fiorello olivia testa susanna biondo

PARENTOPOLI OLIMPICA! DOPO IL FIGLIO DI LA RUSSA E LA NIPOTE DI DRAGHI, ANCHE LA FIGLIA DELLA MOGLIE DI FIORELLO, OLIVIA TESTA, E’ STATA ASSUNTA DALLA FONDAZIONE MILANO-CORTINA 2026 NELLA STRUTTURA CHE CURA L’ORGANIZZAZIONE DELLE CERIMONIE OLIMPICHE. NELL’ORGANIGRAMMA ANCHE PESCANTE, NIPOTE DELL’EX PRESIDENTE DEL CONI - L'EX NUMERO UNO DELLA FONDAZIONE NOVARI, ORA INDAGATO DALLA PROCURA DI MILANO, HA AMMESSO CHE LE DECISIONI SULLE ASSUNZIONI SONO STATE SOLO SUE: “NON HO RICEVUTO ALCUN TIPO DI PRESSIONE”

Stefano Iannaccone per “Domani” - Estratti

 

fiorello olivia testa susanna biondo

Alla Fondazione Milano-Cortina, chiamata a organizzare 'Olimpiade invernale del 2026, è approdata un'altra figlia d'arte. Si chiama Olivia Testa ed è la figlia della moglie di Rosario Fiorello.

 

Testa è stata assunta, a maggio, con le mansioni di «coordinamento e supervisione delle attività di pianificazione, programmazione, contrattazione € realizzazione delle cerimonie dei Giochi Olimpici e Paralimpici».

 

Nei prossimi mesi, dunque, dovrà seguire l'organizzazione degli eventi di apertura e chiusura della manifestazione. Un nuovo nome si aggiunge quindi a quelli circolati in questi giorni, dal figlio di Ignazio La Russa alla nipote di Mario Draghi, alla lista delle assunzioni eccellenti nella fondazione. Una vicenda di cui Domani aveva dato conto già un anno fa, svelando la parentopoli nell'ente presieduto da Giovanni Malagò Famiglia unita

 

fiorello olivia testa

Con i nuovi vertici, dopo l'uscita di scena nell'autunno del 2022 dell'amministratore delegato Vincenzo Novari, la passione per i cognomi di peso resta intatta. Certo, Fiorello non è il padre biologico di Testa, 30 anni, che è nata dalla precedente relazione della moglie, Susanna Biondo. Il legame con lo showman siciliano è solido anche in ambito lavorativo.

 

Tra il 2022 e il 2023, infatti, Testa ha seguito il «coordinamento delle attività di produzione in accordo con la società di management del conduttore e direttore artistico del programma Viva Rai 2 e la produzione Rai».

 

Attività svolte attraverso la società di produzione R.o.s.a., quella di famiglia, con sede a Roma in viale Mazzini, che fa capo, appunto, a Fiorello e alla moglie Biondo, che è amministratrice unica. Ma come funziona il meccanismo delle assunzioni nella fondazione?

 

Secondo quanto apprende Domani, l'iter parte con la pubblicazione di un annuncio per la ricerca di personale, vengono raccolte le candidature e si avvia la fase di selezione fino alla formazione di una shortlist. Poi si arriva alla scelta finale e scatta l'assunzione. Questo iter può però cambiare in base alla posizione da ricoprire. Fatto sta che la scelta per la coordinatrice delle cerimonie è ricaduta su un nome di peso, dando seguito a quella che appare come una consolidata tradizione.

 

fiorello

L'ex numero uno Novari, ora indagato dalla procura di Milano, ha ammesso ai pm che, almeno quando era lui alla guida della fondazione, arrivavano segnalazioni ai vertici del Coni che venivano poi girate all'ente

 

Testa è alla prima esperienza nell'organizzazione di un maxi-evento sportivo. Il suo curriculum è legato principalmente al mondo della televisione visti i trascorsi a Sky, a Endemol e a Freemantle. Prima del passaggio negli uffici di Milano-Cortina, ha curato le relazioni pubbliche dell'agenzia di marketing Omnigroup. Olivia Testa non è l'unica nuova assunzione con una famiglia di peso.

 

novari

C'è un altro nome ingombrante nel mondo dello sport italiano: ad aprile è entrato nel team della fondazione Giorgio Pescante, ultimo rampollo della dinastia iniziata da Mario Pescante. È infatti il nipote dell'ex numero uno del Coni e sottosegretario ai Beni culturali del governo Berlusconi, che è stato alla Camera per tre legislature con Forza Italia. Il nipote Giorgio vanta già un'esperienza nel mondo del golf, con un focus sulla Ryder Cup.

 

E ora ecco la nuova opportunità lavorativa nella fondazione Milano-Cortina. Eppure la struttura di Malagò sta passando un momento complicato. L'ex amministratore delegato, Vincenzo Novari (sostituito da Andrea Varnier nel dicembre 2022), è stato ascoltato dai pm di Milano per nove ore a seguito dell'inchiesta aperta su alcuni appalti.

 

La procura vuole fare chiarezza su tre gare che hanno riguardato l'assegnazione di servizi digitali. La prima parentopoli Ma i fari si erano già accesi su una parentopoli in cui spicca l'assunzione di Lorenzo Cochis La Russa, secondo figlio dell'attuale presidente del Senato, Ignazio La Russa, contrattualizzato come «manager junior event» nonostante nel curriculum - pubblicato su Linkedin - avesse una sola esperienza lavorativa da stagista.

 

mario pescante foto di bacco

Novari ha spiegato: «Sul figlio di La Russa (all'epoca solo senatore di Fratelli d'italia, ndr) il padre mi ha detto "Fai come vuoi"». Per l'ex ad quindi «non c'era alcun tipo di pressione». Anche se ha ammesso: «È chiaro che il suo curriculum non l'ho trovato per terra»

 

(...)

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”