disuguaglianza economica diseguagianza ricchezza poverta

IL PAESE DELLE DISUGUAGLIANZE – SECONDO BANKITALIA, IN ITALIA IL 10% DELLE FAMIGLIE PIÙ FACOLTOSE DETIENE IL 60% DELLA RICCHEZZA. E QUESTO PATRIMONIO NELLE MANI DI POCHI, DAL 2010 A OGGI, È AUMENTATO – LA METÀ PIÙ POVERA POSSIEDE APPENA IL 7% TOTALE DEI BENI. E LA CLASSE MEDIA È IN PIENO DECLINO: NON HA RISERVE FINANZIARIE A CUI ATTINGERE – IL LIVELLO DI DISUGUAGLIANZA NEL NOSTRO PAESE È SUPERIORE A FRANCIA E SPAGNA MA…

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “la Stampa”

 

DISUGUAGLIANZA ECONOMICA

Il 10% delle famiglie più facoltose detiene il 60% della ricchezza, e questo patrimonio nelle mani di pochi dal 2010 a oggi è continuato ad aumentare. Invece, la metà meno abbiente dei nuclei possiede solo il 7% dei beni. La novità è che si impoverisce la classe media perché non ha riserve finanziarie a cui attingere.

 

Sono gli ultimi dati emblematici delle disuguaglianze in Italia, dove chi ha di più riesce ad accumulare sempre maggiori patrimoni, non c'è crisi né inflazione che tenga. L'analisi sulla distribuzione delle ricchezze delle famiglie compare nella relazione annuale della Banca d'Italia [..]

 

DISEGUAGLIANZA DELLA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE IN EUROPA

Gli economisti di via Nazionale spiegano che la quota di ricchezza detenuta da questo 10% di famiglie tra il 2010 e il 2023 è cresciuta del 7%, passando appunto dal 53 al 60%, principalmente a scapito della classe media che ha perso il 4,8% del proprio patrimonio. La ragione di questo guadagno è riconducibile all'andamento favorevole degli strumenti finanziari più rischiosi, come azioni, partecipazioni, quote di fondi comuni, assicurazioni sulla vita. Il calo della ricchezza netta (che somma beni reali e finanziari) dei nuclei della classe media è dipeso dalla flessione del valore del patrimonio immobiliare. Mentre è rimasta sostanzialmente stabile, registrando un lieve calo, la ricchezza delle famiglie che Bankitalia inserisce nel «percentile» più basso.

 

DISUGUAGLIANZA ECONOMICA

Il patrimonio delle famiglie facoltose, spiegano gli esperti che hanno realizzato lo studio, è diversificato: «Un terzo della ricchezza è costituito da immobili residenziali e poco più del 40% da strumenti finanziari rischiosi, mentre il debito ammonta al 5%».

 

Al contrario, sottolinea la Banca d'Italia, «alla fine del 2023 il patrimonio abitativo costituisce i tre quarti della ricchezza delle famiglie meno abbienti, una quota elevata nel confronto europeo, mentre gli strumenti finanziari più liquidi – depositi e obbligazioni – ne costituiscono il 17%. Il debito è pari a un quarto della ricchezza lorda». Ad aver influito sulla perdita di patrimonio degli immobili concorre il rialzo dei tassi sui mutui, che ha frenato le compravendite.

[…]

 

DISUGUAGLIANZA ECONOMICA

 Lo studio di Bankitalia indica che la riduzione dei nuovi mutui ha riguardato tutte le classi di età, ad eccezione di quella composta dalle persone con almeno 55 anni. I giovani sono i più penalizzati: Consap conferma che i mutui con garanzia sul Fondo prima casa destinati agli under 36 si sono più che dimezzati.

 

La relazione di Palazzo Koch dà conto anche dell'indice di Gini della ricchezza netta, che sintetizza il grado di distribuzione della disuguaglianza, che ha mostrato un aumento della concentrazione tra il 2010 e il 2016 (passando dal 67 al 71%), per poi assestarsi. Il livello di disuguaglianza in Italia è superiore a Francia e Spagna, ma inferiore rispetto alla Germania perché le famiglie tedesche sono gravate da più debiti.

 

DISUGUAGLIANZA ECONOMICA.

Alla fine del 2023 la ricchezza netta complessiva delle famiglie è cresciuta a 11 mila miliardi di euro, da 10.600 a dicembre del 2022. A guidare questo incremento è stata la ricchezza finanziaria che è cresciuta del 6%, superando 5.600 miliardi di euro, soprattutto per la rivalutazione delle quote di fondi – sia esteri sia italiani – e per il rialzo di azioni e partecipazioni.

DISUGUAGLIANZA ECONOMICA.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?