AGENZIA INTERINALE PITTIBIMBO - GLI UOMINI DI FIDUCIA NON PERDONO MAI IL POSTO - CON RENZI AI TEMPI DI PALAZZO VECCHIO, SI RITROVANO CHI AL COMUNE COL FEDELE DARIO NARDELLA, CHI NELLA SOCIETÀ COMUNALI, CHI A ROMA

Giacomo Amadori per “Libero Quotidiano

Matteo Renzi Sindaco FirenzeMatteo Renzi Sindaco Firenze

 

Lavoratori precari, collaboratori a progetto, interinali a oltranza, strappate le catene. Anche se il Jobs act e? ancora lettera morta, a Firenze c’e? un ufficio di collocamento che funziona a pieno regime. L’agenzia «Giglio magico» del premier Matteo Renzi dispensa contratti da 100 mila euro l’anno sull’asse Roma-Firenze, mica oboli da 80 euro. Unico requisito richiesto, totale adesione al verbo renziano.

 

Palazzo VecchioPalazzo Vecchio

Stiamo parlando dei fedelissimi del premier, ai tempi in cui era sindaco, i cosiddetti «articoli 90 e 110» (del decreto legislativo 267 del 2000), ovvero i collaboratori esterni assunti a chiamata (senza concorso) per la durata del suo mandato. Renzi ne ingaggio? 60. Oggi la meta? di loro sono stati ricollocati. Un bel successo se si pensa che a mettere i bastoni tra le ruote al premiato poltronificio ci si era messo l’ex ministro Renato Brunetta, contingentando per decreto questo tipo di assunzioni. Ma secondo i consiglieri comunali dell’opposizione fiorentina i Renzi boys stanno trovando vie alternative di ricollocamento.

 

Matteo RenziMatteo Renzi

Sull’argomento e? particolarmente ferrato Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, l’uomo che nel marzo 2013 mise in crisi l’allora sindaco Renzi presentando un’interrogazione sui contributi previdenziali che gli venivano erogati dalla pubblica amministrazione in quanto dirigente in aspettativa della societa? di famiglia. Dopo accese polemiche Matteo ha annunciato le dimissioni dal cda di casa propria, perche? nel frattempo e? diventato presidente del Consiglio.

Renato Brunetta Renato Brunetta

 

«Ma quando a dover pagare le marchette era la sua famiglia, Renzi era inquadrato come semplice co.co.co. Forse quegli anni di incertezza lo hanno reso sensibile al tema del precariato» dichiara Torselli, mentre scartabella fogli zeppi di numeri. Nel febbraio del 2010 i collaboratori assunti a chiamata dall’ufficio del sindaco Renzi erano 39 ex articolo 90 e 14 ex articolo 110 a fronte dei 36 (rispettivamente 26 e 10) della amministrazione precedente. Torselli ha calcolato che quei lavoratori costavano al Comune 3,8 milioni di euro l’anno, 645 mila in piu? di quanto speso dalla giunta di Leonardo Domenici.

 

A causa delle proteste dell’opposizione alcuni di loro vennero spostati di ruolo o di ufficio allo scopo di realizzare un risparmio almeno apparente. In realta? nei mesi successivi vennero assunti altri sette lavoratori a chiamata. A maggio di quest’anno, alla fine del mandato di Renzi, tutti questi signori avrebbero dovuto perdere il posto. Ma non e? stato cosi?. Per quasi il 50 per cento di loro e? gia? stata trovata una nuova sistemazione (per 26 su 60).

Leonardo DomeniciLeonardo Domenici

 

Per altri quattro sembra sia pronta una delibera ad hoc. il 23 luglio il capogruppo di «Firenze riparte a sinistra» Tommaso Grassi ha presentato tre interrogazioni al neo sindaco Dario Nardella su «incarichi e assunzioni a chiamata» per sapere «se il personale assunto nello scorso mandato (...) e? stato riassunto in altre societa?, enti o associazioni partecipate dal Comune di Firenze».

