juncker merkel tsipras grecia austerity grexit

BOCCATA D’OSSIGENO PER LA GRECIA - DOPO L'ACCORDO DI ATENE CON L'EUROGRUPPO CHE CONSENTIRÀ LO SBLOCCO DELL'ULTIMA TRANCHE DI AIUTI, GLI OPERATORI CHE PER ANNI HANNO SCOMMESSO SUL TRACOLLO DELL’ECONOMIA, FANNO IL PIENO DI EMISSIONI ELLENICHE - SCONGIURATO IL RISCHIO DEFAULT, TOCCA INTERVENIRE SULLE SOFFERENZE BANCARIE, OGGI ATTORNO AL 40%

Ugo Bertone per “Libero Quotidiano”

 

MERKEL TSIPRAS MYKONOS

Ben tornata Atene. Dopo l'accordo della Grecia con l'Eurogruppo che consentirà lo sblocco dell'ultima tranche nell'ambito del programma di aiuti all'economia, quegli stessi operatori che per anni hanno scommesso sul tracollo della Grecia, si affrettano a fare il pieno delle emissioni elleniche. I titoli a dieci anni, in pratica fuori dal radar dei mercati per anni, salvo che per gli specialisti in titoli spazzatura, trattano al 3,7% circa, ai minimi dal 2008, prima dello scoppio della crisi. L'emissione a cinque anni rende il 2,75% circa.

 

Ma il recupero più strabiliante riguarda il titolo a due anni, sceso sotto la soglia dell'1% per la prima volta nella storia. Un rally che, senza voler nascondere i sacrifici che ha comportato per il Paese (un surplus di bilancio del 3,7% nel 2016, un altro 2% nel 2017) assume quasi le tinte del miracolo a ripensare ai momenti più drammatici.

 

DRAGHI GIORNALISTI

Beati gli ultimi, insomma, come recita la buona novella. Mario Draghi, alla riunione odierna della Bce, potrebbe far suo il detto evangelico. A cinque anni dal drammatico messaggio lanciato ai mercati dal presidente della banca centrale in difesa della moneta unica ad un passo dal collasso, tutte e tessere del mosaico stanno andando a posto, con ottimi guadagni per chi ci ha creduto. Il rally, cominciato 18 mesi fa con la ripresa del rating dell'Irlanda, è proseguito in Spagna ed in Portogallo, il cui titolo obbligazionario ha garantito i migliori guadagni nel 2017.

 

Ora, secondo gli esperti, l'onda lunga sta per arrivare sulla sponda dell'Egeo. Lunedì scorso a Bruxelles, infatti, l'Eurogruppo ha preso atto che la Grecia ha già rispettato «quasi tutte le azioni prioritarie» concordate con i creditori. Ma grazie all'adozione dell'ultima legge omnibus il traguardo dovrebbe essere raggiunto a breve consentendo il versamento degli ultimi fondi (6,7 miliardi di euro) pattuiti con i creditori.

ateniesi in piazza contro l austerita

 

E così già a febbraio nelle casse di Atene arriverà il primo assegno (5,7 miliardi), in vista della scienza di agosto, quando si chiuderà il programma di aiuti d'emergenza. E si potrà parlare di «misure di alleggerimento del debito a medio termine», che saranno attuate, se le riforme verranno completate.

 

Tutto finito? No, anzi, come titola un report di Lyxor, nel 2018 «Atene è ai blocchi di partenza» in vista della gara decisiva: scongiurato il rischio default, occorre sfruttare condizioni migliori per finanziare la ripresa e, non meno importante, intervenire sulle sofferenze delle banche, oggi attorno al 40%. Non sarà affatto un negoziato facile ma è probabile che si raggiunga un' intesa prima del summit europeo del 29 giugno.

ateniesi in piazza contro l austerita

 

Il futuro dei bond greci, dunque, si annuncia positivo. Per la soddisfazione di chi ha acquistato in passato. Purtroppo, però, i differenziali sui rendimenti del debito sovrano greco si sono già ristretti, perciò bisogna guardare alla Borsa che accusa uno sconto dell' 80% sulla media europea.

 

Per sfruttare la resurrezione greca bisogna scommettere sul mercato azionario, attraverso un Eft sulle azioni greche: quello di Lyxor (Ftse Athex Largcap Ucits Etf-dis) da inizio gennaio guadagna l' 8,14% (il 32,11% in un anno). Un rischio calcolato e per tutte le tasche (lotto minimo mille euro). Una volta tanto, la zona euro può farci guadagnare.

l'esultanza degli elettori di tsipras in grecia, 250baad500000578 2925262 image a 10 1422210989490

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”