pnrr raffaele fitto adolfo urso giancarlo giorgetti

AIUTO, S’È INCAGLIATO IL PNRR! – A DUE MESI E MEZZO DAL VIA LIBERA DELL’EUROPA ALLE MODIFICHE, IL GOVERNO NON RIESCE A METTERE A PUNTO IL DECRETO PER L’ATTUAZIONE DEL RECOVERY– È SCONTRO TRA GIORGETTI E FITTO PER 3 MILIARDI DI COPERTURE PER LE NUOVE OPERE – A RISCHIO I 6 MILIARDI PER LA “TRANSIZIONE ENERGETICA”: URSO HA COMBINATO UN PASTICCIO CON I CREDITI D'IMPOSTA – IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DOMBROVSKIS AVVERTE: “IMPOSSIBILE RINVIARE LA SCADENZA AL 2026” – IL “FINANCIAL TIMES”: “COSI’ IL PNRR DIFFICILMENTE ALIMENTERÀ LA CRESCITA FUTURA…”

DOMBROVSKIS, NON SI PUÒ RINVIARE SCADENZA PNRR AL 2026 

VALDIS DOMBROVSKIS

(ANSA) - "Non è fattibile" rinviare la scadenza al 2026 del Pnrr. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis presentando la valutazione intermedia dell'esecutivo comunitario del dispositivo per la ripresa e resilienza. "Cambiare le scadenze è questione molto complessa ed una decisione che implica l'unanimità tra gli stati membri, il passaggio al Parlamento europeo relativamente per esempio alle risorse proprie Ue", ha spiegato Dombrovskis. "Invece di concentrarsi sulle scadenze il focus andrebbe riferito all'attuazione dei Pnrr".

 

Il commissario all'Economia Paolo Gentiloni ha invece invitato a impegnare "il capitale politico non sulle scadenze" del Pnrr "impegnative ma realistiche" e concentrarsi piuttosto "sulla definizione di nuovi strumenti finanziari comuni per finanziare obiettivi Ue specialmente per le spese per la difesa" che, ha indicato, sarà però tema per la prossima legislatura.

 

2 – IL TESORO FRENA URSO A RISCHIO SEI MILIARDI. SLITTA IL DECRETO PNRR

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per "la Repubblica"

 

giancarlo giorgetti raffaele fitto

Lavorare con lentezza. Così lento, il governo, che il decreto chiamato a muovere il nuovo Pnrr è ancora pieno di norme da correggere e riscrivere. E sei miliardi, quelli del piano Transizione 5.0, sono in pericolo. A due mesi e mezzo dal via libera dell’Europa, l’attuazione della revisione «possibile e doverosa » del Piano nazionale di ripresa e resilienza, come l’ha definita Giorgia Meloni, è ancora incagliata. E così stamattina, quando riunirà i suoi ministri a Palazzo Chigi, la premier dovrà prendere atto dell’ennesimo rinvio.

 

[…] Non risolutivo perché il ministro-regista del Piano Raffaele Fitto va ripetendo da giorni che «non c’è alcuna scadenza » e che quindi si può arrivare all’approvazione del decreto «entro marzo». Ma più tardi parte il Piano rivisitato, più difficile diventa recuperare i ritardi accumulati. Il rischio, al contrario, è accrescerli.

 

adolfo urso giorgia meloni question time alla camera

Lo stato dell’arte del decreto è la spia di questo pericolo. A iniziare dai crediti d’imposta per i progetti sulla transizione energetica e digitale, una delle voci più corpose, per risorse e obiettivi, di RepowerEU, il nuovo capitolo del Pnrr chiamato a mettere a terra in tutto 11,2 miliardi. Più della metà - 6,3 miliardi - sono destinati alle imprese, ma il veicolo scelto dal governo, appunto i crediti d’imposta, ha un difetto: è incompatibile con la scadenza del Piano, fissata al 30 giugno 2026. Entro quella data l’Italia, come tutti gli altri Paesi Ue che hanno attinto dal Recovery Fund, dovrà spendere tutte le risorse e rendicontare le spese, fino all’ultimo centesimo.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto

Al ministero delle Imprese, che gestisce il piano Transizione 5.0, erano convinti che i crediti d’imposta fossero associabili al timing del Pnrr, ma la Ragioneria ha spento gli entusiasmi. I tecnici del Mef, infatti, hanno spiegato al Mimit che i crediti, fruibili in più anni, generano un disallineamento tra il bilancio di cassa e quello di competenza: i saldi, così, non tornano. Soprattutto si scavalla l’estate del 2026, la dead line del Pnrr.

 

Ecco perché non regge più lo schema degli investimenti da realizzare nel 2024-2025, come c’è scritto nel nuovo Piano. La correzione, dopo il pasticcio: allo studio ci sono sovvenzioni dirette o accordi di sviluppo, ma le ipotesi devono essere sempre validate dal Tesoro. Il disco verde non si è acceso. E il governo cerca ancora 3 dei circa 20 miliardi che deve anticipare per attuare le nuove misure del Piano. «Stiamo risolvendo», assicurano fonti di Palazzo Chigi. L’idea è utilizzare le risorse che fanno riferimento ai progetti cancellati dal Pnrr, che Fitto aveva promesso di ripescare. [...]

 

3 – I DUBBI DEL «FT» SUL PNRR: LAVORI IN RITARDO O RIDIMENSIONATI

Estratto dell’Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni 1

Come sta funzionando lo strumento principale di Next Generation Eu, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) da cui discendono i Pnrr nazionali e che ha la durata di sei anni? A che punto sono i Paesi Ue nella spesa, visto che hanno tempo solo fino al 2026? Oggi il commissario all’Economia Paolo Gentiloni e il vicepresidente Valdis Dombrovskis presenteranno la valutazione intermedia della RRF.

 

[...] il Financial Times ha anticipato alcuni risultati del report. «Secondo la Commissione — scrive il quotidiano della City — il rapporto tra investimenti pubblici e prodotto interno lordo è aumentato a livello aggregato dal 3% nel 2019 al 3,2% nel 2022». Tuttavia «sembra sempre meno probabile che venga raggiunto il secondo obiettivo: alimentare la crescita futura. L’attuazione del fondo è in ritardo: i disaccordi tra le capitali e Bruxelles sulle riforme hanno ritardato i pagamenti e gli investimenti sono stati ritardati o ridimensionati a causa dell’inflazione. Ad oggi è stato erogato solo un terzo dei fondi». [...]

VALDIS DOMBROVSKIS - PAOLO GENTILONI

Pnrr Piano Nazionale di Ripresa e Resilienzaraffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloniraffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 5adolfo urso foto di bacco (5)

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