NIENTE GREMBIULINI AL CAMPIDOGLIO (E CHI CI RIMANE?) - AL VIA LE CANDIDATURE DEL M5S, IL DIKTAT DI GRILLO: PER ASPIRARE ALLA POLTRONA DI PRIMO CITTADINO NON BISOGNA ESSERE ISCRITTI ALLA MASSONERIA - NO AD ALLEANZE CON LISTE CIVICHE

GRILLO M5SGRILLO M5S

1. IL DIKTAT DI GRILLO: NIENTE MASSONI AL CAMPIDOGLIO

Da “il Giornale”

 

Niente massoni. Questo uno dei prerequisiti previsti dal M5s per le candidature grilline al comune di Roma. Nel modulo di iscrizione, scaricabile dal blog di Beppe Grillo, si legge: “ogni candidato non dovrà essere iscritto ad associazioni massoniche”.

 

Un “paletto” già fissato dal M5s e ribadito con “niente alleanze con liste civiche”. Altra condizione che riguarda i partecipanti alle primarie, la residenza. “Per le elezioni dei capoluoghi di provincia, i candidati dovranno risiedere in uno dei comuni appartenenti a quella provincia”

 

2. GRILLO LANCIA LA CORSA: POSSIAMO PRENDERE ROMA E LE CITTÀ

Francesco Maesano per “la Stampa”

GRILLOGRILLO

 

Dunque a Roma il M5S fa sul serio. Per alcuni Grillo e Casaleggio avrebbero pensato a lungo di smarcarsi dalla partita per succedere a Ignazio Marino, considerata troppo rischiosa in caso di presa del Campidoglio con una città difficilissima da gestire e ancor di più da rilanciare in modo credibile. Una sfida complicata da raccogliere soprattutto considerando che le Politiche, poi, sarebbero a un passo.
 

Eppure ieri sul blog di Grillo, che dovrebbe partecipare in prima persona alla campagna di Roma, è comparso un lungo post che traccia le linee per la partecipazione alle primarie.

 

alessandro di battista alessandro di battista

Una "nazionalizzazione" della scelta che va incontro alle richieste, venute soprattutto dal Senato, di rendere una questione di interesse complessivo del Movimento, e non solo locale, la scelta del candidato per Roma. Tanto che s' era quasi deciso di aprire la selezione al voto di tutti gli attivisti del paese, ipotesi che nella serata di ieri ha improvvisamente perso quota in favore di una consultazione che pare resti circoscritta ai gruppi attivi a Roma.
 

«Se lo facciamo per Roma lo facciamo anche per le grandi città», era stata l' eccezione sollevata dai parlamentari campani che ancora non hanno trovato la quadra per trovare il nome buono a Napoli e temevano di creare un precedente.
 

campidogliocampidoglio

Dunque dal 24 novembre al 4 dicembre il M5S accetterà le candidature per la corsa a sindaco di Roma. Oltre alla presentazione del certificato penale e dei carichi pendenti, i candidati dovranno firmare l' accettazione del regolamento che prevede, tra le altre cose, l' impegno a rimettere il mandato elettorale in caso di perdita dei requisiti richiesti.
 

Tra questi c' è la non-affiliazione alla massoneria, la non-iscrizione a un partito politico, il non aver ricevuto condanne penali, anche solo in primo grado e il non aver svolto più di un mandato elettorale. Consentita la candidatura, nei comuni capoluogo di provincia, ai non residenti nella circoscrizione stessa, purché risiedano all' interno del territorio provinciale.
 

Tanti paletti per ribadire lo spirito movimentista e per scongiurare l' assalto alle liste Cinquestelle. «Non accettiamo indagati o condannati e tanto meno esponenti di altri partiti. Quindi consigliamo agli intrusi di destra e sinistra di farsi da parte», spiega in chiusura il post, dando voce al timore di tanti parlamentari che temono l' infiltrazione qua e là di pezzi del ceto politico esistente.

ALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTA

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?