meloni nordio mantovano

“ARRENDETEVI, SIETE CIRCONDATI”! MA LA MELONI CHE SI SCAGLIA OGGI CONTRO LE TOGHE E’ LA STESSA CRESCIUTA NEL MOVIMENTO SOCIALE CHE ABBRACCIAVA LA LINEA MANETTARA E STRINGEVA D’ASSEDIO IL PALAZZO DI MONTECITORIO AI TEMPI DI MANI PULITE? OGGI IL SUO GOVERNO, NEL QUALE SIEDONO DUE MAGISTRATI (OLTRE AL MINISTRO NORDIO, IL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO), SI SENTE ACCERCHIATO DALLE TOGHE SOSPETTATE DI FARE OPPOSIZIONE POLITICA – LA GUERRA TRA POLITICA E TOGHE LUNGA 30 ANNI: DAL SALVA-LADRI ALLE TOGHE ROSSE…

Estratto dell'articolo di Giovanni Bianconi per il Corriere della Sera

 

gherardo colombo davigo di pietro

Ha detto di recente il ministro Carlo Nordio che il conflitto tra politica e giustizia fu avviato dalla Procura di Milano con l’invito a presentarsi nelle vesti di indagato recapitato «a mezzo stampa» all’allora premier Silvio Berlusconi, nel novembre 1994.

 

In realtà, quello stesso anno, proprio il governo Berlusconi aveva già provato — in piena estate — a depotenziare le indagini e il potere dei magistrati con il decreto ribattezzato «salva-ladri», ritirato a seguito delle dimissioni in diretta tv dei pubblici ministeri di Mani Pulite. E l’anno precedente un altro governo, guidato da Giuliano Amato, fu stoppato dal capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro nel tentativo di depenalizzare il finanziamento illecito dei partiti, dopo le proteste del procuratore di Milano Francesco Saverio Borrelli.

di pietro colombo davigo

 

Il pool Quell’esecutivo era stato decimato dalle dimissioni a catena dei ministri colpiti dagli avvisi di garanzia e quello successivo, presieduto da Carlo Azeglio Ciampi nacque azzoppato dopo che le Camere avevano respinto a scrutinio segreto le richieste di autorizzazione a procedere contro il segretario del Psi Bettino Craxi. Seguirono proteste di popolo, a cui la gioventù missina in cui già militava Giorgia Meloni diede il suo contributo stringendo in simbolico assedio il palazzo di Montecitorio sotto lo slogan «Arrendetevi, siete circondati», e la successiva abolizione dell’autorizzazione a procedere.

 

msi protesta arrendetevi siete circondati

Poi nel ’94, al momento di formare il suo primo governo composto anche da eredi del Movimento sociale italiano, Berlusconi tentò di arruolare come ministri due pm simbolo di quella stagione giudiziaria, Antonio Di Pietro e Piercamillo Davigo, con la mediazione di Cesare Previti e Ignazio La Russa. I due declinarono l’invito, ma successivamente Di Pietro fu arruolato come ministro da Romano Prodi, entrò in Parlamento e fondò addirittura un suo partito.

 

(...) Poi quando Berlusconi tornò al potere si aprì la stagione delle leggi ad personam per indirizzare i processi a favore del premier-imputato, con il conseguente compattamento delle toghe, di tutte le correnti e di tutti i colori, a difesa dell’autonomia e indipendenza della giurisdizione, messa sotto attacco da governo e Parlamento. Un po’ quello che è successo (in piccolo) ad aprile, quando il ministro Nordio ha avviato l’azione disciplinare contro tre giudici di Milano «colpevoli» di aver messo agli arresti domiciliari il russo ricercato dagli Usa in attesa di estradizione e fuggito per tornare in patria; un’iniziativa politica per addossare al potere giudiziario la responsabilità di una crisi diplomatica.

giorgia meloni carlo nordio

 

Il conflitto continuo Ma pure nell’ultimo decennio, con il fondatore di Forza Italia non più al centro della scena (anche per via della decadenza da senatore seguita alla condanna definitiva del 2013), il conflitto tra potere esecutivo e legislativo da un lato e giudiziario dall’altro, s’è riproposto a fasi alterne. Un po’ per l’uso strumentale delle vicende giudiziarie o para-giudiziarie da parte della politica, e un po’ per i ricorrenti tentativi di condizionare indagini e processi attraverso riforme che dovevano porre rimedio a iniziative della magistratura ritenute condizionanti della politica e del funzionamento della democrazia.

 

alfredo mantovano giorgia meloni

Perché l’uso e l’abuso politico e mediatico di certe inchieste e sentenze (indagini all’apparenza infondate o stravaganti, condanne destinate a ribaltarsi in assoluzioni e viceversa) non ha portato al più mite consiglio di evitare strumentalizzazioni e conclusioni affrettate (come le richieste di dimissioni per un avviso di garanzia o un verdetto non definitivo), bensì al ricorrente tentativo di imbrigliare la magistratura e i suoi rappresentanti. Basti pensare a Matteo Renzi, che prima di diventare «garantista» e autodefinirsi vittima designata delle «toghe rosse» invocava defenestrazioni di questo o quel ministro proprio a partire dalle loro disavventure para-giudiziarie; e s’è ritrovato un paio di suoi deputati di fiducia nei conciliaboli paralleli e clandestini per decidere le nomine al di fuori del Consiglio superiore della magistratura.

 

meloni mantovano

Oggi il governo Meloni, con due magistrati seduti in altrettanti posti-chiave (oltre al ministro Nordio il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, virtuoso esempio di «porte girevoli» tra potere politico e giudiziario, se quella pratica non fosse additata come perniciosa), si sente accerchiato dalle toghe sospettate di fare opposizione politica, anziché amministrare giustizia. Immaginando chissà quali complotti e strategie comuni tra Procure e tribunali diversi. In questo clima sono state proposte riforme che, se pure avessero un fondamento, nascono inevitabilmente sotto la cattiva stella della vendetta o del «fallo di reazione».

SILVIO BERLUSCONI E GIORGIA MELONI NEL 2011

 

Provocando ancora una volta le proteste della magistratura, alle quali la politica reagisce con il consueto richiamo alla separazione dei poteri (che nessuno mette in dubbio, ma non importa). Forse confidando che tra le toghe qualcuno cominci a stancarsi e cedere, dopo trent’anni e più di conflitti sempre uguali a se stessi. O quasi.

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

luca zaia matteo salvini giorgia meloni

PRONTI? VIA: LE GRANDI MANOVRE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO SONO PARTITE. MATTEO SALVINI SOSTIENE CHE IL VERTICE DI OGGI A PALAZZO CHIGI SULLE CANDIDATURE SIA “ANDATO BENISSIMO”. MA A ZAIA FRULLANO I CABASISI E STA PENSANDO DI APPOGGIARE UN CANDIDATO DELLA LIGA VENETA. SE MELONI E SALVINI METTONO IN CAMPO IL FRATELLO D’ITALIA LUCA DE CARLO, IL “DOGE” LO ASFALTA ALLE URNE – CAOS PD: NELLA ROSSA TOSCANA ELLY SCHLEIN FA UNA FIGURACCIA ED È COSTRETTA A FARE PIPPA DI FRONTE AL CONSENSO DI EUGENIO GIANI – PER CHI SUONA LA CAMPANIA? IL SINDACO DI NAPOLI, MANFREDI, TRATTA CON DE LUCA E CONTE. E ELLY È FUORI DAI GIOCHI…

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"