BAGNASCO APRE ALL’ICI: DISPONIBILI A DISCUTERNE - CGIL-CISL E UIL SCRIVONO UNA LETTERINA DI NATALE A FULL MONTI: “SERVE UN INCONTRO URGENTE” - IL PATTO UE SI ALLARGA, SOLO LA GRAN BRETAGNA SI DEFILA - GELO SARKÒ-CAMERON - IL PREMIER BRITANNICO: “SIAMO UN MEMBRO IMPORTANTE DELL’UNIONE” (MA PER MONTI CONTERANNO DI MENO) - MERKEL OSTENTA SICUREZZA: “HO OTTENUTO QUELLO CHE VOLEVO PER L’EURO” - LAGARDE (FMI) APPREZZA - FRECCIATINA DI GOLDMONTI: “PROVINCIALI LE POLEMICHE SU ‘PORTA A PORTA’”… - ANGIOLA TREMONTI: SONO CAPACI TUTTI A FARE UNA MANOVRA COSI' (IL FRATELLO LA PENSA COME LEI?)

1. CARD.BAGNASCO, DISPONIBILI A DISCUTERE DI ICI...
(ANSA) -
''Se ci sono punti della legge da rivedere o da discutere, non ci sono pregiudiziali da parte nostra''. Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, rispondendo a una domanda sull'applicazione dell'Ici agli immobili della Chiesa a margine di un convegno dell'Ucid a Genova.

2. SINDACATI SCRIVONO A MONTI, SERVE INCONTRO URGENTE...
(AGI) -
Cgil, Cisl e Uil hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti per chiedere "un incontro urgente sulla manovra in discussione in Parlamento". I segretari delle tre organizzazioni Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, secondo quanto si apprende, avrebbero scritto al premier dopo la proclamazione dello sciopero generale di 3 ore di lunedi' prossimo.

3. VERTICE UE: PATTO DI BILANCIO A 17+6 - SFUMA INTESA A 27 PER MODIFICA TRATTATI. SARKOZY, COLPA DI LONDRA...
(ANSA) -
Dopo una maratona negoziale notturna i leader europei si sono accordati per un patto di bilancio, un ''accordo intergovernativo'' tra i 17 Paesi dell'Eurozona piu' altri sei. "Avremmo preferito un accordo all'unanimità", ha dichiarato il presidente del Consiglio Europeo, Van Rompuy. Il presidente francese Sarkozy accusa Londra di essere all'origine di questa Europa a due velocita', per le condizioni "inaccettabili" posto dal premier Cameron per procedere a 27 verso una riforma dei Trattati.

4. MONTI, SBAGLIATO PARLARE DI FALLIMENTO, E' IL CONTRARIO...
(RCO)
Consiglio Ue che si e' chiuso oggi a Bruxelles, non e' stato un fallimento. Ne e' convinto il presidente del Consiglio, Mario Monti, rispondendo a una domanda in conferenza stampa sul fatto che le conclusioni del vertice potessero essere interpretate come un fallimento. Se questo e' davvero stato il vertice che ha salvato l'euro, ha detto Monti, "questo io non lo so, non so se lo sappia lei, credo che non lo sappia nessun prima di qualche giorno.

Altri, ma non la mia posizione, potrebbero sostenere che via uno dei 27 magari sull'obiettivo dell'euro e sulla sua fonda mentalita' c'e' piu' coesione tra i 26, che quello che lei dice che e' stato rimandato a marzo era previsto per giugno nella bozza iniziale (modifiche al Fondo salva Stati, ndr) e' stato accelerato con una poderosa accelerazione per i ritmi europei, che gli Eurobond per i quali era stata preparata una tomba senza fiori sono innominati, i soldi in piu' ci sono e la disciplina in piu' c'e': puo' darsi che tutto questo non basti - ha concluso - ma non mi sembra un vertice dei fallimenti".

