
MAL DI PANCIA A 5 STELLE - CI VUOLE GRILLO PER PLACARE LE TENSIONI NEL M5S: C'E' L'ALA MOVIMENTISTA CHE CHIEDE DI TORNARE ALLO "SPIRITO ORIGINARIO" (CIOE' AI 'VAFFA' SENZA PROPOSTA) - OGGI SUMMIT CON CASALEGGIO JR CHE DETTA A SINDACI E PARLAMENTARI LA LINEA SULLA COMUNICAZIONE
Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Vertici separati per affrontare le tensioni, vertici collettivi per chiarire la struttura (sempre più Roma-centrica) del Movimento che sarà. I Cinque Stelle affrontano i loro malesseri nella Capitale - per cercare di placare le acque - dove Beppe Grillo ha incontrato separatamente tra ieri e martedì Luigi Di Maio e gli altri quattro esponenti del direttorio.
L' ala ortodossa da tempo chiede un ritorno nei contenuti e nei modi a una visione più «originaria» del M5S, un richiamo all' attivismo a scapito del pragmatismo politico (incarnato dal vicepresidente della Camera) che ha preso piede tra i pentastellati. Gli ortodossi, che si fanno anche forti di una legame ormai decennale con Grillo, rivendicano maggiore spazio e il garante M5S (che ieri ha pranzato con Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia) si trova a mediare gli equilibri.
Anche in questo senso va letto il blitz romano riservato di Grillo (il leader aveva annunciato il suo arrivo solo a poche persone, avvertendo anche esponenti di spicco solo in un secondo momento): non solo una presa d' atto del progetto-Campidoglio in versione Cinque Stelle, ma anche un tentativo di ascolto in presa diretta delle diverse anime.
Ma la partita per il Movimento prosegue. La visita di Grillo è servita anche per varare «una grande novità» per Roma e per discutere con i responsabili della comunicazione del Movimento.
Proprio loro, Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi, saranno oggi al centro di un altro summit, stavolta a Milano. Un summit collettivo, alla presenza - per la prima volta - di Davide Casaleggio.
GRILLO RAGGI 6
raggi grillo roma
L' incontro vedrà la partecipazione di una quarantina di referenti del Movimento: capigruppo pro tempore nei consigli regionali e comunali, sindaci, portavoce e anche europarlamentari. Servirà per tracciare le linee guida della comunicazione in vista del referendum e, soprattutto, per decretare ufficiosamente la struttura comunicativa del Movimento: un ponte sottile che tiene uniti gli strateghi di Milano e il cuore sempre più romano.