO L’IPOTESI DI UN RIALZO DEI TASSI. LO FARÀ DAVVERO? GLI ANALISTI SONO DIVISI, MA I MERCATI NEL DUBBIO FANNO COME SE GIÀ LA DECISIONE FOSSE PRESA…

SPREAD 28 GENNAIO - 8 FEBBRAIO 2022

1 - SPREAD BTP BUND: IN RIALZO, TORNA SOPRA QUOTA 160 PUNTI

(ANSA) - Avvio di giornata nuovamente in netto rialzo per lo spread tra Btp e Bund che segna 160,6 punti e si riporta sui livelli dell'estate del 2020 a fronte dei 155,5 punti della chiusura di ieri, dopo una giornata che aveva visto il differenziale toccare un massimo a 165,7 punti . Questa mattina il rendimento del decennale italiano è all'1,85%.

 

2 - TASSI

Articolo di Morya Longo per “il Sole 24 Ore”, pubblicato da “Anteprima. La spremuta di giornali di Giorgio Dell’Arti”

 

christine lagarde con mario draghi

E come se i mercati fossero stati catapultati in una nuova dimensione. Improvvisamente. Come in un film. Da quando la Presidentessa della Bce Christine Lagarde, giovedi, ha ventilato per la prima volta l’ipotesi che gia quest’anno la Banca centrale potrebbe alzare i tassi d’interesse e terminare gli acquisti di titoli di Stato, sui mercati europei e cambiato tutto.

 

I rendimenti dei titoli di Stato hanno iniziato a salire velocemente, adeguandosi alla nuova realta: sono lievitati i tassi dei Bund decennali (da circa zero pre- Bce allo 0,25% massimo toccato ieri), quelli dei titoli spagnoli (da 0,79% a 1,14%) e quelli portoghesi (da 0,71% a 1,07%). Ma piu di tutti sono saliti i rendimenti dei BTp italiani: dall’1,42% pre-Bce al massimo di 1,90% toccato ieri.

 

INFLAZIONE

Questo ha spedito lo spread BTP-Bund fino a un massimo di 166 punti base (dai 139 pre-Bce), massimo dall’estate 2020, mandando Ko anche la Borsa di Milano. Infatti ieri e stata la peggiore d’Europa, con un calo dell’1,03%. Solo in serata, quando la stessa Lagarde ha un po’ corretto il tiro (secondo alcune interpretazioni) parlando al Parlamento Ue, la “febbre” e calata: il rendimento dei BTp e tornato a 1,78% e lo spread a 156.

 

Il motivo della tempesta

Tutto e iniziato alle 14,30 di giovedi, con la conferenza stampa di Lagarde seguita alla solita riunione del consiglio della banca centrale. La Bce aveva sempre assicurato che non avrebbe alzato i tassi d’interesse nel 2022, ma giovedi la Presidentessa ha dato l’impressione di un possibile cambio di rotta.

 

christine lagarde mario draghi

Non solo ha detto di non poter escludere rialzi dei tassi quest’anno, ma ha anche ricordato che prima di aumentarli la Bce dovra terminare gli acquisti di titoli di Stato. Il mercato scontava un forte ridimensionamento del sostegno Bce a partire da marzo, quando finira il piano pandemico Pepp, ma non si aspettava la fine prematura di tutti gli acquisti di bond da parte della Bce. Lo shock e stato dunque forte.

 

inflazione 5

E ha colpito, sul mercato, soprattutto l’Italia, che col suo elevato debito e stata la grande beneficiaria degli acquisti della Bce. Si pensi che nel 2021 l’Eurotower aveva comprato il 170% delle emissioni nette di titoli di Stato italiani, sostenendo il nostro debito pubblico. Nel 2022, secondo le stime di UniCredit, gli acquisti si sarebbero dovuti ridurre a 60 miliardi di euro, pari a circa il 75% delle emissioni nette di BTp: meno di prima, ma comunque non male.

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Se invece la Bce dovesse chiudere con gli acquisti prematuramente, allora la situazione cambierebbe in maniera significativa. Ma sara davvero cosi? Il dibattito e acceso. C’e chi, come Goldman Sachs, prevede che la Bce alzera i tassi due volte nel 2022, terminando gli acquisti gia quest’estate. C’e invece chi, come Erik Nielsen di UniCredit, ritiene invece che Lagarde abbia probabilmente commesso un «errore di comunicazione». Ieri Lagarde non ha sciolto i dubbi: «I rischi sulle prospettive inflazionistiche aumentano», ha detto.

 

Le aggravanti italiane

LAGARDE DRAGHI

Che la Bce alzi davvero i tassi o no, una cosa è però certa: la reazione del mercato è stata violenta e ha penalizzato soprattutto l'Italia. Questo - a prescindere da cosa farà la Bce - deve essere un monito e deve far riflettere. I motivi per cui l'Italia soffre sui mercati più di altri sono almeno due.

 

Il primo è tecnico: l'Italia è l'unico Paese del Sud Europa ad avere un contratto future efficiente sui titoli di Stato. Questo la condanna ad essere sempre usata dagli investitori, quando vogliono coprirsi da un rischio generico legato al Sud Europa, come strumento principale.

DANIELE FRANCO E MARIO DRAGHI

 

Il secondo motivo è più sostanziale: l'Italia ha un grande debito, che dà da pensare ogni volta che cambia il vento sui mercati. Soprattutto ora che il sostegno della Bce si riduce e il Paese avrà ancora più bisogno della fiducia degli investitori, è importante mostrare al mercato che la dinamica del debito resterà calante.

 

Per farlo serve da un lato un certa disciplina di bilancio, dall'altro soprattutto serve la crescita economica. Calcola Goldman Sachs che un punto percentuale di crescita addizionale del Pil, riduce lo spread BTp-Bund di 15 punti base. Il problema è che questo sarà un anno delicato su entrambi i punti. Lo sarà per la crescita economica, minacciata dai rincari di energia e materie prime e dall'inflazione che erode il potere d'acquisto delle famiglie.

goldman sachs 1

 

Ma questo sarà un anno anche delicato per la disciplina di bilancio, come dimostra il dibattito attuale sullo scostamento: il Governo si trova nella difficile posizione di dover contrastare il caro-bollette, che pesa sulla crescita economica, senza però far crescere il debito pubblico. Tra l'altro questo è l'anno in cui viene rinegoziato il patto di Stabilità, e una certa disciplina può essere una carta importante per l'Italia da giocare sul tavolo europeo. Il sentiero è stretto e la Bce rischia di passare da grande alleata a rischio.

MARIO DRAGHI CHRISTINE LAGARDEinflazione 3inflazione 4inflazione 2lagarde draghi mattarella

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…