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IL 25 APRILE NERO! CROCI CELTICHE E SALUTI ROMANI: IL “SABATO FASCISTA” MESSO IN SCENA IERI A MILANO DALLA GALASSIA DI ESTREMA DESTRA PER RICORDARE SERGIO RAMELLI, GIOVANE UCCISO NEL 1975 DAGLI ESTREMISTI DI SINISTRA - SKINHEAD, FORZA NUOVA E CASAPOUND SONO SCESI IN STRADA - LA POLEMICA DEI CAMERATI CON FIORE - VIDEO!

 

Estratto dell’articolo di Paolo Berizzi e Massimo Pisa per “la Repubblica”

 

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E anche quest'anno, in perfetta antitesi non solo cromatica alla Repubblica nata dall'antifascismo, alla Costituzione, alle recenti parole del capo dello Stato Sergio Mattarella, i neofascisti hanno marcato il territorio sfregiando Milano città Medaglia d'oro della Resistenza.

 

Il "29 aprile nero", la data più liturgica nel calendario dell'estrema destra italiana: ormai più di Acca Larentia, più del Giorno del ricordo per le foibe, più del corteo a Predappio. Da Forza Nuova a CasaPound, da Lealtà Azione al Veneto Fronte Skinheads, dalla Rete dei Patrioti a Fortezza Europa, i gruppi neri hanno inscenato una parata stile "sabato fascista".

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Prima il lugubre corteo con file ordinate militarmente, le fiaccole, il silenzio in marcia, da piazzale Gorini a via Paladini, lo striscione "Onore ai camerati caduti". Infine il tradizionale rito del "presente!" di fronte alla targa che ricorda Sergio Ramelli, lo studente del Fronte della Gioventù ucciso a 19 anni da un gruppo di Avanguardia Operaia. Ecco il "capolinea" dei saluti romani, dopo le "tappe" nei luoghi dove sono stati uccisi Carlo Borsani e Enrico Pedenovi.

 

Il Ramelli-day organizzato dal comitato "I camerati" in questi anni ha assunto i contorni di una vera e propria esibizione apologetica: croci celtiche, saluti romani, la rituale chiamata del "presente" e dunque un forte richiamo nostalgico al passato militare e razzista del regime fascista.

 

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Il 29 aprile 2017 al Campo X del cimitero Maggiore si presentarono in mille con le braccia tese in un saluto romano collettivo. Nel 2019 la partenza di un corteo non autorizzato portò a scontri tra neofascisti e forze dell'ordine. Stavolta il copione scritto dall'ultradestra si è ripetuto. Nel primo "29 aprile" da quando FdI è al governo. Un 29 aprile "compatto e identitario", come era stato deciso da capi e capetti dei gruppi e dei partiti. […]

 

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Dopo avere ricordato Ramelli ("eroe giovanissimo degli anni '70"), Fiore aveva rilanciato il suo movimento ricordando e rivendicando il "9 ottobre 2021", ovvero l'assalto "no green pass" con devastazione alla sede nazionale della Cgil che ha portato, tra gli altri, all'arresto dell'ex terrorista.

 

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Quel 9 ottobre Fiore lo ha definito una "battaglia gloriosa", con "Forza Nuova alla testa di milioni di persone per la difesa delle libertà". Rivendicazioni che stavolta ai camerati milanesi non sono piaciute. Tanto che Fiore e Luca Castellini, vicesegretario nazionale e ultrà dell'Hellas, hanno preferito dirottare sul cimitero Lodi, dove è sepolto Ramelli e dove si è svolta una parata parallela. L'unica crepa nel muro nero.

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