BONUS? MALUS! - IL TESORO BOCCIA L'ESTENSIONE DEL PREMIO ALLE FAMIGLIE VOLUTA DALL'NCD. E LA CORTE DEI CONTI A GAMBA TESA SUGLI 80 EURO DI RENZI: "SONO UN SURROGATO, VA RIFORMATA L'IMPOSTA"

1 - BONUS, SALTA L’ESTENSIONE MANCANO LE COPERTURE RINVIO ALLA LEGGE DI STABILITÀ

MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN

Roberto Petrini per “la Repubblica”

Colpo di scena sul bonus alle famiglie: il Tesoro ha detto «no» per mancanza di coperture e la misura viene rinviata alla legge di Stabilità. L’emendamento dell’Ncd, è stato oggetto di una lunga maratona notturna in commissione Bilancio del Senato, dove in mancanza di risorse, si è deciso di approvare un ordine del giorno per rinviare il provvedimento all’autunno.

Gli alfaniani, che ieri con il relatore D’Alì avevano dato per certo il bonus famiglia, che non dispiaceva a Palazzo Chigi, hanno strategicamente rinunciato a mostrare il proprio malumore. Ed anzi si sono detti «soddisfatti» che un loro tema sia entrato nell’agenda della legge di Stabilità.

francesco staderini presidente CortedeiConti lapfrancesco staderini presidente CortedeiConti lap

Il decreto Irpef è comunque arrivato ieri in aula e il governo porrà oggi la fiducia. Come annunciato, è stato presentato anche l’emendamento per rinviare la scadenza della Tasi per i Comuni ritardatari: la prima rata per chi ha già deliberato è il 16 giugno, mentre i Comuni più «lenti» potranno approvare le delibere fino al 10 settembre e i cittadini potranno pagare il 16 ottobre.

La seconda rata resta al 16 dicembre. I Comuni ritardatari avranno un anticipo da parte del governo del 50 per cento del gettito annuo della Tasi per far fronte al rinvio dell’incasso previsto. Soddisfatta l’Anci che ieri sera in una nota ha parlato di «soluzione ragionevole».

2 - LA CORTE DEI CONTI: “RIFORMATE L’IRPEF QUEGLI 80 EURO SOLO UN SURROGATO”

Roberto Petrini per “la Repubblica”

I fratelli Guzman postano la loro montagna di soldi I fratelli Guzman postano la loro montagna di soldi

Pressione fiscale al 43,8 per cento (quattro punti più della media europea che è del 40 per cento), un sommerso che vale il 21 per cento del Pil e l’Irpef — la maggiore imposta italiana — soggetta ad un “sistematico svuotamento”, con fughe dalla progressività (cedolare secca, rendite finanziarie, premi produttività). In una situazione come questa per la Corte dei Conti, che ieri ha presentato il “Rapporto sulla finanza pubblica”, interventi come il bonus Irpef da 80 euro sono solo un “surrogato” ad una vera riforma dell’imposta.

Il tema della riforma è tuttavia sul tavolo del governo che conta di approvare le deleghe fiscali, catasto e semplificazione, prima dell’estate e in proposito è in via di allestimento una commissione che potrebbe essere guidata dall’ex presidente della Corte costituzionale, Franco Gallo.

Il rapporto della Corte, presieduta da Raffaele Squitieri punta l’indice sull’evasione fiscale. «L’evasione fiscale — spiega — continua ad essere un problema di straordinaria gravità, tra le prime cause, se non la principale, delle difficoltà del sistema produttivo, dell’elevato costo del lavoro, dello squilibrio dei conti pubblici, del malessere sociale esistente ».

Solo per l’Iva e l’Irap, che rappresentano solo un quinto del gettito totale, ammonta a 50 miliardi. L’evasione contribuisce anche ad aumentare la pressione fiscale: la

Corte calcola che se si depura il Pil dai redditi evasi la pressione raggiunge il 50 per cento. La conclusione è che il prelievo in Italia è «eccessivo e maldistribuito».

ANTONIODALIANTONIODALI

Sul fronte dei conti pubblici la Corte, come ha fatto più volte in passato, invita alla cautela con l’austerità. Gli sforzi, ha detto Squitieri, devono essere «ispirati al rigore e non all’austerità » perché «uno sforzo eccezionale non può realisticamente

essere protratto troppo oltre in assenza di crescita economica».

Concorda Padoan: l’Italia, ha detto, punta a modificare l’agenda europea, imprimendole una sterzata verso nuove priorità come crescita e lavoro e non più «solo rigore, tradottosi finora in austerità». «L’Italia — ha aggiunto — ha fatto e continua a fare i compiti a casa. Tra il 2011 e il 2013 le manovre sono ammontate a 67 miliardi, pari a 4,3 punti di Pil», ha calcolato il ministro. Oggi il nostro debito pubblico, sul quale Bruxelles ha puntato il dito nelle sue raccomandazioni, è tra i maggiormente sostenibili in Europa. E lo sarebbe ancora di più se la crescita nominale — e dunque l’inflazione — fossero più alte».

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO