silvio berlusconi

“L’UE PRESENTERÀ IL CONTO ALL’ITALIA DOPO EUROPEE” - BERLUSCONI LASCIA L’OSPEDALE ED E’ PRONTO ALLA CAMPAGNA ELETTORALE: “TANTE COSE CHE SI SONO SUCCEDUTE NEGLI ULTIMI TEMPI MI HANNO FATTO NATURALMENTE PENSARE DI ESSERE ARRIVATO ALLA FINE DEL GIRONE... HO PENSATO POTESSE ESSERE LA MIA ULTIMA AVVENTURA MA ORA STO BENE… - L'EREDITÀ CHE QUESTO GOVERNO LASCIA DOPO SOLO UN ANNO DI GESTIONE È ASSAI PESANTE…”

1 - UE: BERLUSCONI, PRESENTERÀ CONTO A ITALIA DOPO EUROPEE

SILVIO BERLUSCONI

(ANSA) - "Eh sì e i conti si pagano sicuramente. Non c'è credibilità in chi ha rappresentato il paese. L'eredità che questo governo lascia dopo solo un anno di gestione è assai pesante. Non ha sostenuto le imprese, ci sono 35 mila occupati in meno rispetto a maggio dello scorso anno e addirittura 285 mila giovani sono dovuti andare via dall'Italia per cercare lavoro. E' urgente che questo governo cessi di far del male agli italiani e all'Italia". Così Silvio Berlusconi, al Gr1, alla domanda sulle conseguenze delle elezioni europee e sul conto che l'Europa potrebbe presentare all'Italia dopo il voto.

 

2 - BERLUSCONI STA MEGLIO E LASCIA L' OSPEDALE «PRONTO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE»

Paola di Caro per il “Corriere della sera”

 

Silvio Berlusconi

Sei giorni dopo il ricovero e l' operazione d' urgenza per blocco intestinale, Silvio Berlusconi esce dal San Raffaele e con sincerità parla delle sue debolezze e delle sue paure: «Tante cose che si sono succedute negli ultimi tempi mi hanno fatto naturalmente pensare di essere arrivato alla fine del girone... Ho pensato potesse essere la mia ultima avventura». Ma è un attimo, perché di nero vestito e sorridente, in buona forma considerando la serietà dell' intervento, il leader azzurro, parlando con i giornalisti, annuncia che non è affatto il momento di abbandonare la battaglia: «Sto bene e farò la campagna elettorale».

Silvio Berlusconi

 

Spiega infatti che i valori riscontrati all'atto delle dimissioni dall'ospedale sono «ottimi», che certo adesso avrà bisogno di un po' «di convalescenza», ma che vuol comunque far arrivare il suo messaggio agli italiani per il voto del 26 maggio. Non lo farà in comizi o eventi pubblici - visto che i medici glielo hanno vietato anche se il suo personale, Alberto Zangrillo, dice che «non ha niente da invidiare a un ventenne» - ma con interviste a tv e giornali, oltre che con una campagna social sempre più intensa.

 

L'obiettivo rimane lo stesso: tenere a galla, possibilmente oltre il 10%, un partito che è in affanno e che già pensa a come ristrutturarsi dopo il voto, comunque vada. La lotta per la successione non è ancora partita ufficialmente, ma con il leader che siederà nel Parlamento europeo, lo spazio politico per una gestione di FI si fa ancora più ampio. Berlusconi non ne parla, ma insiste sul suo impegno europeo come priorità: «Mi sento ancora utile per il futuro degli italiani e degli europei, di tutto l' Occidente.

SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI

 

Penso e spero di avere ancora la salute e la forza necessari per far capire a tanti leader, da quelli europei, americani e russi, che oggi c' è una grave crisi di leadership e bisogna essere lungimiranti». E a Bruxelles, è la sua idea, «il Ppe deve lasciare l' alleanza con la sinistra e cercarne di nuove con i liberali, i conservatori, la destra democratica e anche magari con quella testa matta di Orbán e con Salvini».

 

Ma la crisi Berlusconi la vede anche in Italia, o comunque la auspica, nell' alleanza Lega-M5S, che «spero possa cambiare, non si può avere un coacervo di persone così distanti che sembra sappiano solo litigare». Sarà questo ovviamente uno dei leit motiv degli ultimi giorni di campagna elettorale, in una sfida impari con lo stesso Salvini che ieri comunque ha salutato il ritorno in campo dell' ex alleato: «Sono contento perché l' importante è la salute».

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…