UN PARTITO DA OSCAR(DABAGNO) - LA “RIVOLUZIONE LIBERALE” LI FA E POI LI ACCOPPIA: OSCAR GIANNINO, EMMA MARCEGAGLIA, LO SMONTEZEMOLATO, QUALCHE BOCCONIANO E UNA SPRUZZATA DI FINIANI PRONTI AL FLOP ELETTORALE - CHI POTREBBE MAI VOTARE UN PARTITO DI ILLUSTRI “PRENDITORI” DI SOLDI PUBBLICI CHE PROMETTONO “MENO STATO E MENO TASSE” E STUDIANO SIMBOLI E SLOGAN A BAGNOMARIA IN LUSSENBURGO?…

Guglielmo Marchetti per Lettera43.it

Anche Emma Marcegaglia scende in campo. E per farlo ha deciso di lasciarsi coinvolgere dalla proposta bellicosa e ultraliberista messa a punto dal giornalista Oscar Giannino.
L'offerta politica a cui sta lavorando il giornalista economico in vista delle prossime elezioni è destinata a scompaginare gli equilibri proprio per le personalità che saranno coinvolte.

MOVIMENTO AUTONOMO. Non è un segreto che l'ex presidente di Confindustria sia molto amica della voce di Radio24 e che quest'ultimo stia preparando un suo movimento autonomo. Ecco quindi che l'imprenditrice di Mantova è pronta a fare il suo primo passo politico, dopo aver lasciato il ruolo istituzionale di viale dell'Astronomia.

Il progetto di Giannino verrà presentato nelle prossime settimane attraverso un appello pubblico e chiamerà a raccolta i liberali di entrambi gli schieramenti per dare origine a una nuova aggregazione. I primi a rispondere saranno gli esponenti di Italia Futura, l'associazione voluta da Luca Cordero di Montezemolo.

IL PARTITO DI CONFINDUSTRIA. Dopo mesi di tentennamenti, l'assist offerto da Giannino e Marcegaglia è l'occasione migliore per capire davvero quale percorso politico vuole intraprendere il think tank. Il presidente della Ferrari e l'imprenditrice si conoscono da tempo e hanno lavorato a stretto contatto in Confindustria quando Marcegaglia era vicepresidente, sotto la presidenza di Montezemolo. Superate le vecchie ruggini, l'impegno politico porterà sotto i riflettori due personaggi di spicco di viale dell'Astronomia.
Diventerà un po' il partito di Confindustria, quindi, con due ex presidenti dell'associazione a fare i portabandiera della provocazione ultraliberista.

I cardini dell'iniziativa saranno: meno Stato, meno spesa e soprattutto meno tasse.
«Ci siamo sentiti offesi e presi in giro in tutti questi anni», ha spiegato più volte durante il suo programma in radio Giannino. Che negli ultimi tempi non ha nascosto di avere in mente una risposta per reagire alla crisi economica e politica.

IL SOGNO DI BERLUSCONI. In qualche modo, si realizzerà anche il progetto di Silvio Berlusconi che aveva più volte provato a convincere Marcegaglia per averla al suo fianco. Nel 2010, lo fece addirittura davanti agli industriali proclamandola ministro in pectore ma sono dovuti arrivare tempi (e persone) diversi perché la signora si convincesse.

Insieme con Giannino e Marcegaglia ci saranno tre economisti di prim'ordine: il bocconiano Luigi Zingales, professore di finanza alla Scuola di direzione aziendale dell'università di Chicago e consigliere economico del sindaco di Firenze Matteo Renzi, Alessandro De Nicola, presidente della Adam Smith Society e professore di Business law in Bocconi e Michele Boldrin, docente di Economia della Washington University.

FINIANI LIBERALI INTERESSATI. Sono interessati al progetto anche i finiani liberali di Zero Positivo che fanno capo a Piercamillo Falasca. Le 13 idee che hanno formulato per il 2013 possono trovare una comunanza d'intenti in molti aspetti con il programma di governo ideato da Giannino. Sono attese ulteriori adesioni dalle frange del Popolo della libertà e del Partito democratico più sensibili alle tematiche proposte, in un quadro di rassemblement complessivo. Insomma, si sta delineando una nuova aggregazione politica che promette di rompere gli equilibri attuali. La vera rivoluzione liberale sembra un po' meno utopistica.

 

 

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