 

dario nardella allo stadio dario nardella allo stadio

E in particolare ha puntato l’attenzione su due figure: «il portavoce del sindaco e capo ufficio stampa» e «l’ex dirigente dell’ufficio canali di comunicazione esterna». Il primo si chiama Marco Agnoletti, gia? alla ribalta delle cronache per avere ottenuto da Renzi un incarico dirigenziale nonostante fosse privo dell’indispensabile laurea. Nel suo curriculum spiccavano la collaborazione giornalistica al quotidiano Il Tirreno e l’impegno profuso in diversi uffici stampa del Partito democratico.

 

Da Matteo ottenne uno stipendio di 100 mila euro lordi l’anno. Nardella, l’ha riconfermato, ma gli ha tolto i gradi per la mancanza del titolo di studio. Per fortuna Agnoletti non dovra? campare con il magro salario previsto dal «contratto nazionale per il personale non dirigenziale del comparto regioni-autonomie locali», avendo ottenuto una cospicua «indennita? aggiuntiva di 56 mila euro», per non dover rimpiangere i bei tempi andati.

MARCO AGNOLETTI A SINISTRA CON RENZI MARCO AGNOLETTI A SINISTRA CON RENZI

 

L’altro personaggio segnalato da Grassi, pure lui gratificato da Renzi con un contratto da 100 mila euro, avrebbe gia? in caldo la poltrona di una societa? partecipata dal Comune. Torselli precisa, pero?, che non esistono solo questi due casi.

 

Il consigliere ha sulla scrivania un elenco con decine di nomi sottolineati con l’evidenziatore giallo e con piccole note a margine: «Trenta su 60 hanno gia? trovato un posto tra Roma e Firenze. Per gli altri, probabilmente, servira? solo ancora un po’ di tempo. Come in tutti gli uffici di collocamento che si rispettino anche qui c’e? la coda e io incontro quasi ogni giorno a Palazzo Vecchio diversi di questi ex articolo 90 e 110».

 

orenzo Guerini Debora Serracchiani Luca Lotti Maria Elena Boschi b b adb c f a b ba MGzoom orenzo Guerini Debora Serracchiani Luca Lotti Maria Elena Boschi b b adb c f a b ba MGzoom

E? in fila pure la figlia del presidente del Tribunale, ingaggiata da Renzi per «gestire la corrispondenza e i contatti del sindaco con la cittadinanza». Il tutto in cambio di 36 mila euro. Gli aspiranti lavoratori non perdono fiducia e lo dimostrano sui social network: «Saremo all’altezza dei sogni piu? belli #Renzi» ha retwittato una delle vecchie collaboratrici del premier in attesa di chiamata.

 

Non sono certo meno entusiasti i diciassette dipendenti riconfermati nei loro vecchi incarichi. Dodici sono dirigenti, la fascia piu? protetta dall’ufficio del personale renziano. Giacomo Parenti e? diventato direttore generale del Comune, dopo essere stato presidente dell’azienda dei trasporti fiorentina Ataf. E non e? il solo lavoratore a chiamata ad aver fatto carriera. Nove di loro sono partiti per Roma.

 

MATTEO RENZI E ANTONELLA MANZIONEMATTEO RENZI E ANTONELLA MANZIONE

L’ex capo di gabinetto Luca Lotti e? diventato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, mentre sua moglie ha lasciato a qualcun altro, bonta? sua, la scrivania che Renzi le aveva affidato a Palazzo Vecchio. Antonella Manzione, ex dirigente della polizia municipale fiorentina, e? oggi capo dipartimento per gli affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi. Giovanni Palumbo e? andato a guidare la segreteria romana del premier, Nicola Centrone quella di Lotti.

 

La senatrice renziana Rosa Maria Di Giorgi ha trovato posto nel proprio ufficio stampa ad altri due «precari», compresa la figlia di un direttore di giornale. Per qualcuno si sono invece aperte le porte delle societa? in-house del Comune. Per esempio Simone Tani e? diventato amministratore unico della Sas (si occupa di manutenzione e segnaletica stradale). Il suo predecessore era l’ex allenatore della squadra di calcio di Lotti. A Palazzo Vecchio, pero?, non vengono riciclati solo renziani doc. Manuele Braghero, ex capo segreteria di Luciano Violante, e? il nuovo capo di gabinetto di Nardella. Con tanti saluti alla rottamazione.

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…