5. MONTI, INFLUENZA GB IN UE SI ATTENUERA'...
(Adnkronos) -
La decisione della Gran Bretagna di tenersi fuori dal nuovo Patto di bilancio Ue provochera' sicuramente "un suo isolamento" e la sua influenza "si attenuera'". La previsione e' del presidente del Consiglio Mario Monti, secondo il quale "e' difficile dire come evolvera' il ruolo del Regno Unito nel decision making europeo, io credo che un certo isolamento avverra'". "Indubbiamente la sua capacita' di influire, la sua influenza si attenuera'", ha osservato il premier, ricordando in particolare come "all'epoca del governo Blair il motto era, vogliamo essere 'in the heart of Europe' (nel cuore dell'Europa)".

"Cavalcando il grande tema di politica economica di quegli anni, che erano le riforme economiche - ha sottolineato ancora Monti - l'ascendente politico e culturale era sicuramente grande. La crisi finaziaria non l'ha certo rafforzato e oggi questa autoesclusione la mette molto meno 'in the heart of Europe'". E tutto questo, ha concluso il premier, "a me personalmente e anche per la visione che ho degli interessi dell'Italia, questo dispiace, non solo perche' l'interesse dell'Italia e' un'Unione non divisa e coesa, ma anche perche' e' interesse dell'Italia che la governance europea veda in posizione di grande influenza il Regno Unito".

6. E SARKOZY 'SNOBBA' CAMERON, E' GELO TRA PARIGI E LONDRA...
(AGI) -
E' gelo tra Sarkozy e Cameron dopo quel 'no' della Gran Bretagna all'accordo tra i 26 paesi sui vincoli di bilancio che non e' affatto piaciuto al presidente francese. Sarkozy, carattere latino poco propenso al self-control britannico, non e' riuscito a celare il suo disappunto per il comportamento del collega inglese e "dopo una sessione negoziale durata tutta la notte - come racconta questa mattina il Daily Mail - ha messo a segno l'affronto". "Cameron - racconta il giornale - si e' avvicinato a Sarkozy con la mano tesa, come a mostrargli che, nonostante tutto, si puo' anche rimanere 'amici'.

Ma il presidente francese, testa bassa, ha tirato diritto, ignorando la povera mano del premier inglese che, a quel punto, si e' posata sulla spalla del collega transalpino in fuga". Poi il conferenza stampa la conferma dell'offesa: "E' un summit che nella storia sara' ricordato in maniera negativa" ha detto il premier francese in conferenza stampa - noi avremmo preferito un trattato a 27, ma non e' stato possibile vista la posizione dei nostri amici britannici".

Sarkozy ha spiegato che "per accettare la riforma - Cameron ha chiesto quello che noi tutti abbiamo considerato inaccettabile, un protocollo nel trattato che avrebbe permesso di esonerare la Gran Bretagna da numerose regole sui servizi finanziari". "Non potevamo accettarlo" ha commentato il capo dell'Eliseo. Risultato Cameron, che probabilmente si era sentito escluso dall'asse franco-tedesca", ha voluto rimarcare il contrario.

"Non stiamo venendo esclusi - ha detto - siamo nell'Unione Europea e siamo uno dei membri guida del mercato unico". Il premier britannico ha ammesso che il no di Londra all'unione fiscale "rappresenta un mutamento nella nostra relazione con l'Europa" ma, ha aggiunto "il nocciolo della nostra relazione il mercato unico, gli investimenti, la crescita, i nuovi posti di lavoro che vogliamo vedere rimane cosi' com'era".

7. CAMERON, NON SIAMO ESCLUSI DALL'UNIONE EUROPEA...
Radiocor -
'Non siamo esclusi dall'Unione Europea, vi siamo dentro e siamo un membro importante del mercato unico'. Lo ha detto il primo ministro inglese, David Cameron, in un'intervista concessa a un canale televisivo prima di far ritorno a Londra. Nel corso della nottata e' stata proprio la Gran Bretagna a porre il veto per un rinnovo dei trattati che verra' ora attuato tramite accordi intergovernativi tra gli altri 26 membri dell'Unione.

