AAA CERCASI SEGRETARIO PD: IN POLE C’E’ CUPERLO, IL VOLTO UMANO DI D’ALEMA

1. VOLTI
Jena per "la Stampa" - Potrebbe essere Cuperlo il nuovo leader del PD, il volto umano di D'Alema.

2. IL PD SCEGLIE IL SEGRETARIO - CUPERLO IN CORSA: COSÌ RIFARÒ IL PARTITO
Maria Teresa Meli per "Il Corriere della Sera"

Gianni Cuperlo, classe 1961 (di se stesso ama dire, scherzando: «Sono nato lo stesso anno di Obama»), ex segretario della Fgci, ex dalemiano amato anche dagli antidalemiani, deputato del Pd, colto, intelligente e autoironico ha deciso di scendere in campo per candidarsi alla segreteria del partito, all'assemblea nazionale dell'11 maggio.

Sembra dunque cadere ormai definitivamente l'ipotesi di mettere alla guida di largo del Nazareno un reggente. È un'idea, questa, che adesso è caldeggiata soltanto da pochi. Da Enrico Letta e Dario Franceschini, per esempio. Il presidente del Consiglio e il ministro per i rapporti con il Parlamento, infatti, temono che il dualismo tra partito e governo possa alla lunga indurre all'instabilità, perciò preferiscono un Pd senza un leader forte.

Franceschini, tra l'altro, in questa fase fa anche le veci dei capigruppo, che sono stati quasi esautorati dopo le dimissioni di Bersani e l'avvento del nuovo esecutivo, nonostante Luigi Zanda, ieri, abbia ripresentato la sua vecchia proposta di mettere in Costituzione l'ineleggibilità per figure come quella di Berlusconi.

Anche Matteo Renzi non impazzisce di gioia per l'ipotesi Cuperlo. All'inizio il sindaco di Firenze aveva preso in considerazione l'idea di una reggenza affidata all'ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani. Ma poi aveva cambiato idea e sembrava orientarsi sulla proposta, sostenuta da una fetta del Pd, si affidare le redini al capogruppo alla Camera Roberto Speranza.

Ma l'idea della reggenza non sfonda nel mondo ex Pci. E tanto meno tra i segretari di federazione e gli altri dirigenti periferici, costretti a confrontarsi ogni giorno con i militanti e gli elettori scontenti. Sono i quadri locali che sollecitano un leader. E il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si fa portavoce di queste esigenze: «L'ipotesi di una reggenza è un errore imperdonabile. Basta con i tatticismi e le mediazioni al ribasso che rischiano di condannarci alla paralisi: serve subito un segretario».

Seduto su un divanetto alla Camera dei deputati, Cuperlo alterna un incontro a una chiacchiera al telefono. In mattinata vede Stefano Fassina, nel pomeriggio ha un colloquio con una mini delegazione di «giovani turchi» e si apparta con il commissario del Pd calabrese, Alfredo D'Attorre.

In genere schivo, questa volta Cuperlo non si sottrae: «Abbiamo davanti due strade. La prima consiste nel trovare qualcuno che stia un po' di mesi a capo del Pd e poi si vede che succede. La seconda, invece, è più impegnativa ed è una vera e propria sfida: è quella di eleggere un segretario a tutti gli effetti che si metta subito all'opera per ricostruire il partito».

È superfluo dire quale sia la strada che ha in mente Cuperlo. Comunque lui lo fa capire benissimo: «Dobbiamo tornare a parlare al nostro elettorato, dobbiamo ripensare la sinistra, non possiamo continuare così. Lì c'è Berlusconi che dice quello che vuole, che lascia intendere chiaramente quali sono gli obiettivi del centrodestra, di qui, invece, non si sa che cosa ci sia. Dobbiamo ridarci assolutamente un'identità. Perché, finalmente, abbiamo un governo, ma ora quello che ci vuole è un partito».

Cuperlo ne è più che convinto. E ritiene che sia giusto dividere la figura del leader da quella del candidato premier: «Il segretario deve essere scelto dalla comunità degli iscritti, il premier dagli elettori nelle primarie». E Cuperlo ha le idee ben chiare anche su un'altra cosa. I renziani chiedono che il segretario eletto l'11 maggio si impegni a non ricandidarsi al congresso prossimo venturo (previsto per l'autunno 2013), ma il deputato del Pd obietta: «C'è il precedente Franceschini: anche lui, quando venne eletto l'assemblea nazionale, promise di non ricandidarsi e poi invece fece le primarie contro Bersani...».

 

CUPERLOCUPERLOMassimo Dalema letta alla camera PIERLUIGI BERSANI LUIGI ZANDA

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?