IL MIO REGNO PER UN ITALICUM - BERLUSCONI POTREBBE BLOCCARE LA RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE SE RENZI NON SEPPELLIRRÀ LA LEGGE SEVERINO: “SE NON MI FANNO CANDIDARE, IL PATTO DEL NAZARENO NON VALE PIÙ”

Tommaso Ciriaco per “la Repubblica

 

renzi e berlusconi italicumrenzi e berlusconi italicum

Prendere in ostaggio la legge elettorale per costringere il governo a seppellire la legge Severino. È il piano ad altissimo rischio che ha in mente Silvio Berlusconi. Studiato a tavolino, nei dettagli, dopo aver individuato quello che ad Arcore considerano il punto debole del premier: «Matteo spiega il Cavaliere decaduto mi ha detto che vuole al più presto l’Italicum.

 

Ne ha bisogno per frenare quelli di sinistra del Pd. Ecco, noi possiamo votare la legge elettorale solo se mi permetteranno di candidarmi . Non sarà facile, certo, ma è il leader di Forza Italia a suonare la carica dal rifugio brianzolo. «Altrimenti il patto del Nazareno non vale più». Più o meno il messaggio fatto recapitare in queste ore al presidente del Consiglio.

 

Avesse la certezza, Berlusconi si accontenterebbe (si fa per dire) di un giudizio di incostituzionalità della legge Severino pronunciato dalla Corte costituzionale. I tempi, però, sono prevedibilmente lunghi e l’ex premier ha fretta di tornare al centro della scena. «Sono un perseguitato. Ho subito un’ingiustizia, bisogna cancellarla », ripete senza sosta agli amici di Ncd con i quali è rimasto in rapporti e che spera di ricondurre a casa.

 

Renato Brunetta diMartedìRenato Brunetta diMartedì

Ecco allora l’idea, spregiudicata a dir poco: «Renzi tiene buoni i pochi comunisti rimasti nel Pd con la minaccia di tornare alle elezioni. Magari poi non si vota, ma serve a spaventarli. Per questo ha bisogno della legge elettorale ». Proprio quella riforma che Berlusconi non è disposto a concedere senza ottenere in cambio un colpo di spugna della legge Severino.

 

È una partita a scacchi. È stato Berlusconi a iniziarla, chiedendo al partito di cavalcare le novità del Tar sul caso De Magistris. «Cancellare la Severino deve diventare la nostra priorità - si è infuriato per i tempi di reazione troppo lenti - Sia chiaro a tutti che sono un martire».

 

razzi toti mariarosaria rossirazzi toti mariarosaria rossi

Ecco, il martirio deve diventare pubblico, invadendo via etere le case di tutti gli italiani. Preparato il terreno, toccherà al Parlamento intervenire. C’è chi spera in un ricorso alla giunta per le elezioni del Senato, in modo da sollevare quella questione di legittimità costituzionale negata al momento della decadenza del leader. Probabile, però, che si scelga la strada più semplice: «Ovvio che anche noi stiamo pensando all’opportunità di presentare una legge», assicura il capogruppo di FI al Senato, Paolo Romani. Tuttavia la strada legislativa presenta dei rischi: «Se il governo modifica solo una parte della norma, potrebbe rallentare il giudizio della Corte costituzionale». 

 

debora bergamini (2)debora bergamini (2)

E siccome «siamo convinti che la Severino sia completamente incostituzionale, stiamo ragionando per capire se convenga». Per spingere Palazzo Chigi ad assecondare le pulsioni “revisioniste” della norma anticorrotti, Forza Italia alza il tiro contro l’esecutivo. Il Mattinale lo ammette candidamente: «La Severino è una trappola che ferisce la democrazia. Cosa aspetta Renzi a rimediare? Il Patto del Nazareno ha al suo primo punto la lealtà reciproca tra i due protagonisti». Un avvertimento esplicito, senza giri di parole. Parallelamente, va avanti la battaglia in sede continentale. 

 

«La retroattività della Severino è un sacrilegio si sgola Berlusconi - la Corte europea dei diritti dell’uomo mi darà ragione». Saltasse la Severino, il leader di Arcore tornerebbe candidabile a partire dalla metà del 2015. «Poniamo il caso che si vada a votare - è l’estrema sintesi di Ignazio Abrignani - Il centrodestra ha un leader che però non può correre. Se facciamo le primarie, chi candidiamo? Se invece salta la Severino cambia tutto. Possiamo solo sperare che lui torni in campo e gli permettano di giocarsela, come ha sempre fatto».

 

luigi de magistris raccoglie l'immondizia di notte 4luigi de magistris raccoglie l'immondizia di notte 4

Certo, resterebbe il problema di ricostruire un partito allo sbando, lacerato dalla fronda di Raffaele Fitto e diviso in cento micro correnti territoriali. Stanco, anzi «nauseato» - come ciclicamente gli accade osservando FI - ieri sera Berlusconi ha incontrato Deborah Bergamini, Giovanni Toti e Alessandro Cattaneo per dare il via all’operazione “101”. Tanti saranno i giovani selezionati per sostituire la vecchia classe dirigente. Volti freschi da mandare in tv. «Quelli che abbiamo adesso - è la sentenza del leader - sono un vero disastro».

 

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO