IMPORT ED ESCORT - DALLE CARTE EMERGE UN BANANA COSÌ SESSOTOSSICO DA DOVERSELA PORTARE OVUNQUE: MIGNOTTE MASCHERATE DA SEGRETARIE E IMBARCATE SUI VOLI DI STATO - COINVOLTO ANCHE IL SUO CAPO DELLA SICUREZZA - BERLUSKAZZO SI SFOGAVA CON TARANTINI: “HO CAMBIATO TELEFONO, MI SPIANO” (A CHI LO HA DENUNCIATO?) - PER L’IMPRENDITORE (DEL CAZZO), B. ERA “UN FERRO DA BATTERE QUANDO È CALDO”…

Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

Anche il capo della sicurezza di Silvio Berlusconi fu coinvolto nell'assistenza alle donne reclutate per le feste. Il 5 settembre 2008 «Gianpaolo Tarantini e Claudio Cecere, collaboratore del premier, si mettono d'accordo come accompagnare le ragazze a palazzo Grazioli», l'imprenditore avvisa le ragazze e alle 21 di quella sera «Cecere comunica che tra un minuto sarà sotto l'Hotel de Russie».

Aerei a disposizione, viaggi di Stato, programmi televisivi: le carte dell'inchiesta della Procura di Bari sullo sfruttamento della prostituzione dimostrano come il capo del governo avesse coinvolto tutte queste persone anche nella sua vita pubblica. Tanto che in un'occasione chiese a due escort di seguirlo facendole passare come sue segretarie. Molti di loro avevano il numero del cellulare personale, potevano chiamarlo a tutte le ore.

E il 19 settembre è proprio lui a rivelare a Tarantini, che conosce da qualche settimana: «Ho avuto un disastro con il telefono, ho avuto un po' di guasti e ho dovuto cambiarlo perché come al solito me l'avevano messo sotto controllo, ogni tanto mi succede. Ce ne siamo accorti e allora ho cambiato il numero». Tarantini, custode di molti segreti di Berlusconi, rivela invece in un verbale che dopo l'intervista della D'Addario al Corriere della Sera «Murdoch mi propose un contratto miliardario che rifiutai».

«HA CHIESTO IL TAILLEUR»
Il 17 ottobre Barbara Guerra chiama Tarantini. Annotano gli investigatori: «Amore c'è un piccolo problemino, che mi ha chiesto un tailleur e io non ce l'ho dietro e neanche Anna (Ioanna Visan) perché vuole che scortiamo tipo segretaria. Gianpaolo le dice di mettersi un pantalone e una giacca. Poi le dice: "Vuoi passare di qua?" e lei dice che ora deve andare».

Capita che Berlusconi coinvolga queste persone in appuntamenti pubblici. Ma anche che si metta a disposizione per soddisfare le loro esigenze.
Il 5 gennaio 2009 Tarantini con Belén Rodriguez, la sorella e Linda Santaguida devono raggiungerlo in una delle sue ville.

Berlusconi: ottimo a che ora vuoi l'aereo
Tarantini: facciamo così, la chiamo io verso le cinque, magari la chiamo a casa, oppure vuole che mi accordi con Marinella?
Berlusconi: no, dovresti accordarti con la dottoressa Ronzulli... Ti spiego, io mando giù un aereo oggi, lo faccio fermare a Roma a tua disposizione, quindi puoi venire su all'ora che vuoi, domani mattina venite per colazione...
Episodio simile accade anche il 3 febbraio 2009. È scritto nella relazione della Guardia di finanza: «Gianpaolo chiama Marinella, segretaria di Berlusconi, le dice che partirà con il presidente e con lui ci sarà anche Barbara Guerra. Lei gli dice che si deve trovare alle 13.30 all'aeroporto militare di Linate».

«VAI CON LE GEISHE»
Il 17 ottobre 2008 Tarantini parla al telefono con la parlamentare del Pdl Elvira Savino. Annotano gli investigatori: «Parlano di lui (Berlusconi) che è indistruttibile. Gianpaolo racconta a Elvira che andrà con lui a Pechino, allora Elvira dice: "E quindi te ne vai cinque giorni a Pechino con le geishe praticamente, cambiate genere..."». Quattro giorni dopo l'imprenditore affronta lo stesso argomento con l'amico Massimo Verdoscia, poi indagato anche lui come partecipe alla presunta associazione per delinquere.
Tarantini: che io per noi sto a faticare io
Verdoscia: per noi, per noi io ancora non vedo nulla qua, io ancora do e do
Tarantini: la calma è la virtù dei forti

Su questo viaggio in Cina Tarantini ha riposto molte speranze ed evidentemente anche il premier aveva agevolato questa partecipazione, tanto che i documenti necessari sono stati preparati a tempo di record. Tarantini glielo racconta vantandosi: «Avere il visto dall'ambasciata cinese è stata un'impresa, perché con le procedure urgenti ci vogliono dodici giorni, mentre per la normalità ci vogliono 36 giorni. Io l'ho avuto in un giorno».

«FERRO CALDO»
Per Gianpaolo Tarantini che l'aveva conosciuto un mese prima, e già gli aveva organizzato un paio di serate con le «sue» ragazze, Silvio Berlusconi era «un ferro da battere quando è caldo». Così diceva il 29 settembre 2008 con l'amico Salvatore Castellaneta, spiegando che bisognava raccogliere velocemente le informazioni sul gruppo imprenditoriale di Enrico Intini - amico di tutti e due - per sottoporle al presidente del Consiglio. Ci riuscì, perché di lì a poche settimane il premier gli procurò un incontro con Guido Bertolaso, il potente capo della Protezione civile, per far lavorare le aziende di Intini.

