trasloco trump biden

IL BLOCCO DEGLI SFRATTI È ARRIVATO A WASHINGTON - BIDEN NON VUOLE PIÙ ASPETTARE: ''LIBERATEMI LA CASA BIANCA''. MA TRUMP BLOCCA IL TRASLOCO. NON È LA PRIMA VOLTA CHE OSTILITÀ E BOICOTTAGGIO TURBANO IL PROCESSO. QUANDO CLINTON LASCIÒ LA PIAZZA A GEORGE W. BUSH NEL 2000, AGLI SHERPA FU ORDINATO DI PORTARE VIA OGNI APPARECCHIO TELEFONICO E OGNI CAVO DI STAMPANTI E COPIATRICI. I BAGNI FURONO VANDALIZZATI, E DALLE TASTIERE DEI COMPUTER SCOMPARSE LA LETTERA W

 

Flavio Pompetti per ''Il Messaggero''

 

 

donald trump lascia la casa bianca

È disputa condominiale alla Casa Bianca tra la squadra uscente di Donald Trump e quella entrante di Joe Biden. La fase di transizione si sta trasformando in una guerra aperta tra i due inquilini, con il rischio di far saltare il cerimoniale sacro dell' insediamento e del giuramento del nuovo presidente. L' amministrazione Trump una settimana fa aveva inviato un messaggio di posta elettronica diretto ai funzionari dell' Ufficio esecutivo che dettagliava tutti i preparativi necessari in vista dell' avvicendamento. Una sorta di lista della spesa dei lavori necessari: dalla pulizia dei frigoriferi e dei forni a microonde alla disinfezione delle scrivanie, dei telefoni e delle stampanti.

 

 A distanza di poche ore la smentita, anche questa con una e-mail che ordinava: «Ignorate il contenuto del messaggio precedente». Le retribuzioni dei collaboratori sono state confermate fino al 19 di gennaio, giorno precedente l' insediamento della presidenza Biden, e nella serata di martedì 22 dicembre, mentre Trump chiudeva le valigie per andare a Mar a Lago, sul suo profilo Twitter è apparsa la promessa sibillina: «La prossima amministrazione sarà la mia».

 

donald trump torna alla casa bianca 1

La contraddizione è segno della confusione imperante nella dimora presidenziale, con i fedelissimi sostenitori di Trump ancora impegnati a disegnare impossibili architetture di rovesciamento dell' esito elettorale, mentre gran parte dell' amministrazione cerca di agevolare un momento di passaggio che è rigidamente prescritto per dare certezza e continuità all' istituzione della presidenza.

 

I DISPETTI

Non è la prima volta che ostilità e boicottaggio turbano il processo.

Quando l' amministrazione di Bill Clinton lasciò la piazza a quella di George W. Bush nel 2000, agli sherpa fu ordinato di portare via ogni apparecchio telefonico e ogni cavo di stampanti e copiatrici. I bagni furono vandalizzati, e dalle tastiere dei computer scomparse la lettera W. La squadra di Gerald Ford ebbe una sola notte di tempo per trasferirsi nell' edificio, mentre i collaboratori del dimissionario Richard Nixon ne uscivano, e il traffico generò incidenti ripetuti.

 

casa bianca

Per non parlare poi del processo tumultuoso che portò sette stati a dichiarare la secessione tra la data dell' elezione di Abraham Lincoln e quella dell' insediamento, cinque mesi dopo. Sotto la superficie degli screzi, la macchina istituzionale ha però sempre fatto conto sulla data del 20 di gennaio successivo al voto, che dall' adozione del 20mo emendamento nel 1933 chiude la porta alle contese e apre quella della successione.

Ma a tre settimane di distanza dalla boa, l' incertezza resta sovrana. Trump è stato occupato negli ultimi giorni a organizzare il gala di fine d' anno a Mar a Lago, un assembramento di persone ancora imprecisato nel numero, in uno stato che ha già 1,3 milioni di contagi da coronavirus e 21.000 morti.

 

Ma ai suoi amici su Twitter ha promesso un ritorno alla grande il 6 di gennaio, giorno della lettura al senato del voto dei grandi elettori che confermeranno l' investitura di Biden. La costituzione prevede l' ipotesi di una contestazione sollevata anche da un solo parlamentare nelle due camere, che deve però essere poi confermata da due voti di maggioranza. Nulla lascia prevedere che il congresso si presterà al gioco.

JOE BIDEN FA CAMPAGNA ELETTORALE DAL SEMINTERRATO DI CASA

 

L' INCOGNITA

Resta aperta l' incognita sul giorno dell' inaugurazione: Trump boicotterà il giuramento di Biden? Si leverà in cielo con l' elicottero presidenziale mentre il suo successore starà ponendo la mano sulla Bibbia? I suoi sostenitori provocheranno scontri?

Biden si sta preparando al peggio mentre denuncia i danni che la mancata cooperazione sta provocando al paese. Ma nel frattempo ha fatto sapere che non entrerà alla Casa Bianca se l' intero edificio, che ha ospitato negli ultimi mesi della pandemia grandi feste a volto scoperto, non sarà prima completamente disinfettato.

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...