8. MERKEL, OTTENUTO QUELLO CHE VOLEVO PER L'EURO...
Radiocor -
'Ho ottenuto quello che volevo per l'euro'. Cosi' il cancelliere tedesco Angela Merkel ha sintetizzato l'esito del vertice europeo. Merkel si e' detta dispiaciuta del fatto che la Gran Bretagna non abbia aderito al patto sulle politiche di bilancio, ma ha sottolineato che la Ue non poteva concedere a Londra le concessioni che chiedeva.

9. LAGARDE APPROVA ACCORDO UE, SOLLECITA INTERVENTI AMPI...
(ANSA) -
Christine Lagarde, direttore generale del Fmi approva l'accordo raggiunto dall'Ue per salvare la moneta unica tramite il coordinamento piu' stretto delle politiche fiscali, nonche' la decisone di erogare all'Fmi 200 miliardi di euro in prestito bilaterali. Ma Lagarde sollecita altri a seguire l'esempio e dar vita ad interventi ampi. "Apprezzo la capacita' di leadership dimostrata dall'Europa - ha detto in una nota - e spero che altri ora facciano la loro parte".

10. MONTI, POLEMICHE SU 'PORTA A PORTA' PRETESTUOSE...
(ANSA) -
''Il governo cerca di spiegare quello che ha fatto e trovo pretestuoso e un po' provinciale'' la polemica su a quali trasmissioni tv ''bisogna andare e quali e' politically incorrect andare''. Cosi', da Bruxelles, il premier Mario Monti bolla le polemiche seguite alla sua decisione di andare a 'Porta a Porta' a presentare la manovra.

11 - ANGIOLA TREMONTI ALLA ZANZARA DI RADIO 24: "MONTI? SONO CAPACI TUTTI DI FARE UNA MANOVRA COSI'.
"Sono capaci tutti di fare una manovra così. Aumentare la benzina è facile e anche colpire gli anziani". Così Angiola Tremonti, sorella di Giulio Tremonti, artista e consigliere comunale a Cantù alla Zanzara su Radio 24. "Devo dire - aggiunge- che si è appena insediato e bisogna aspettare come si muoverà in parlamento. Al momento mi sento come un gatto sotto la stufa che sta accovaciato e aspetta di sentire il profumo dell'arrosto". E il fratello, l'ex titolare dell'Economia, che fine ha fatto? "Ha un tallone rotto - dice Angiola- penso sia a casa tranquillo in doveroso riposo.

Se lo conosco bene è vicino ai suoi gatti in poltrona che osserva senza commentare quello che sta accadendo. E' questione di bon ton: quando si passa la mano osservare e non intervenire. Di sicuro è pregiudicata la sua stagione sciistica. Come è successo? Stava prendendo un libro ed è caduto da uno sgabello". Sulla riforma delle pensioni del governo Monti la Tremonti dice: "Io sono una baby pensionata. Chiedo scusa ma la legge me lo consentiva. Sono andata via a 42 anni e prendo da allora 890 euro al mese.  

Però continuo a lavorare, faccio l'artista ma non va molto bene. Mi considero disoccupata. Ho una seconda casa che affitto, ma con le spese che ho non riesco a coprire tutte le uscite. Meno male che ci pensa mio marito, Giulio non mi dà un euro.". Perchè è andata in pensione così presto?  "Mi ero rotta le palle di insegnare anche se amavo i bambini, ma l'arte mi attirava in modo stratosferico; per un periodo ci ho anche guadagnato. Poi ho avuto dei periodi neri e in quei giorni andavo al supermercato e compravo le ossa di pollo e rimediavo qualcosa in casa per tirare a fine mese."

 

 

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