Di questo parlano a febbraio del 2009 l'autista di Tarantini, Dino Mastromarco, con la moglie dell'imprenditore e l'uomo afferma: «Lo fece chiamare da Bertolaso personalmente... Intini mi ricordo che gli disse a Gianpaolo, quel giorno che andarono, "io non sono mai stato ricevuto da Bertolaso, mi ha sempre rifiutato"... eppure Intini passa per uno dei più grossi imprenditori d'Italia».

Nell'affare appare coinvolto anche Roberto De Santis, imprenditore di area dalemiana, che più volte insiste con Tarantini per chiudere la partita. In un verbale del novembre 2009 lo stesso Tarantini racconta la sua gita in barca a Ponza proprio con Massimo D'Alema e altri amici, «ricordo che io e lui giocammo a burraco». E quale possa essere il risultato lo racconta Tarantini al fratello Claudio dopo l'incontro con Bertolaso: entrare con una società nella nuova Protezione civile spa che si sta costruendo e che sarà bloccata soltanto dopo gli arresti dei manager accusati di aver assegnato gli appalti in cambio di tangenti.

«A POSTO CON GUARGUAGLINI»
Lo stesso gruppo si muove anche su Finmeccanica. Il 3 febbraio 2009 Intini dice a Tarantini di non aver ancora definito il valore degli accordi con Finmeccanica che erano stati promessi. Scrivono nell'informativa i finanzieri: «A rassicurare Tarantini ci pensava Silvio Berlusconi alcuni giorni dopo, riferendo di aver parlato con Guarguaglini (era il suo secondo intervento sulla presidenza del Gruppo Finmeccanica) che gli aveva garantito che le trattative stavano proseguendo regolarmente: "Niente ho parlato... come ti avevo detto che avrei fatto... lui mi ha detto sì, sì, non ci sono... sta andando avanti tutto, ho parlato personalmente con la persona.... tutto bene, la persona è tranquilla, e perciò andiamo avanti"».

A marzo Tarantini riferisce a Intini «l'aspro disappunto» di Silvio Berlusconi «verso il vertice di Finmeccanica» per il fatto che non aveva ancora concesso le promesse collaborazioni con le società del Gruppo Intini: «Quello disse: "Guagliò... il rispetto delle istituzioni almeno"», racconta riportando una frase del premier

LA CENA CON BORGOGNI
Nella relazione della finanza sono anche contenuti i particolari di una cena organizzata da Gianpaolo Tarantini il 29 aprile 2009, nella sua casa di Roma, col direttore centrale delle relazioni esterne di Finmeccanica, Lorenzo Borgogni, e con Salvatore Metrangolo, presidente e amministratore delegato di due società del gruppo, che si è dimesso nei giorni scorsi.

«Alla cena intervenivano anche Paolo Berlusconi e un suo amico», scrivono gli investigatori. Che aggiungono: «Per intrattenere i suoi ospiti Tarantini reclutava Barbara Guerra, Fadoua Sebbar e Letizia Filippi, la cui disponibilità a concedere favori sessuali in cambio di utilità era stata ormai testata». Seguono i colloqui intercettati in cui l'imprenditore si raccomanda con Barbara: «È una cosa importante, che mi serve a me, capito? Per lavoro...», e quelli in cui le dà indicazioni su come vestirsi: «Amò, però mettiti uma minigonna inguinale... Vestiti proprio a mignotta!».

Il giorno dopo Tarantini commenta con un'altra donna presente alla cena - Micaela Ottomano, segretaria particolare dell'allora sottosegretario allo Sviluppo economico Paolo Romani - «soffermandosi, tra le altre cose, sulla spesa che Gianpaolo aveva dovuto sostenere per reclutare le due ragazze (la Guerra e la Sebbar) che avevano intrattenuto i due dirigenti di Finmeccanica». La Ottomano dice: «Certo che sono due puttanone, ma si vede... Ti è costato altri duemila?». Tarantini glissa: «Nooo». Ottomano: «Che sei generoso, chissà che gli hai dato...». Ieri Borgogni ha precisato di essere «andato via a metà della cena, quando arrivò Paolo Berlusconi».

L'INCONTRO CON ROMANI
Micaela Ottomano, quarantenne avvocato barese, era già stata contatta da Tarantini per organizzare un incontro col sottosegretario Romani, utile a sbloccare una pratica che doveva portare le aziende del Gruppo Intini a gareggiare per la realizzazione del Sistema nazionale integrato delle comunicazioni di Protezione civile. Serviva la firma di un accordo tra Rai e Protezione civile, di cui si sarebbe dovuto occupare Romani. «Primo passo - scrivono gli investigatori - era avvicinare Micaela Ottomano, segretaria particolare di Paolo Romani, perché questa, dietro la promessa di Tarantini di essere presentata al presidente Berlusconi, prevedesse un appuntamento con il sottosegretario».

Dopo averla contattata, il 1° aprile 2009 Tarantini ricevette da Micaela questo sms: «Ciao Gianpaolo, grazie x l'affettuosità e la gentilezza dimostratami. Ci metterò il mass dell'impegno, e tu se riesci cerca di accontentarmi nelle modalità di cui ho detto xché la festa x il mio caso nn va bene. Ti abbraccio». Tre settimane dopo, nuovo contatto tra i due. Riferiscono gli investigatori: «Micaela Ottomano contattava Tarantini e gli diceva che gli avrebbe organizzato un pranzo con Romani per il giovedì. La Ottomano in cambio avrebbe voluto incontrare il presidente Berlusconi».

 

SILVIO BERLUSCONI tarantini DADDARIO Rupert Murdoch barbara guerra - porno poliziotta ad halloweenIoana Visan linda santaguidaBELEN RODRIGUEZLicia Ronzulli MARINELLA BRAMBILLAEnrico Intini Guarguaglini e Lorenzo Borgogni

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO